Colle di Val d’Elsa avrà la sua Consulta giovanile comunale

In un contesto dove prendere decisioni risulta sempre più complesso, promuovere l'impegno dei più giovani e la loro partecipazione alla vita pubblica è senza alcun dubbio una priorità per una comunità lungimirante. Riconoscendo il valore della partecipazione dei giovani e l'importanza di includere le loro voci nei processi decisionali, il Comune di Colle Val d’Elsa, in collaborazione con i ricercatori del Centro Interuniversitario di Ricerca sul cambiamento Politico (CIRCaP) dell’Università di Siena, con il coordinamento dei docenti Rossella Borri e Francesco Marangoni, ha intrapreso un percorso partecipativo, che ha coinvolto un gruppo di studenti e studentesse e alcune associazioni del territorio, per l’istituzione di una consulta giovanile comunale. Si svolgerà mercoledì 14 giugno alle ore 18 al Sonar l’evento finale del percorso partecipativo con la presentazione delle proposte degli studenti del liceo economico sociale Don Bosco in collaborazione con le associazioni La Scossa e Mosaico.

“La partecipazione giovanile arricchisce il dibattito e assicura la diversità di prospettive, favorendo la comunità nel suo complesso e garantendo maggiore legittimità alle decisioni prese – sottolinea Serena Cortecci, assessore alla scuola e al sociale - Ma allo stesso tempo, includere i giovani significa anche responsabilizzare le nuove generazioni, permettendo loro di acquisire competenze di cittadinanza attiva. Attraverso la partecipazione, i giovani imparano a comprendere i meccanismi decisionali, ad esprimere e difendere le loro opinioni, a prendere decisioni condivise e ad assumersi la responsabilità delle conseguenze di tali scelte. Nel complesso, incoraggiare i giovani alla partecipazione significa creare una comunità più inclusiva e una generazione di cittadini consapevoli, impegnati e attivi”.

Secondo un recente report dell’ISTAT (2020), la partecipazione politica in Italia è in declino. Fra il 2014 ed il 2019, la quota di cittadini oltre i 14 anni che non partecipa in alcun modo è salita dal 18 al 23 % circa (oltre il 40 % fra i 14-17enni). E fra coloro che in qualche modo partecipano, le forme di partecipazione “indirette” (ossia informarsi e parlare di politica) sono di gran lunga maggioritarie, mentre coloro che partecipano in via attiva sono una netta minoranza (8 %).

Alla Consulta viene riconosciuto un ruolo che va ben oltre la mera rappresentanza di interessi, e che contribuisce allo sviluppo generale della città. Fra le finalità, gli studenti hanno individuato la promozione di dibattiti pubblici, la promozione di attività socio-culturali. In ogni caso, la funzione di rappresentanza (inclusa la funzione di raccordo fra giovani ed istituzioni locali), ma anche quella di supporto e potenzialmente di fornitura di servizi – quali, ad esempio, un aiuto ad indirizzare i giovani in fase di inserimento nel mondo del lavoro – sono preminenti nel disegno dei partecipanti. Risulta particolarmente sentita la più generale funzione di stimolo alla partecipazione politica dei giovani. La stessa creazione della Consulta porterebbe, del resto, ad adempiere alla funzione di creazione di uno spazio di aggregazione, esigenza particolarmente sentita. Le aree d’interesse di cui dovrebbe occuparsi sono piuttosto ampie. I ragazzi hanno predisposto una lista, non esauriente, che comprende: la scuola, il tempo libero, l’educazione sessuale, la cultura e lo spettacolo, lo sport, la gestione degli spazi pubblici, l’approccio al mondo del lavoro e l’ambiente.

Per quanto riguarda le forme di interazione con le istituzioni comunali, i partecipanti hanno espressamente previsto che la futura Consulta possa avere il diritto di partecipare e di intervenire ai Consigli Comunali qualora si dibatta di temi che rientrano fra le finalità della Consulta stessa; il potere di esprimere pareri obbligatori, pur se non vincolanti, sulle delibere consiliari e di giunta che riguardino temi di interesse per la Consulta ed il potere di iniziativa all’interno del Consiglio Comunale.

Erano state selezionate come classi pilota nella sperimentazione di un processo europeo partecipativo e deliberativo. Adesso i ragazzi delle classi quarte del Liceo economico e sociale di Colle di Val d’Elsa, dopo una prima fase sperimentale, hanno concluso il percorso partecipativo che li ha portati a realizzare una proposta di statuto della Consulta comunale giovanile di Colle di Val d’Elsa: uno strumento aperto agli studenti delle scuole superiori, dell’università e delle associazioni giovanili.

Fonte: Ufficio Stampa

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