All’ospedale Misericordia di Grosseto è stato inaugurato oggi il nuovo setting di riabilitazione funzionale rivolto alle persone ricoverate in ospedale e che hanno bisogno di un intervento riabilitativo a seguito di malattia o trauma. All’evento hanno partecipato l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Simone Bezzini, il direttore generale della Asl Toscana sud est Antonio D’Urso, il direttore sanitario Simona Dei, il direttore del presidio ospedaliero Massimo Forti e il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Recupero e Riabilitazione Funzionale dott. Mauro Mancuso. Questa struttura dotata di 16 posti letto, di cui 8 già operativi, è dedicata a quei pazienti con disabilità conseguente a patologie neurologiche, cardiologiche, pneumologiche e ortopediche, che presentano ancora condizioni cliniche di instabilità tali da necessitare sorveglianza medica e infermieristica nelle 24 ore.
La tipologia di disabilità trattata più frequentemente è quella derivante da patologie neurologiche, in particolare conseguente a ictus di cui nella Provincia di Grosseto vengono registrati ogni anno circa 350 casi. Di questi circa la metà necessitano di un trattamento riabilitativo e l’efficacia della riabilitazione è tanto maggiore quanto più precoce è la presa in carico del paziente. Inoltre presso la riabilitazione ospedaliera vengono trattati i pazienti con disabilità conseguente a patologia cardiaca tipo gli infarti del miocardio e quelli conseguenti a patologie pneumologiche come, per esempio, gli esiti del Covid. Tra le patologie ortopediche ci sono i pazienti con disabilità da politrauma, che hanno subito fratture di femore o interventi con protesi.
I trattamenti sono coordinati dai medici fisiatri in collaborazione con le altre figure, per primi gli operatori professionali della riabilitazione che in questo reparto hanno un ruolo determinante, e poi infermieri, Oss, educatori, logopedisti, psicologi e neuropsicologi. Tutti insieme costituiscono l’equipe multi-professionale che condivide gli obiettivi riabilitativi su ogni paziente. Anche i familiari e caregivers vengono coinvolti a pieno titolo nel percorso di cura, diventano essi stessi parte del progetto riabilitativo sia per umanizzare il più possibile le cure sia per creare le migliori condizioni possibili quando il paziente rientra a casa. L’Uoc di Recupero e Rieducazione Funzionale dell’ospedale di Grosseto lavora in stretto contatto e in piena integrazione con tutti i nodi della rete riabilitativa presenti in Provincia condividendo con il personale della riabilitazione che opera sul territorio, gli obiettivi della cura riabilitativa.
“L’apertura del nuovo reparto di riabilitazione all’ospedale di Grosseto è una bella notizia – ha dichiarato l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini – che testimonia anche come in questa realtà, accanto al forte impegno per contrastare il Coronavirus con tutte le attività che sono connesse, si lavora costantemente per far crescere le funzioni dell’ospedale sul fronte delle cure no Covid. Sarà proprio questa la nostra sfida per i prossimi mesi: far convivere il contrasto al virus con tutti gli altri bisogni di salute dei cittadini che devono andare avanti”.
“Si tratta di un intervento molto importante- ha aggiunto il direttore generale della Asl Toscana sud est Antonio D'Urso – perché frutto di una riorganizzazione interna e che permette all’ospedale Misericordia di fare un salto di qualità su diversi aspetti. Si completa il percorso del trattamento delle persone ricoverate al Misericordia con la fase di riabilitazione, un potenziamento che prevede anche un piano di assunzioni specifico; si dimostra che anche in piena pandemia abbiamo una progettualità che mettiamo in atto con l’attivazione di questi nuovi posti letto. Un segnale di normalità di un ospedale dove una struttura e dei professionisti hanno voglia di proseguire la loro principale missione che è quella di gestire le fasi critiche della malattia e accompagnare le persone verso il loro decorso”.
“L’individuazione di un setting interamente dedicato alla riabilitazione all’interno del presidio del Misericordia – ha sottolineato il direttore del reparto dott. Mauro Mancuso – ha l’obiettivo di anticipare il più possibile l’intervento di recupero funzionale dei pazienti. La completezza della nostra equipe di professionisti, oltre alla implementazione nella pratica clinica di nuove tecnologie, renderà gli interventi riabilitativi più personalizzabili ed efficaci. Dal punto di vista organizzativo poi i pazienti non dovranno più spostarsi da un piano all’altro dell’ospedale come avveniva prima, mentre un ulteriore valore aggiunto nel percorso riabilitativo sarà quello di avere del personale infermieristico dedicato e in grado di maturare competenze specifiche nell’ambito della riabilitazione”.
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