“Pitti è una vetrina internazionale di prim’ordine per Firenze e ha ricadute benefiche su tutto il tessuto cittadino, inclusi anche gli artigiani fiorentini vocati all’autenticità e all’eccellenza. Dobbiamo fare sempre più sistema intorno a eventi come Pitti Uomo e non solo”. È il commento di Alessandro Sorani su Pitti Uomo che, per il Presidente di Confartigianato Firenze, è “un evento fondamentale per la città. In questi giorni – spiega Sorani – i nostri artigiani potranno farsi conosce e potranno far apprezzare le proprie creazioni a un pubblico internazionale. Salutiamo, dunque, con grande favore Pitti e auspichiamo che possa continuare ad essere motivo di crescita e prestigio per la nostra città. C’è tanto bisogno di apertura verso il mondo”.
Moda e artigianato: binomio inscindibile. La moda, secondo i dati di Confartigianato, è un settore dove sono ben presenti le imprese artigiane. Nel comparto manifatturiero sono attive, infatti, oltre 350 mila micro e piccole imprese che danno lavoro a quasi 1.900.000 addetti, pari al 51,2% dell’occupazione totale del settore. Il Made in Italy è a forte vocazione artigiana: sono ben 229.658 le imprese artigiane manifatturiere che arrivano a quasi 850.000 addetti, quasi la metà (44,6%) dell’occupazione nelle MPI e pari poco meno di un quarto (22,9%) degli addetti totali del comparto.
Il ritorno economico per la città di Firenze. Una categoria che sicuramente avrà giorni intensi è quella dei tassisti, la presidente di Confartigianato Taxi Sylvia Bouyahia però è cauta e aspetta il riscontro sul campo: “Pitti di giugno è stato positivo, c’è molta attesa per questo di gennaio, perché non possiamo basarci sui precedenti. La pandemia ha ridefinito tutto: commercio, ristorazione, moda. Oggi si lavora meno in presenza. Però Pitti Uomo è sempre Pitti Uomo e rimane un punto di riferimento per tutto il settore”.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Firenze
<< Indietro