Consiglio regionale, dopo i Grandi elettori in aula ambiente e Ortofrutticola del Mugello

Prosegue la seduta del Consiglio regionale di oggi, martedì 18 gennaio 2022, dopo una prima parte dedicata alla nomina dei tre delegati della Regione che parteciperanno all'elezione del Presidente della Repubblica lunedì 24 gennaio. I Grandi elettori per la Toscana saranno il presidente Eugenio Giani, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e il Consigliere regionale in quota Lega Marco Landi (Qui la notizia).

Si prosegue con i punti all'ordine del giorno, tra cui l'ambiente.

Ente acque umbre toscane, sì a bilancio d’esercizio 2020

Sì a maggioranza al bilancio di esercizio 2020 dell’Ente acque umbre toscane. La proposta di delibera, approvata a maggioranza con 19 sì e 12 no in Aula, è stata illustrata da Ilaria Bugetti (Pd) presidente della commissione Sviluppo economico. Bugetti ha ricordato le attività svolte da Eaut. “L’Ente - ha detto - segue tutta la parte di progettazione ed esecuzione delle opere di accumulo, distribuzione delle acque a scopo prevalentemente irriguo per conto sia del Ministero delle politiche agricole che in base ad un accordo tra Regione Toscana e Umbria, oltreché la progettazione e l’attrazione degli interventi in materia di manutenzione delle opere pubbliche sempre irrigue, modifica idraulici e infrastrutturale”.

Il bilancio d’esercizio 2020 dell’Ente acque umbre toscane (Eaut) presenta un valore di produzione pari a 4milioni e 282mila euro a fronte dei 4milioni e 991 dell’anno precedente con una contrazione superiore al 15per cento e con costi di produzione pari a 3milioni e 988mila a fronte dei 4milioni e 808mila del 2019 con un avanzo di esercizio pari a 29mila 848 euro che viene destinato all’incremento del patrimonio netto. Il valore di produzione, così come i costi di produzione sostenuti, evidenziano uno scostamento rispetto al bilancio di previsione giustificato dalle difficoltà e rallentamenti che la pandemia ha provocato nella realizzazione dei lavori pubblici di cui l’Ente è attuatore. Riguardo alle gestioni irrigue i risultati conseguiti sono, invece, in linea con le previsioni. Viene comunque raggiunto l’equilibrio di bilancio. Il direttore dell’Ente Andrea Canali aveva fatto presente in commissione come la contrazione fondamentale si sia avuta nelle spese generali per le opere pubbliche, di circa il 50per cento, “576mila euro a fronte del milione e 168 del 2019” e questo “si spiega -aveva detto perché c’è stato un fermo dei cantieri di 82 giorni e poi alla ripresa c’è stata difficoltà nel reperimento dei materiali e speculazione internazionale sulle materie prime”. E ancora, “l’effetto della pandemia ha fatto si che il prezzo di vendita dell’energia elettrica sia stato dimezzato - aveva precisato il direttore- e quindi abbiamo avuto una contrazione del 35per cento sulle entrate. Sull’erogazione della risorsa idrica per l’irriguo, sempre correlata alla stagionalità, anche qui c’è stato l’effetto pandemico ma sensibile nei confronti delle attività private con una diminuzione del 30per cento, non nei settori di distribuzione pubblica che rimangono invariati”. Per l’idropotabile, è stato fatto presente che in Toscana c’è stata una contrazione del 5% per la diminuzione delle attività turistiche.

Si è reso noto, inoltre, che c’è stata la stabilizzazione dei criteri tariffari per l’erogazione di acqua idropotabile. Riguardo alle opere si è fatto presente che “i 68milioni e 300mila che dovevano partire nel 2020per il sistema Montedoglio non sono partiti perché il Ministero dell’ambiente diciamo ‘non ha evaso la pratica’ ma il 30 giugno 2021 la cosa è andata a buon fine, abbiamo già appaltato un primo lavoro nell’avello idraulico della Valdichiana per 24milioni” e poi “altri 15milioni di lavori nella Valdichiana senese e in parte aretina”.

Alpi apuane, sì al bilancio di esercizio 2020 dell’Ente parco regionale

Sì a maggioranza al bilancio di esercizio 2020 dell’Ente parco regionale delle Alpi Apuane, illustrato in Aula dalla presidente della commissione Territorio e Ambiente Lucia de Robertis (Pd). La proposta di delibera è stata licenziata a maggioranza con 19 voti favorevoli, 13 contrari e nessun astenuto.

Come affermato da De Robertis “il bilancio di esercizio 2020, si chiude con un utile di esercizio di quasi 54 mila euro con un valore della produzione di oltre 1 milione e 700 mila euro, una riduzione del 3,1 per cento rispetto al 2019”. In tale contesto si ricorda l’acquisto di beni, pari a 40 mila euro (con la riduzione del 5,2 per cento rispetto al 2019) e l’acquisto di servizi pari a oltre 200 mila euro (con una riduzione di oltre il 27 per cento rispetto al 2019). La presidente ha aggiunto “sono stati confermati i contributi regionali per il funzionamento dell’Ente nella misura di 1 milione e 154 mila euro, in linea con il precedente anno”.

