Crollo nel cantiere, recuperato quarto operaio morto nella notte

Notte intensa di lavori per i vigili del fuoco di Firenze impegnati al cantiere del supermercato Esselunga di via Mariti, dove il crollo di ieri ha causato ben 4 morti. Il bilancio purtroppo è aggiornato a questa notte, quando è stata recuperata un'altra vittima. Oltre all'operaio di Collesalvetti, Luigi Coclite, gli altri colleghi deceduti erano di origine africana: Mohamed Toukabri, 54 anni della Tunisia, e i marocchini Mohamed El Ferhane (24 anni), Taoufik Haidar (45 anni). Ancora disperso Bouzekri Rachimi, marocchino di 56 anni.

I quattro operai di origine africana venivano dalla Lombardia. Mohamed El Ferhane era residente a Palazzolo sull'Oglio nel Bresciano, e nello stesso paese da alcune settimane vivevano a casa di amici Bouzekri Rahimi e Mohamed Toukabri. Taofik Haidar viveva da 15 anni in Italia, da 8 a Palazzolo sull'Oglio, mentre da due mesi si era trasferito a Chiuduno (in provincia di Bergamo). Il titolare di una macelleria islamica di Palazzolo ha avviato una raccolta fondi per aiutare le famiglie delle vittime.

I tre salvati, di origine romena, invece sono ricoverati all'ospedale di Careggi. Si cerca l'ultimo disperso ancora sotto le macerie.

La procura di Firenze ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo. Il cantiere è finito sotto sequestro.

Le condizioni di lavoro per i soccorsi sono estremamente difficili, con grandi massi da spostare e il rischio di essere schiacciati. Il cemento indurito rende ancora più complicata la ricerca dei dispersi. L'area è simile al disastro del ponte Morandi a Genova, con molte travi da rimuovere per raggiungere le persone intrappolate. L'obiettivo attuale è rimuovere le macerie e mettere in sicurezza l'area per prevenire ulteriori crolli.

"Questa notte la nostra squadra ha individuato e recuperato il quarto operaio deceduto, purtroppo" conferma Luca Cari, dirigente dei vigili del fuoco, "le operazioni stanno proseguendo per individuare l'ultimo operaio segnalato come disperso". Le operazioni sono rese difficili "dalle macerie enormi, travi enormi in cemento. Stiamo utilizzando delle gru per poterle spostare, mettere in sicurezza l'area e fare dei varchi per proseguire con le ricerche". Sul posto anche la polizia di Stato, i carabinieri e la polizia municipale per il controllo della viabilità, con via Ponte di Mezzo percorribile in una sola direzione, inaccessibile da via Mariti.

Intanto davanti ai cancelli del cantiere sono tanti i cittadini che hanno depositato mazzi di fiori per le vittime. Le ricerche proseguono anche con le squadre Usar: "Sono addestrate per questo, sanno quello che devono fare, come mettere in sicurezza lo scenario - ha spiegato ancora Cari - per procedere senza ulteriori rischi. Da ieri mattina, dal momento del crollo, sul posto si stanno alternando circa 50 vigili del fuoco ininterrottamente.

Tre feriti in prognosi riservata, "rispondono bene alle cure"

L'Aou Careggi, dove sono ricoverati i tre operai rimasti feriti, rende noto che "rispondono positivamente alle terapie". I tre operai, tutti originari della Romania di 37, 48 e 51 anni, si trovano al Trauma Center di Careggi in prognosi riservata. "Il paziente operato per trauma cranico è in condizioni stabili e in terapia intensiva post-chirurgica" spiegano dall'ospedale mentre "un secondo paziente sarà operato nei prossimi giorni alla colonna vertebrale ed è in terapia intensiva". Il terzo paziente "è in terapia sub intensiva per trauma toracico, nei prossimi giorni sarà sciolta la prognosi".

Le quattro salme delle vittime, recuperate nel crollo del cantiere, sono state portate all'istituto di Medicina legale di Careggi. Lo ha evidenziato il presidente della Regione Eugenio Giani, andato in visita ai ricoverati.

Giani si è anche recato al cantiere di via Mariti. "Dobbiamo creare più deterrenza. Il concetto dell'omicidio sul lavoro deve entrare a pieno titolo nel codice penale" ha affermato. Dopo l'incidente di ieri "c'è tanta rabbia, ma soprattutto tanta voglia di non vedere più sul nostro territorio situazioni del genere. Firenze e la Toscana sono sempre stati un esempio per la sicurezza sul lavoro, noi abbiamo investito tanto in iniziative che sono state leader a livello nazionale, pensiamo a quanto successo con la catastrofe di Teresa Moda", ha ricordato Giani, il capannone a Prato dove morirono in un incendio otto lavoratori cinesi. Sulle leggi regionali, il presidente ha sottolineato anche la volontà di "ricreare quel gruppo di lavoro che avevamo fatto per Teresa Moda, per applicarlo anche sui cantieri edili di Firenze".

Poco dopo le 15 è stata posizionata una seconda gru che servirà per rimuovere le travi di cemento armato che ieri sono crollate e devono essere spostate per permettere poi ai soccorritori di operare in sicurezza.

