È della scorsa settimana la notizia per cui il Comune di Pisa avrebbe deciso di acquistare 4 pistole a impulsi elettrici, denominate Taser da fornire alla polizia municipale. Come associazioni che compongono la società civile pisana siamo preoccupati di come l’amministrazione comunale intenda gestire l’utilizzo di tali strumenti.
Pur non essendo considerabili delle armi di per sé letali, le Nazioni Unite hanno dichiarato che i Taser, se usati in maniera inappropriata, sono equiparabili ad uno strumento di tortura. Amnesty International afferma che durante una sperimentazione di questo tipo di armi, avvenuta nel 2017 in Olanda, in circa la metà dei casi le vittime sono state colpite soltanto una volta ammanettate, senza che il loro comportamento fosse una minaccia. In Usa e Canada, paesi in cui i Taser vengono utilizzati da molto tempo, il 90 % delle vittime causate da queste armi erano disarmate. Gli studi medici a disposizione sono inoltre concordi nel ritenere che l’uso delle pistole Taser abbia avuto conseguenze mortali su soggetti con disturbi cardiaci, o le cui funzioni, nel momento in cui erano stati colpiti, erano compromesse da alcool o droga o, ancora, che erano sotto sforzo, ad esempio al termine di una colluttazione o di una corsa.
Siamo estremamente preoccupati dall’eventualità che l’amministrazione comunale abbia adottato i Taser senza le dovute precauzioni, in particolare in termini di formazione sull’uso corretto e adeguato dello strumento. Il rischio è che i Taser possano essere utilizzati, in modo totalmente inappropriato, verso componenti vulnerabili della società locale, laddove gli obiettivi principali potrebbero essere le persone che vivono in strada, e in particolare la popolazione migrante, nel quadro delle cosiddette strategie di contrasto al degrado e al bivacco. Inoltre, il 23 febbraio 2021, tramite un decreto governativo, come dichiarato nell’inchiesta dell’Espresso1, Axon è stata espulsa dalla gara d’appalto per una serie di imperfezioni e perché dichiarate non idonee da alcuni test condotti dal Banco nazionale di prova per le armi da fuoco portatili.
La sicurezza è un tema di grande impatto sociale, tuttavia nel suo nome si rischia fortemente di erodere un insieme di libertà individuali e politiche acquisite nel corso di anni di lotte civili, tra cui il diritto alla vita e alla salute. In generale, riteniamo che politiche maggiormente inclusive, ad esempio la creazione di luoghi di aggregazione e di spazi verdi fruibili per tutte e tutti, possano avere comunque un impatto positivo nel coniugare libertà individuali e diritto alla sicurezza.
Nello specifico, come associazioni siamo molto preoccupate che i Taser possano essere utilizzati impropriamente nella routine del contrasto al degrado o nella repressione illegittima del dissenso.
Ci appelliamo all’amministrazione comunale affinché faccia chiarezza sulle modalità previste di utilizzo dei Taser, sulle modalità con cui è stata effettuata o verrà effettuata la formazione del personale, e infine auspichiamo piena trasparenza sui casi in cui tale strumento verrà eventualmente utilizzato.
Comitato toscano Un Ponte Per
Chicco di Senape
Africa insieme
Amnesty International – Gruppo Italia 010
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