“I disservizi per i quali si rende responsabile il concessionario, a prescindere dall’assetto di rete realizzata, sono stati sempre contestati e penalizzati da parte dell’amministrazione regionale”. Così l’assessore alla Mobilità Stefano Baccelli risponde in aula all’interrogazione del portavoce dell’opposizione, Marco Landi (Lega), sui disservizi del trasporto pubblico locale con particolare riferimento al tempo T2.
“L’obiettivo dell’ottimizzazione della rete – continua Baccelli - sia mediante la gestione di parti della stessa a cura degli enti attuatori dei lotti deboli, sia tenendo conto della compresenza del servizio ferroviario, sia mediante lo sviluppo dei servizi urbani, è quello di potenziare la rete del trasporto pubblico locale e realizzare una maggiore efficienza e capillarità del servizio”. L’assessore ricorda che “all’avvio del contratto di concessione, a novembre 2021, l’amministrazione regionale aveva dato la possibilità agli enti competenti di segnalare la necessità di aggiornamenti degli indirizzi progettuali” considerando “le modifiche della domanda di servizio e il mutamento degli assetti territoriali che avrebbero potuto far emergere l’esigenza di introduzione di correttivi e modifiche, garantendone le risorse economiche”. Baccelli ha aggiunto che con apposita deliberazione l’amministrazione ha garantito la stessa produzione chilometrica ante gara, anche per il tempo T2, garantendo una produzione di 102 milioni di km”, “si tratta di 5milioni di km ulteriori, compresi i servizi flessibili, non previsti né inizialmente finanziati”. “Nella fase T2 – continua Baccelli - è prevista la fuoriuscita dal lotto strutturale dei servizi nelle aree a domanda debole, come si è verificato anche se gli enti locali competenti non sono stati in grado di garantire le procedure di gara per l’avvio al 1novembre al 2023”.
“Le reti di servizi in area a domanda debole sono elemento strategico del completamento del T2”, precisa Baccelli, e “l’assetto definitivo della rete debole si stabilizzerà solo all’esito delle gare provinciali-comunali”. L’assessore ha concluso ricordando che “oltre a verificare lo stato di attuazione del T2 e l’impatto sui territori, la Regione ha istituito un tavolo di monitoraggio permanente con enti locali e concessionario per monitorare la gestione del servizio e valutare un’eventuale integrazione dei servizi”. Baccelli sottolinea che nelle province di Pistoia e Prato sono stati introdotti correttivi alla programmazione provinciale all’esito del tavolo di monitoraggio.
“La risposta non mi è stata data – ha detto il portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) - su questo tema non si può più sorvolare; sono i cittadini, gli studenti che vanno a scuola e i pendolari a vivere le inefficienze del tpl”. “Assessore, lei non mi dice se viene rispettato il contratto di servizio, se le responsabilità sono imputabili alle province o a Autolinee Toscane, e qual è la funzione di controllo delle cabine di regia rispetto ad un disagio e ad un disservizio manifesto”. “La Regione – conclude - deve dare risposte ai cittadini, perché rendere efficace un servizio, massimizzare orari e linee non corrisponde a dire tagli”. “Dal passaggio da T1 a T2 non bastano le rimodulazioni” e “bisogna capire anche chi risarcisce gli utenti che hanno avuto un disservizio”.
Landi (Lega), Fallimento totale, tra corse cancellate e bus in fiamme
"Non basta contestare ritardi e cancellazioni di corse, come ha detto in aula l’assessore Baccelli. La Regione ha il dovere di intervenire presso Autolinee toscane per risolvere i disservizi. Non basta dire che i disservizi sono stati penalizzati, serve ristorare gli utenti penalizzati dai frequenti disservizi di AT. I fatti parlano chiaro: a fronte di un aumento del prezzo dei titoli di viaggio si sono registrati tagli e un generale peggioramento dei servizi, in particolare con l’entrata in vigore del tempo T2, in tutta la regione, dalla provincia di Livorno a quella di Pistoia a Prato, solo per fare alcuni esempi. A dirlo non è solo l’opposizione, ma gli utenti e persino le amministrazioni guidate dal Pd".
Lo scrive il consigliere regionale della Lega Marco Landi in replica alla risposta a una sua interrogazione, resa in aula dall'assessore ai trasporti Stefano Baccelli.
"Ha poco senso continuare a parlare di disincentivare l’uso dei mezzi privati a tutela dell’ambiente - incalza l'esponente della Lega - se poi si tagliano le corse. Ha ancora meno senso vietare il transito ai diesel Euro 5, come accaduto a Firenze, se poi si lasciano in giro autobus Euro 2 che prendono fuoco, come accaduto nel capoluogo regionale ieri. Incendi registrati numerose volte nel corso dell’ultimo anno in tutta la regione: in Garfagnana nel gennaio 2023, a Pisa il mese successivo, a Grosseto a giugno, a Livorno a luglio, a Pescia a novembre. Siamo di fronte a un fallimento totale: è necessario intervenire per garantire un servizio degno di un paese civile", conclude Landi.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana
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