Minuto di silenzio in Piazza della Signoria

Piazza della Signoria in silenzio per un minuto, in segno di cordoglio per le vittime della tragedia del cantiere di via Mariti. Al momento di cordoglio, alle 15 davanti Palazzo Vecchio, erano presenti molte persone, nonché il sindaco di Firenze Dario Nardella e la sua giunta, il presidente della Toscana Eugenio Giani, esponenti della politica e dei sindacati, oltre all'arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori.

Oggi a Firenze è lutto cittadino per l'intera giornata e sono state annullate tutte le manifestazioni pubbliche in programma per oggi e domani. La Partita dell'Assedio, che si sarebbe dovuta disputare questo pomeriggio, si giocherà il 19 febbraio.

Il sindaco ha poi annunciato che domani arriverà il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone. "Chiederò alla ministra un impegno del governo concreto ed efficace perché ci siano più regole, maggiormente chiare ed efficaci, per quanto riguarda gli appalti privati, nonché un potenziamento del codice degli appalti".

Giani: "Sicurezza lavoro, prescrizioni più severe e intensificare controlli"

“La Regione è molto impegnata sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per molti aspetti la Toscana è un esempio: penso ai protocolli d’intesa con la Procura e con le Forze dell’ordine, che hanno rappresentato una svolta rispetto alla situazione che esisteva nei cantieri e negli stabilimenti del pratese prima dell’incendio di Teresa Moda, ma anche per quanto fatto per il lavoro nelle cave, per combattere la sofisticazione dei beni alimentari. Un impegno e un metodo che intendiamo rilanciare mettendo a punto prescrizioni più severe e intensificando i controlli e anche ricreando un gruppo di lavoro come quello attivato dopo il rogo di Prato”.

Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che stamani è tornato sul cantiere di via Mariti, a Firenze, dove ieri si è verificato il gravissimo incidente sul lavoro, che ha causato ad ora quattro vittime, un disperso, e tre feriti, ricoverati all’ospedale di Careggi e che Giani è tornato a visitare.

“Di fronte a questo tremendo, inaccettabile incidente – ha proseguito – c’è tanta rabbia nella società toscana, ma soprattutto c’è la richiesta forte di non veder più accadere nel nostro territorio tragedie come questa. Intensificheremo i nostri sforzi. La Regione ha già messo a disposizione personale in modo che i magistrati possano intervenire e svolgere la loro azione preventiva. Estenderemo il protocollo di Prato anche su Firenze, visto il gran numero di cantieri presenti in questo momento nel capoluogo toscano, perché non ci può essere modernizzazione urbanistica senza la certezza della rigorosa applicazione di ogni norma di sicurezza sul lavoro. In questo senso c’è anche bisogno, a livello nazionale, di aggiornare e rafforzare le previsioni normative. Penso alla necessità di limitare i subappalti, al rafforzamento della formazione dei lavoratori e all’urgenza di introdurre nel nostro codice penale il reato di omicidio sul lavoro”.

Betori: "Vogliamo che il lavoro sia sicuro"

"Mi meraviglia molto la linea legislativa liberalizzante dell'Europa che ha tolto ogni freno ai subappalti senza più nessuna capacità di regolarizzare questo sistema. Non è liberalizzazione quello che dobbiamo inseguire ma è la dignità delle persone che deve essere sempre assicurata" ha detto l'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, a margine del minuto di silenzio in piazza della Signoria dopo la tragedia del crollo del cantiere in via Mariti.

"C'è tanto sgomento per quello che è accaduto. La città tutta deve far sentire il suo calore di vicinanza concreto a queste famiglie perché la perdita dei loro cari non sia un baratro nell'oscurità ma sia un'apertura di generosità ed attenzione da parte di tutti noi. Tragedie come queste ci dicono che non è la fatalità perché esse accadono ma è responsabilità che altri dovranno accertare ma che noi dobbiamo resuscitare nel cuore di ciascuno. Noi chiediamo sempre che ci sia lavoro ma se il lavoro non è sicuro non lo vogliamo perché porta la morte".

Scandicci in lutto

Bandiera del Comune di Scandicci a mezz’asta sabato 17 febbraio 2024, nella giornata di lutto regionale proclamata a seguito dell’incidente sul lavoro in un cantiere edile in via Mariti a Firenze. I partecipanti alla Mezza Maratona di Scandicci Di Corsa Contro le Mafie e della Passeggiata della Legalità, inoltre, rispetteranno un minuto di silenzio prima della partenza in piazza Resistenza nella mattina di domenica 18 febbraio.

Fiorentina con il lutto al braccio

La Fiorentina disputerà domani il derby contro l'Empoli con il lutto al braccio in memoria delle vittime. Prima del match verrà osservato un minuto di silenzio come disposto dalla Figc per tutte le gare in programma in questo fine settimana.

Vigili del fuoco: "Operazione lente, zona instabile e pericolosa"

Marisa Cesario, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Firenze, ha confermato che le operazioni di ricerca continueranno in maniera ininterrotta fin tanto che non troveremo quest'ultima persona che è rimasta coinvolta. Tuttavia, ammette, "le operazioni sono lente perché lo scenario è molto instabile ed è rischioso per gli operatori ed i soccorritori che stanno lavorando. Bisogna procedere man mano, mettere in sicurezza e poi verificare la parte dove si pensa ci possa essere quest'ultima persona".

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