In un recente comunicato stampa Tiziana Bianconi della Lega Salvini a Empoli ha emesso una nota in cui chiede di introdurre il taser tra le dotazioni della nostra polizia municipale.
Il taser tecnicamente è un dispositivo classificato come arma non letale, che fa uso dell’elettricità per impedire il movimento di soggetti considerati pericolosi.
Nonostante l’O.N.U. abbia catalogato questo oggetto come strumento di tortura e più di una organizzazione dei diritti umani ne abbiano contestato l’uso, sono più di cento i paesi che da anni hanno adottato questo ausilio; attualmente in Europa vengono usati dalla Gran Bretagna, la Francia, la Germania, la Finlandia e la Spagna e introdotti anche in Italia da qualche anno, dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri e da qualche Polizia Municipale.
Come partito politico Empoli in Azione, riteniamo che la decisione se dotare o meno la nostra Polizia Municipale di questo strumento, debba esser presa dopo aver fatto una doverosa ed accurata analisi costi e benefici, dopo aver avuto gli indispensabili confronti con gli stessi soggetti interessati e soprattutto cercando di affrontare l’argomento non dal punto di vista ideologico, ma in modo pragmatico.
Riteniamo che i passaggi da intraprendere, per una scelta ponderata siano i seguenti:
1) Anche se la competenza nel prendere questa decisione è “in carica al Sindaco”, a nostro avviso un incontro con il Prefetto andrebbe previsto sia per correttezza istituzionale, essendo questa la massima carica provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, sia per un confronto operativo.
Inoltre, per una decisione così impattante sul sistema di sicurezza locale, si dovranno coinvolgere in via preventiva, sia i Comandanti delle Polizie Locali del Circondario che i sindacati rappresentanti di categoria.
Dal confronto con questi soggetti, dai dati in loro possesso (ad esempio le aggressioni subite dagli operatori di polizia negli ultimi cinque anni) si potrà comprendere se l’introduzione di questa dotazione potrà migliorare il sistema della sicurezza urbana e offrire maggior tutela e protezione agli operatori della nostra polizia municipale.
2) In una logica di tutela dei diritti fondamentali sia delle persone che degli operatori, se si dovesse optare per l’acquisizione dei taser si dovrebbero introdurre anche le body cam, per avere sempre a disposizione le immagini degli interventi effettuati, da utilizzare sia come prova giudiziaria, sia come tutela che tutte le procedure operative siano state correttamente rispettate nell’utilizzo di questo strumento.
3) Immettere un sistema come il taser in un corpo di Polizia, significherebbe andare a rivedere e/o adeguare tutte le procedure operative in uso nei vari Comandi. Questa operazione si renderebbe necessaria per offrire una garanzia agli operatori di Polizia, che in caso di dotazione dovranno ben conoscere in ogni momento ed in ogni contesto operativo quando e come poter utilizzare questo strumento in modo chiaro; diverrebbe necessario prevedere ogni più approfondita procedura di formazione per il personale evitando che gli stessi agenti della Municipale siano messi in condizione di avere qualsiasi difficoltà connessa all’eventuale scelta di utilizzo; inoltre dovrebbero essere implementate le normative riguardanti la privacy e la gestione delle immagini nel caso vengano introdotte anche le body-cam.
Questi a nostro avviso sono alcuni passaggi, estremamente rilevanti, da intraprendere per verificare l’attendibilità della proposta ed evitare che questa suoni meramente come uno spot politico fine a sé stesso; soprattutto è necessario evitare che questa scelta crei problemi agli stessi operatori fornendo loro tutti gli strumenti necessari per evitare che si arrivi ad avere maggiori problemi invece che reali benefici.
È necessario valutare tutti i costi e i benefici di un simile strumento nella nostra realtà, avviando una seria riflessione ed evitando qualsiasi strumentalizzazione dell’argomento, vista la sua rilevanza.
Fonte: Ufficio stampa
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