Attraverso un'attività imprenditoriale in Polonia avrebbe riciclato denaro per 460mila euro, emettendo fatture false per evadere il fisco. Su mandato europeo, emesso dall'autorità giudiziaria polacca, i carabinieri hanno arrestato a Prato un 49enne. L'uomo, un imprenditore pratese di origini calabresi, era già noto alle forze dell'ordine e sospettato dagli inquirenti di vicinanza alla 'Ndrangheta. Il 49enne fu già arrestato a Catanzaro perché coinvolto nell'indagine 'Stige', per associazione a delinquere di stampo mafioso legata alla 'Ndrangheta.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori polacchi l'uomo con altre quattro persone calabresi, aveva creato una ditta di vendita merci e servizi con sede a Lublino che emetteva false fatture nei confronti di un'altra società con sede a Praga, per riciclare denaro e evadere il fisco. Adesso il 49enne si trova nel carcere di Prato a disposizione della corte d'appello di Firenze che ha deciso di non metterlo a disposizione dell'autorità giudiziaria polacca, sostituendo l'arresto con obbligo di dimora tra le province di Firenze e Prato. L'uomo ha il divieto di allontanarsi dal domicilio di notte e la misura sarebbe stata emessa per dargli modo di poter continuare a lavorare in una ditta di Campi Bisenzio come contabile.
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