Nuova pista di Peretola, Sesto contraria al progetto: "Rischio di danni ambientali irreversibili"

Foto dal gruppo Facebook W la nuova pista di Peretola

Il Comune di Sesto Fiorentino ha inviato il parere tecnico nell’ambito del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale - Valutazione Ambientale Strategica per la “project review” della nuova pista dell’aeroporto di Firenze. Il documento, contenente un riepilogo delle criticità ambientali e urbanistiche che deriverebbero dalla realizzazione dell’ampliamento, è stato trasmesso al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nella giornata di ieri, mercoledì 4 ottobre.

Il sindaco Falchi: “Dati e fatti contro l’ostinazione di chi vuole andare avanti”
“L’analisi tecnica del nuovo Masterplan ha confermato la prima impressione, ovvero di essere di fronte ad un progetto che non affronta le criticità presenti nel precedente e che intende inserire nella Piana un’opera del tutto incompatibile dal punto di vista urbanistico ed ambientale - afferma il sindaco Lorenzo Falchi - Insieme ai nostri tecnici abbiamo valutato con attenzione i documenti, arrivando a redigere un parere che, alla luce di quanto emerso, non può che elencare difetti, criticità e problemi del progetto. Alla luce dei dati e dei fatti, rimango una volta in più sorpreso dall'ostinazione incomprensibile con cui si sta cercando di andare avanti”.

Un progetto sostanzialmente uguale al vecchio
Il principale profilo problematico evidenziato è la totale assenza delle “misure che dovrebbero essere necessariamente previste per poter adeguare il nuovo masterplan alle numerose criticità e lacune evidenziate” dalle sentenze della giustizia amministrativa. Non saremmo, quindi, di fronte ad una “project review”, “ovvero a un documento rivisto alla luce e in conseguenza dei provvedimenti di TAR Toscana e Consiglio di Stato”, ma alla riproposizione di un progetto che non supera i problemi che hanno portato alla bocciatura del precedente. Nel nuovo masterplan si riscontrano, infatti, “notevoli profili di incompatibilità con il tessuto territoriale locale”.

Distruzione degli habitat e delle aree umide della piana. Il rischio bird-strike
L’orizzonte temporale proposto, in particolare, è del tutto inadeguato a garantire la ricostruzione in altri luoghi degli habitat e delle aree umide che la nuova pista andrebbe a cancellare e non è chiaro come si intenda regolare il rischio di bird-strike se non con il prosciugamento dei bacini lacustri presenti nell’area.

Rischio di danni ambientali irreversibili
Dal punto di vista ambientale, il nuovo masterplan esporrebbe quindi il territorio al rischio di “perdita di biodiversità”, “di desertificazione delle zone limitrofe alla pista aereoportuale”, “di ripercussioni sul microclima della Piana Fiorentina” e a un “rischio generale di danno ambientale irreversibile, implementando gli effetti sui cambiamenti climatici”.

Incompatibilità con strumenti urbanistici vigenti e nuovo consumo di suolo
Per quanto riguarda gli aspetti urbanistici, si evidenzia ancora una volta come la previsione del nuovo aeroporto sia in contrasto con gli strumenti di pianificazione vigenti del Comune di Sesto Fiorentino, con le linee generali che nel tempo hanno orientato le scelte a livello provinciale e regionale e con le specifiche funzione presenti nei luoghi interessati dall’opera, a partire dal Polo scientifico. Tra gli aspetti più critici, sono da annoverare le previsioni riguardanti il minore consumo di suolo, presentate senza tenere conto delle numerose opere accessorie e di servizio alla pista che andranno ad incidere profondamente sul saldo finale.

Fonte: Comune di Sesto Fiorentino - Ufficio stampa

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