Concluse le indagini riguardanti i cadaveri di Shpetim e Teuta Pasho, ritrovati a dicembre 2020 in delle valigie abbandonate nei campi tra la Fi-Pi-Li e il carcere di Sollicciano.
L'avviso di conclusione indagini è giunto solo a Elona Kalesha, ex fidanzata del figlio della coppia. Kalesha è indagata per i reati di omicidio volontario, vilipendio di cadavere e occultamento di cadavere. Taulant Pasho si è visto invece archiviare la sua posizione su richiesta della procura e disposizione del gip.
"Suscita francamente perplessità - afferma l'avvocato Federico Febbo che difende la donna insieme al collega Antonio D'Orzi - la ricostruzione formulata nell'imputazione ora cristallizzata alla conclusione delle indagini preliminari, in base alla quale Elona Kalesha avrebbe agito sostanzialmente da sola, atteso che il riferimento al concorso con persone ignote, dopo un anno di indagini, appare più 'un auspicio' che una contestazione effettiva. Un'ipotesi ricostruttiva che presenta plurimi elementi di criticità e di collisione con molte emergenze info investigative, a partire da quelle scientifiche".
La pm Ornella Galeotti, titolare delle indagini, di recente ha anche chiesto l'archiviazione delle accuse a carico di Denis Kalesha, fratello di Elona Kalesha.
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