Continua la protesta dei lavoratori Alival di Ponte Buggianese, dopo il nuovo piano industriale comunicato alle organizzazioni sindacali da Lactalis il 22 aprile scorso, che prevede la riorganizzazione della Nuova Castelli e la chiusura entro il primo trimestre del 2023 dello stabilimento nel Pistoiese (Qui la notizia).
Gli oltre 70 dipendenti di Ponte Buggianese hanno proclamato lo stato di agitazione, come dichiarato da Carla Ciocci, della Segreteria nazionale Ugl Agroalimentare e reggente della Federazione per la provincia di Pistoia. "Siamo di fronte ad un'inaccettabile delocalizzazione domestica che Lactalis sta per compiere ai danni dei lavoratori della Valdinievole. Speriamo che Lactalis ritorni sui suoi passi e traduca nella pratica i valori della solidarietà sociale che decanta - afferma Ciocci in una nota - con la presentazione di un vero piano industriale per il gruppo".
A Ponte Buggianese "bisogna tutelare le competenze e l'economia della prima azienda alimentarista della provincia - conclude Ciocci - con la crisi attuale si rischia scatenare uno tsunami sociale che non colpisce soltanto i 78 dipendenti Alival, ma travolge l’intero indotto che da quarant’anni supporta l’attività dello stabilimento".
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