Riguardo al personale il costo si attesta a circa 900 mila euro, con una riduzione dei 2,1 per cento rispetto al 2019; in tema di investimenti, a fronte di interventi programmati per 693 mila euro sono stati realizzati investimenti per 178 mila euro. Per ciò che attiene la destinazione dell’utile, l’80 per cento – 43 mila euro – verrà mantenuto nella immediata disponibilità dell’ente Parco per spese di investimento, e il restante 20 per cento – oltre 10 mila euro – andrà a fondo di riserva per la copertura di eventuali perdite future.

Alessandro Capecchi (FdI) esprime voto negativo, mettendo in evidenza tre problemi: “il primo è che si parla di un rendiconto 2020 e siamo nel 2022”, poi “i costi del personale sono al 50per cento compresi gli organismi direttivi” ma “la criticità maggiore sta nella relazione di accompagnamento dove, lamentando la diminuzione progressiva delle entrate negli ultimi anni, si dice che il parco non è in grado di fare scelte importanti e decisive”. “Alcuni Comuni ci dicono - conclude Capecchi - che non c’è rapporto con il parco e c’è una ricaduta molto marginale in termini economici sul territorio”.

Voto negativo espresso anche da Elisa Montemagni (Lega) che afferma “i parchi in Toscana dovrebbero essere rivisti sia nel ruolo che nella funzione e nello sviluppo”. La consigliera regionale ha aggiunto “abbiamo grossi dubbi sia sul ritardo negli investimenti” e “nel rilancio del sistema parchi”. “Finché i parchi - a concluso - non verranno trasformati, diventando un’opportunità per il territorio, sono un peso e per noi tutto quello che viene speso per mantenerli non è giustificato, non c’è riscontro sul territorio”.

Ortofrutticola del Mugello, la vertenza in aula

Giani riferisce in Consiglio regionale: "L'attenzione deve restare alta"

A Marradi, la Italcanditi manterrà i posti di lavoro all’azienda Ortofrutticola, garantirà la produzione di un semilavorato, della prima fase di lavorazione anche se sposterà il confezionamento dei marron glacé nello stabilimento in provincia di Bergamo. In sintesi, niente chiusura ma riconversione della 'fabbrica del marrone', questi i punti fondamentali emersi nella comunicazione in aula del presidente della Giunta Eugenio Giani sulla vicenda dell’azienda di Marradi.

"Questa è la proposta - ha ricordato Giani - illustrata dall’azienda al tavolo convocato dalla Regione a cui hanno partecipato la proprietà, sindacati e istituzioni locali" (Qui la notizia) ed è grazie "alla mobilitazione di cittadini, comunità e istituzioni che si sono espresse con ferma condanna e di una presa di posizione di dissenso anche dell’associazione industriali" che si è evitato lo smantellamento dell’azienda.

Il presidente ha ricordato poi l’importanza della castagna per quel territorio, che le ha dedicato anche un museo, che ospita "16 indicazioni geograficamente protette di castagna presenti solo in quel territorio" e "la funzione della fabbrica del marrone nella quale ci sono 9 dipendenti a tempo indeterminato e 80 a tempo lungamente determinato" e poi "tutto il mondo dei produttori agricoli". "Marradi - ha aggiunto - vive in modo identitario con il marrone".

Il presidente ha concluso esprimendo "soddisfazione a metà, perché da un lato vi è la soddisfazione di vedere che lo stesso imprenditore che aveva paventato la desertificazione, con l’eliminazione sia della produzione che della trasformazione del marrone a Marradi" ha avuto "un ripensamento e si è reso disponibile a mantenere l’attività dello stabilimento". "Resta però la preoccupazione dei lavoratori, perché non si procede dalla raccolta al confezionamento a Marradi e si dimezza l’attività per portare il confezionamento a Bergamo". "Vero è - conclude Giani- che l’impresa garantisce la stessa occupazione e il presidio senza parlare né di chiusura né di diminuzione dell’attività, ma l’attenzione deve restare alta".

Stella (FI): "Consiglio regionale unito per difendere stabilimento Marradi. Accolti punti nostra mozione"

"Il Consiglio regionale della Toscana, all'unanimità, si schiera per difendere lo stabilimento produttivo di Marradi. L'atto unitario accoglie i punti della nostra mozione, a cominciare dalla richiesta di mantenere la piena funzionalità dell'impianto con la produzione di Marrons Glacès in un'ottica di valorizzazione di un territorio e del suo prodotto di qualità; preservare l'occupazione con il mantenimento del monte ore degli ultimi tre anni per il personale stagionale; garantire lo scivolo ai dipendenti prossimi alla pensione". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, a seguito della discussione in aula della vertenza sullo stabilimento produttivo di Marradi di proprietà di Italcanditi SpA, che vorrebbe trasferire la produzione in Lombardia.

"Chiediamo al Presidente Giani - ribadisce Stella - di attivarsi con ogni iniziativa necessaria affinché lo scenario delineato dalla proprietà nell'incontro del 13 gennaio, venga profondamente corretto. L'azienda deve garantire che, in un piano industriale decennale, sia prevista la continuità di produzione, con l'incremento di confezioni di Marrons Glacès con prodotto IGP di Marradi. Nel caso di indisponibilità di Italcanditi SpA di cambiare strategie nel mantenimento della produttività dello stabilimento di Marradi, la Regione Toscana chieda formalmente l'apertura di un tavolo di crisi a livello nazionale attivandosi con i Ministeri competenti. I lavoratori e la comunità di Marradi non sono soli, le istituzioni sono con loro. Grazie alla nostra consigliera comunale di Marradi, Raffaella Ridolfi, per l’impegno con cui si sta battendo".

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa

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