“Il marchio Ataf, la sua storia e il suo archivio non vadano persi, siano messi in sicurezza e siano ispirazione per il futuro”: la Rsa Filt Cgil ex Ataf (ora in Autolinee Toscana) rilancia l’appello alle istituzioni di Amt Toscana, associazione no-profit per gli studi sulla mobilità ed i trasporti, che da 10 anni si avvale delle esperienze e delle conoscenze di professionisti del settore, docenti universitari ed esperti in vari ambiti (urbanistica, ingegneria, economia, pianificazione).
Si legge nell’appello: “Riteniamo che il patrimonio di conoscenze e di storia, tangibile negli studi, nei documenti, nelle mappe, nel materiale di comunicazione, nei biglietti, grazie agli stessi veicoli, agli stemmi, ai loghi, e ai racconti di pezzi di vita di tutte le persone che hanno fatto parte della storia di Ataf, sia un valore da non disperdere. Chiediamo un impegno a mettere a disposizione della città e delle nuove generazioni i 75 anni di storia di Ataf, custodita nelle pagine dei suoi archivi. Pensiamo che il marchio Ataf possa vivere orgogliosamente un nuovo capitolo. In questa fase, occorre una riflessione aperta ad Università, fondazioni, associazioni e a tutti gli attori sociali che innervano il tessuto culturale del territorio fiorentino per scrivere una nuova pagina di questa lunga storia”.
Per Luigi Croci (Rsu Filt Cgil ex Ataf ora Autolinee Toscane) “non si può dimenticare il patrimonio storico, identitario e sociale che il brand Ataf ha rappresentato per Firenze e per tante generazioni di fiorentini, è giusto e doveroso fare il possibile per mantenere viva la memoria perché riguarda tutti noi”.
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