Marino non morirà mai: l'ultimo saluto al partigiano Lampino

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"Marino ci ha detto dove andare, Marino non morirà mai"

Queste e tante altre parole hanno voluto ricordare Marino Pedani, il partigiano Lampino della Brigata Spartaco Lavagnini scomparso ieri a 95 anni a Vinci. Oggi è stato il tempo del ricordo e dell'ultimo saluto. Il sole ha accolto un centinaio di persone attorno al feretro, tutti riuniti nei giardini della biblioteca di Sovigliana, intitolati a Sandro Pertini, il presidente partigiano.

Le autorità civili degli 11 comuni hanno portato i loro gonfaloni, così come le bandiere della Cgil, dell'Aned e dell'Anpi. Lampino, la cui vita dopo la guerra di Resistenza si è divisa tra il Senese dove è stato amministratore comunale e Vinci, ha portato l'esempio dei suoi compagni partigiani ovunque andasse, nelle scuole come nelle manifestazioni di piazza.

Quando il ricordo cominciò a mancare, ricorda Amalia Chiovaro, scrisse un libro, Come Lucciole nel grano d'estate. Una metafora suggestiva ma che vuole rappresentare le pallottole tedesche mentre i partigiani si nascondevano nei campi.

Un saluto commosso si è sciolto poi alla conclusione della cerimonia, che era stata aperta dal silenzio militare e dall'inno di Mameli.

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Elia Billero

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