11Lune compie 19 anni, a Peccioli si parte con Hansard e Massini

11Lune compie diciannove anni.

Teenager è un termine che in inglese corrisponde all’italiano adolescente, segna la fine di un’età e il passaggio all’età adulta. E ogni passaggio o trasformazione implica un bilancio, un resoconto di quello che è stato fatto fino a quel momento.

In diciannove edizioni 11Lune ha ospitato 212 spettacoli, 57 eventi collaterali e ha accolto a Peccioli oltre 200.000 spettatori. Numeri che raccontano lo sviluppo e il radicamento di un’idea che negli anni si è trasformata accettando sempre nuove sfide, ma mantenendo costante l’idea di essere strumento culturale al servizio del territorio.

E la diciannovesima edizione inizia con due premi Oscar: Glen Hansard, premio Oscar per la canzone che aveva scritto e cantato insieme alla cantautrice ceca Markéta Irglová per il film Once e Stefano Massini, primo autore teatrale italiano ad aver vinto un Tony Award (l’Oscar del teatro), 12 giugno 2022 per il testo teatrale "Lehman Trilogy": prima volta che un autore italiano vince questo prestigioso premio statunitense.

Glen Hansard è cantautore irlandese principale voce/chitarra dei gruppi The Frames e The Swell Season. Ha pubblicato quattro dischi da solo, sempre tra il rock e il folk irlandese: l’ultimo, del 2019, è This wild willing.

È spesso in tour, capace di serate generose e memorabili per chi le ha frequentate. Altrettanto spesso si è dedicato a collaborazioni con altri musicisti: soprattutto con Eddie Vedder dei Pearl Jam, e ha appena partecipato al documentario su Dublino e sugli U2.

Pochi mesi fa ha pubblicato Take heart, dedicata al popolo ucraino attaccato dall’esercito russo.

Il concerto è in collaborazione con ll Post, che nella prima settimana sarà a Peccioli anche con il suo workshop di giornalismo (ormai alla quinta edizione), e Barley Arts. Lo spettacolo è uno dei tre in cartellone a pagamento.

Dopo Lehman Trilogy, la nuova ballata fluviale scritta da Stefano Massini (Einaudi), il più americano degli scrittori italiani, presentata con ampi brani estratti dall’opera in una coinvolgente lettura dell’autore con musica e ambientazione sonora eseguita dal vivo. Prende vita fra le pagine di Manhattan Project l’affresco di un’umanità impaurita e confusa, chiamata a celebrare il connubio fra la scienza e la prima vera arma di distruzione di massa, la bomba atomica, mentre dall’Europa riecheggiano le grida dei deportati e dei ghetti in fiamme. Fulcro e baricentro dell’opera è Robert Oppenheimer, scienziato dal profilo inquieto e sempre combattuto, votato fino da bambino alla ricerca di una logica a oltranza che lo proteggesse dai suoi mostri interiori. Proprio a lui, uomo fragile e dai mille tormenti, toccherà il compito di orchestratore delle danze, in un crescendo di tensione che va di pari passo alla travolgente ascesa della macchina bellica di Berlino e dell’Impero giapponese. Tutto questo diventa, nel classico stile di Stefano Massini, una ballata furiosa e spiazzante, in cui l’adrenalina del countdown si alterna a vortici di profonda umanità e sprazzi di tipica ironia yiddish, a comporre un grande mosaico su quell’ecatombe nucleare che il 2022 ha riesumato dall’armadio dei nostri peggiori incubi.

Lo spettacolo è gratuito

Fonte: Fondazione Peccioliper - Ufficio Stampa

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