Fotografo santacrocese espone al Museo Nazionale del Sannio Caudino

Si inaugura sabato 16 settembre al Museo Nazionale del Sannio Caudino, a Montesarchio (BN), la mostra del fotografo santacrocese Alessandro Squilloni.

"La mano dell'uomo" è il titolo della mostra, il trait d'union tra due mondi: quello dell'uomo e quello della materia, che si uniscono in un'esperienza sensoriale, che, alla fine del percorso, si fa chiamare arte. Il fotografo ha pubblicato molti libri, l'ultimo "Santa Croce sull'Arno - frammenti di una città cosmopolita".

Il Museo, uno dei più importanti nel suo genere, contiene al suo interno manufatti straordinari, ma, sicuramente il più famoso, è il cratere di Assteas, ceramista di Paestum vissuto nel III sec a. C. Si tratta di uno dei pochissimi manufatti firmati direttamente dall'artista. La storia del vaso è ormai leggenda. Trafugato illegalmente a Sant'Agata de' Goti nei primi anni '70, ceduto, successivamente, a trafficanti di opere d'arte, finito per qualche anno in Svizzera e, in seguito, acquistato dal Getty Museum di Malibu, dove è rimasto per 24 anni. Attraverso la testimonianza dell'uomo che ritrovò il cratere ed una rogatoria internazionale, i carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale, grazie all'azione investigativa del dott. Roberto Lai, sono riusciti a riportare in Italia il vaso di Assteas, dove oggi lo possiamo ammirare.

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