Il grazie della Toscana a Cesira ‘Cesarina’ Tosi, ultima sopravvissuta tra le donne che 71 anni fa sfidarono il presidio militare tedesco ribellandosi all’ordine di evacuazione, dovrebbe essere il grazie di tutta l’Italia.
Il suo gesto, e quello delle altre donne che sfilarono al grido, “Non abbandonare la città”, fu “precursore delle ragioni che hanno portato alla costruzione della nostra Repubblica democratica. Lei e le donne di Carrara hanno scritto la storia. La vita e l’esempio di Cesarina sono una di quelle storie che come Piero Calamandrei ci ha insegnato, sono indispensabili conoscere se si vuole capire veramente dove nasce la nostra Costituzione”.
Lo dichiara il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mazzeo, alla cerimonia di conferimento della Targa del Consiglio regionale nella sala di Rappresentanza del Comune di Carrara.
“Cesira e tutte le donne che si ribellarono non hanno solo creato le condizioni oggettive perché la Resistenza al di qua della linea Gotica potesse avere un supporto umano e logistico nella città di Carrara, evitando lo sfollamento della città, ma mostrarono, con un atto di sfida civile dal profondo significato democratico, che per costruire una vera democrazia, fondata su libertà e giustizia, non si sarebbe potuto fare a meno delle donne. Una lezione che ancora oggi dobbiamo mettere in pratica in maniera effettiva e completa. Perché sia nelle istituzioni, sia nel mondo del lavoro, troppo spesso le donne non sono adeguatamente presenti” continua il presidente consegnando la targa così come annunciato lo scorso 7 luglio.
Emozionato e orgoglioso per il riconoscimento a Cesira, il consigliere toscano Giacomo Bugliani definisce Cesira “una colonna, un presidio di valori, un esempio per tutti noi e per le generazioni che verranno. Fu a partire dal suo coraggio e da quello delle sue compagne che il 7 luglio del 1944 iniziò la ribellione all’ordine di sfollamento della città e delle frazioni impartito da nazisti. Supportarono la Resistenza e contribuirono alla costruzione della nostra Repubblica democratica”. “Oggi il Consiglio regionale affida a Cesarina un simbolo importante, di profonda gratitudine e appartenenza. Dalla lotta di quelle donne è derivata una lezione indelebile di coraggio a difesa di della libertà di questa terra da cui tutti noi non smetteremo mai di imparare e di trasmettere, come patrimonio comune, alle nuove generazioni”.
“Carrara è fiera delle sue donne e di questa pagina della sua storia. Cesarina, Francesca e le altre sono un esempio per tutti noi e spero che le loro gesta possano essere di ispirazioni ai giovani e in particolare alle ragazze di oggi” dichiara il primo cittadino Francesco De Pasquale. “Il nostro Comune, grazie al contributo di Anpi, è da sempre impegnato nel tramandare la memoria di questi eventi. La nostra città è stata letteralmente salvata dalle donne. Erano sole e prive di mezzi, provate da anni di guerra. Molte di loro, come la nostra Cesarina, erano giovanissime. Eppure hanno trovato il coraggio di opporsi allo sgombero ordinato dai nazifascisti, senza timore dei fucili puntati e delle rappresaglie. La rivolta di piazza delle Erbe ha segnato una svolta per la nostra città e direi in generale per la lotta di Resistenza e la Liberazione del nostro Paese” afferma.
Presente alla cerimonia anche il presidente Anpi Carrara, Nando Sanguinetti.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa
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