Covid, l'ospedale Versilia è "free"; dimesso l'ultimo paziente in terapia intensiva a Massa

L'Ospedale Versilia (foto da Facebook)

Doppia festa per dell'Azienda USL Toscana nord ovest, per le notizie arrivate da Lido di Camaiore e Massa.

A partire da oggi, infatti, l'ospedale Versilia è senza ricoverati per Covid. L'ultimo paziente è stato dimesso stamattina.

La notizia conferma l'attuale decremento della pandemia nel territorio della provincia di Lucca e dell'Azienda USL Toscana nord ovest, tanto più che da oggi anche la terapia intensiva dell'ospedale di Massa è senza ricoverati. L'ospedale versiliese può così dare il via alle misure di de-escalation previste: chiusura temporanea del reparto di terapia intensiva Covid per consentire la pulizia e la sanificazione di locali e attrezzature e disattivazione del reparto di degenza ordinaria Covid.
Tuttavia, nel contesto del sistema di rete ospedaliera aziendale, il Versilia resterà sempre pronto a riattivare le proprie bolle Covid nel malaugurato caso in cui i contagi dovessero risalire e si dovesse ripresentare la necessità di accogliere pazienti positivi con percorsi separati.

Il fatto di non avere più ricoverati Covid permetterà all'intero ospedale e in particolare al pronto soccorso, di affrontare l'estate con minore pressione, visto che in questo periodo, con l'arrivo dei turisti e dei villeggianti, la struttura ospedaliera del Versilia è sempre sottoposta ad un maggiore afflusso di pazienti e di richieste di assistenza.

L'ospedale di Lido di Camaiore, nelle precedenti ondate pandemiche, era arrivato ad ospitare contemporaneamente fino a 121 malati Covid il 27 novembre 2020 (durante la seconda ondata) e 118 il 1 aprile 2021 (durante la terza ondata). Con l'ultimo paziente dimesso si volta pagina e l'azienda desidera ringraziare tutto il personale che in questi difficili mesi si è impegnato per far fronte alla pandemia facendo un intenso e proficuo gioco d'equipe.

Inoltre, la situazione continua a migliorare anche all'ospedale di Massa, che da oggi non ha più pazienti ricoverati nella terapia intensiva Covid.

L’ultimo paziente che ancora si trovava nel reparto si è negativizzato ed è stato spostato. Adesso restano ricoverate 5 persone nel reparto di degenze ordinarie Covid, ma il fatto che non vi siano più persone in terapia intensiva conferma l'attuale decremento della pandemia nel territorio della provincia di Massa Carrara e dell'Azienda USL Toscana nord ovest.

A Massa, il picco di ricoveri per Covid era stato raggiunto nella primavera del 2020, esattamente il 23 aprile, durante la prima ondata, quando al Noa si arrivarono ad avere 166 persone positive ricoverate contemporaneamente: 34 in terapia intensiva, 23 in terapia subintensiva e 109 in degenza ordinaria.
Una situazione che non si è ripetuta nelle due successive ondate pandemiche grazie alla riorganizzazione dei ricoveri Covid attuata a livello di rete ospedaliera.

Il personale adesso si sta occupando di curare gli attuali 5 ricoverati positivi, con la speranza che presto anche il Noa, come altri ospedali dell'AUSL Toscana nord ovest, possa annunciare che anche l'ultimo paziente Covid è stato dimesso, come è successo proprio oggi all'ospedale “Versilia” di Lido di Camaiore.

“E' una bella notizia – dice Alberto Baratta, direttore della struttura Anestesia e rianimazione della zona Apuane e Lunigiana - non solo per una ritrovata normalità tanto attesa, ma anche per chi in rianimazione ha prestato il suo servizio con professionalità e impegno. La struttura resterà comunque pronta ad eventuali nuovi ricoveri Covid, nel caso di ripresa, non auspicabile ma possibile, dei contagi".

"Nella rianimazione di Massa – aggiunge Baratta - sono transitati 239 pazienti, tutti assistiti al massimo da medici, infermieri e Oss. In questo momento così liberatorio è a tutti questi operatori sanitari che va il mio ringraziamento".
Il progressivo svuotamento dei reparti Covid, tra l'altro, permetterà al Noa di far fronte con maggior tranquillità alla stagione estiva, che con l'arrivo dei turisti e dei vacanzieri vede aumentare la popolazione presente sul territorio e, inevitabilmente, anche le richieste di assistenza sanitaria e di soccorso.

Fonte: Azienda Usl Toscana Nord Ovest - Ufficio Stampa

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