Forza Nuova ha annunciato nei giorni scorsi l'apertura di una sede a Pontedera, domenica 21 gennaio. Nello stesso giorno, sono stati indetti presidi di protesta nelle piazze del centro, a partire dalle 15.30.
Come riportato in una nota di Sinistra Italiana Valdera Valdicecina, il circolo "invita tutti i democratici, singoli o associati in associazioni politiche, culturali e sindacali, a un presidio antifascista di fronte al palazzo comunale, luogo di espressione democratica per eccellenza" in piazza Cavour. "L’antifascismo deve essere pratica quotidiana e deve prontamente rispondere a chi come Roberto Fiore, tenta continuamente di insidiare il territorio della Valdera, qui non troverà campo libero come il 9 ottobre 2021 a Roma nell’assalto alla sede nazionale della CGIL per il quale è stato processato e condannato". Dalla piazza, proseguono, "si leverà forte il grido "W l’Italia antifascista". Dice Ferdani, il coordinatore del circolo di SI: "Per l’inaugurazione di questa sede son state scelte, una data simbolo, il 21 gennaio, ricorrenza della fondazione del partito comunista a Livorno e l’intitolazione a Bombacci Nicola che dopo essere stato tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia, nel 35 aderì al fascismo e poi alla Repubblica Sociale Italiana. Bombacci trovò la morte a Dongo mentre era in macchina con Mussolini di cui era divenuto gerarca. Questa intitolazione è apologia di fascismo, lo denunciamo con chiarezza e va cancellata senza indugi".
Al presidio di protesta è giunta anche l'adesione dell'Associazione La Rossa di Lari in piazza Belfiore, sempre a partire dalle 15.30.
In merito all'apertura della sezione di Forza Nuova si è espresso anche il sindaco di Pontedera Matteo Franconi. "Sul tema vorrei esser chiaro: in questa città una organizzazione di estrema destra dichiaratamente e ontologicamente neo-fascista è del tutto fuori posto. I modi, le forme e i contenuti con cui Forza Nuova fa politica sono diametralmente opposti a quelli che animano il tessuto sociale di questa città e della Valdera intera".
"Decidere di intitolare una sezione a un gerarca fascista, se non fosse anticostituzionale e contrario alla legge (e questo credo debba valutarlo la magistratura) non fa altro che creare tensione - si legge sulla pagina social del sindaco - e provocare la legittima reazione da parte di tutte le forze politiche democratiche e anti-fasciste del territorio. L'unico effetto di questa iniziativa sarà quello di costringere la città a un pomeriggio di tensione contraria alla sua storia e ai valori costituzionali che la animano. Per comprendere la gravità di questa sceneggiata - conclude Matteo Franconi - basta ricordare che pochi metri di distanza il nostro Corso è intitolato a Giacomo Matteotti".
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