La fusione di comuni in Valdera causa sempre dibattiti. Stavolta, sull'ipotesi di referendum per l'unione tra Peccioli e Lajatico, lo scontro è tra sindaci. Il primo cittadino di Chianni, Giacomo Tarrini, è voluto intervenire sulla possibilità di dare la denominazione Alta Valdera all'unione dei due comuni. In sostanza afferma che l'Alta Valdera è un territorio ben più vasto rispetto a quello dei due comuni, nella quale fa parte anche Chianni appunto. "Il mio intento non è quello di fare polemica, ma di sollevare un tema che credo sia discutibile", chiude in sintesi Tarrini.
La risposta arriva a stretto giro da Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli e fautore degli ultimi tentativi di fusione con il suo comune al centro.
"Apprezzo lo spirito costruttivo che dice di mettere in questa polemica e raccogliendolo anch’io mi sento di fare un suggerimento e una riflessione che dobbiamo proporre anche agli altri colleghi. L’Unione Valdera si chiama così e mancano metà comuni e finora nessuno si è preoccupato di questa differenza. Così come fino a ieri c’era un Parco Alta Valdera di cui anche il Comune di Chianni faceva parte e non sembravano esserci problemi di sorta", spiega Macelloni.
Per poi approfondire che "il nome che sceglieremo ora sarà un nome provvisorio perché abbiamo scelto e convenuto che sia un referendum a farlo decidere ai cittadini. Se poi dovesse essere Alta Valdera, quello sarà".
L'intervento di Macelloni specifica anche che "il 17 giugno 2013, quindi quasi 10 anni fa esatti, la delibera di consiglio approvata per l’avvio del processo di fusione tra Capannoli, Peccioli e Palaia riportava come nome scelto per il nuovo Comune Unico proprio quello di Alta Valdera". Quel referendum allora fallì, e il percorso portò da una parte all'Unione Valdera in cui risiedono Palaia e Capannoli, dall'altra all'Unione Alta Valdera poi dismessa in cui era protagonista Peccioli.
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