[ San Miniato ] Sicurezza a Ponte a Egola, i firmatari della petizione: "Richieste sminuite da sindaco e maggioranza"

Un incidente in via Diaz a Ponte a Egola, settembre 2018 (foto da Facebook)

Riceviamo e riportiamo la lettera di alcuni residenti e lavoratori nel tratto di via Diaz a Ponte a Egola. Gli stessi hanno raccolto delle firme per chiedere maggiore sicurezza stradale in quel tratto, sia per i marciapiedi che per il tratto trafficato da auto e mezzi pesanti. Della raccolta firme se ne è parlato nello scorso Consiglio comunale a San Miniato, ne hanno parlato la maggioranza e le opposizioni.

A seguito della seduta del consiglio comunale svoltasi in data 28.07.2020, visibile sul canale Youtube del comune, noi, come cittadini firmatari della petizione da cui è nata la mozione presentata dai gruppi congiunti dell’opposizione, ci sentiamo in dovere di rispondere tramite gli organi di stampa ad alcune dichiarazioni emerse in sede consiliare da parte del Sindaco Giglioli e di alcuni consiglieri di maggioranza.

Dopo aver ascoltato con attenzione gli interventi del sindaco Giglioli e di alcuni consiglieri PD, ci sentiamo oltremodo indignati, per i toni sminuenti che sono stati utilizzati nei confronti del nostro portavoce ed indirettamente nei confronti di tutti noi firmatari.

Durante il suo intervento, infatti, il sindaco Giglioli ha fatto intendere, che tutti i problemi sollevati dalla petizione e poi presentati dalla mozione, siano delle proposte “fantascientifiche”, che nascono dalle esigenze di un’unica persona e, a suo avviso, non da un reale stato delle cose.

Ha asserito che sì, esiste un problema di traffico in quel tratto di strada, ma non certo di alta velocità, dato che si trova tra un semaforo (che praticamente è sempre verde su via Diaz) ed un ponte che presenta una curvatura importante e che quindi rallenta il traffico in maniera automatica. Peccato che entrando in paese, la discesa del ponte favorisca, al contrario, l’accelerazione, soprattutto se il semaforo è verde o lampeggiante.

Per concludere, sempre il sindaco Giglioli, si chiede come mai, il nostro portavoce, e di conseguenza anche tutti noi, abbia comprato una casa “a scatola chiusa” proprio lì, dato che i problemi di traffico ci sono sempre stati e, fatto increscioso, gli consiglia, come consiglia a tutti i firmatari della petizione, semplicemente di cambiare casa, per andare ad abitare magari in campagna.

Ovviamente tali dichiarazioni, espresse in una sede come quella del Consiglio Comunale e soprattutto per voce del nostro primo cittadino, non possono fare altro che indignarci e farci seriamente prendere in considerazione azioni diverse da una semplice lettera aperta.

E’ molto spiacevole che il Sindaco faccia valutazioni e considerazioni su dove abitiamo senza avere la minima idea delle nostre disponibilità economiche, delle nostre storie o delle nostre esigenze personali. Ma non solo, è tanto più spiacevole dover sentire in Consiglio Comunale ovvero nella sede dove si dovrebbe esercitare la democrazia e dove le istanze della popolazione dovrebbero essere rappresentate e rispettate, che la nostra petizione, che è solo l’ultima di una serie infinita di petizioni, reclami, lettere, segnalazioni ed incontri con gli organi comunali, già dall’amministrazione Frosini (1999-2009), nasca esclusivamente dalle strette esigenze di un singolo cittadino o di una piccola minoranza; se anche fosse la circostanza non la renderebbe meno pregevole o degna di rispetto.

Ma purtroppo non è tutto.

Dopo l’intervento del sindaco, ci vogliamo soffermare sulla dichiarazione di un consigliere del PD che ha candidamente asserito che per dieci anni ha vissuto a Ponte a Egola e che quotidianamente, in quel periodo, ha avuto modo di transitare sul tratto di strada oggetto della questione, senza riscontrare, in tutta onestà, nessun tipo di problema. Un po’ come dire, ed è cronaca di questi giorni, che “io non conosco nessuno che si è ammalato di COVID-19 che è stato in terapia intensiva o che è morto, quindi la pandemia non può avere tutta questa gravità”.

Bene, al consigliere in questione, rispondiamo che può venire in qualsiasi momento a soggiornare o a pernottare nelle nostre abitazioni, per verificare di persona il livello di rumore, di vibrazioni alle abitazioni e di smog con cui conviviamo quotidianamente. Ma non solo. Invitiamo, sempre il consigliere in questione, a provare a camminare con un passeggino o una carrozzina per disabili nel tratto dal ponte a piazza Spalletti per verificare di persona l’ampiezza e la sicurezza del marciapiede, che in alcuni tratti è così stretto che obbliga a scendere sulla strada, con le macchine, i camion o gli autobus che sfrecciano a pochi centimetri.

Passare quotidianamente con l’auto non dà assolutamente la percezione della pericolosità di quel tratto di strada e ci sentiamo fortemente offesi, perché con queste dichiarazioni viene messa in dubbio la nostra parola, la nostra dignità e la nostra credibilità.

Concludiamo con alcune considerazioni che forse sono sfuggite al Sindaco Giglioli.

Negli anni siamo stati testimoni di incidenti, anche gravi, accorsi ai pedoni (l’ultimo è solo di alcuni mesi fa, che ha visto una persona anziana cadere dal marciapiede troppo stretto e rompersi il femore). Abbiamo visto auto picchiare contro le nostre case, scontrarsi contro le spallette del vecchio e del nuovo ponte ed addirittura, fatto di alcuni anni fa, sfondare le protezioni e precipitare nel torrente Egola. Tutto questo a causa dell’alta velocità e della mancanza totale di dissuasori di qualunque tipologia.

Abbiamo chiesto nel corso degli anni interventi semplicissimi, come il rifacimento del manto stradale, che almeno limiterebbe le vibrazioni agli immobili, o della segnaletica orizzontale, che è ad oggi quasi completamente scomparsa, fino ad interventi più risolutivi, come una serie di dossi artificiali o una rotatoria al bivio con via Gramsci o un senso unico o un senso unico alternato.

Certo, qualcosa è sicuramente stato fatto nel tempo, ma allo stato attuale, la criticità sul tratto iniziale di via Diaz rimane e le soluzioni proposte dal PD al consiglio comunale di martedì di un progetto ampio, vago, senza termini di tempo e senza soluzioni immediate, non fa altro che esasperare, per l’ennesima volta, la nostra situazione.

Tantopiù che in diretta streaming, abbiamo sentito il Sindaco Giglioli ed alcuni consiglieri della maggioranza, sminuire e addirittura far passare per infondate ed irreali le nostre richieste di privati cittadini che vorrebbero vivere in una frazione importante come Ponte a Egola in modo più dignitoso.

Confidando in una presa di coscienza reale ed immediata dei problemi di tutta la Tosco Romagnola e soprattutto del tratto in questione, invitiamo ancora e per l’ennesima volta ad intervenire entro tempi stretti e soprattutto ben definiti.

In ultimo, vogliamo ringraziare pubblicamente i capigruppo delle forze di opposizione ed alcuni dei loro consiglieri, che hanno speso parole importanti a favore della mozione ed hanno difeso, durante i loro interventi, in primo luogo, la nostra dignità di cittadini contro il tono assai discutibile usato dal sindaco e dal suo entourage . A loro va tutto il nostro rispetto e la nostra stima.

 

Alcuni residenti e lavoratori del primo tratto di via Armando Diaz (Ponte a Egola – San Miniato)

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