Covid, Guazzini (CambiaMenti): "Ancora troppi assembramenti a San Miniato"

Anche a San Miniato nell'ultimo sabato di agosto abbiamo avuto 4 casi di positività al tampone, di ritorno da vacanze in Sardegna. Lungo tutto il mese di agosto in Italia i casi di contagio, per fortuna in larghissima misura asintomatici, sono andati crescendo, fino ad attestarsi nell'ultima settimana poco al di sotto dei 1500 al giorno.

Il 14 di Settembre abbiamo la scadenza della riapertura delle scuole, scadenza che non si può assolutamente eludere, pena aggiungere a un'emergenza sanitaria un'emergenza educativa altrettanto grave, e appesantire l'emergenza sociale sovraccaricando gli impegni delle donne e delle famiglie. Ma è chiaro che anche questa scadenza renderà più complesso tenere sotto controllo la diffusione del COVID, come finora in Italia è stato fatto meglio che altrove.

E in un Paese come la Francia, dove si è arrivati a 6-7mila contagi al giorno, pare che si stia per arrivare a un nuovo lockdown.
Se c'è una cosa che, in una situazione come questa, non si può proprio tollerare, è che a San Miniato continuino ad esserci, molte sere, situazioni di assembramento senza rispetto alcuno delle misure di distanziamento e dell'obbligo della mascherina.

Le ordinanze in proposito vanno non solo fatte, ma fatte rispettare, e le si fa rispettare più con una presenza discreta e continua delle forze dell'ordine, che si deve ottenere se necessario anche con misure di coordinamento tra i vari corpi e di riorganizzazione dei turni della polizia municipale, che con le sanzioni, che quando ci vogliono ci vogliono, ma se restano sporadiche non hanno una grande efficacia preventiva.

Noi pensavamo anche prima del COVID, e continuiamo a pensare, che la città di San Miniato abbia bisogno di una rete commerciale più diversificata e più sostenibile, e siamo convinti che il Comune dovrebbe assumere a questo scopo un ruolo di programmazione più attivo. Ma ciò non significa che non riconosciamo il ruolo degli esercizi di ristorazione: siamo ben consapevoli che il buon mangiare, il buon bere e il buon vivere sono punti di forza della nostra città. Proprio per questo ci sembra assolutamente prioritario impedire che questi esercizi siano costretti a chiudere per un secondo lockdown, come si rischia che stia per succedere in Francia, perché questo la nostra economia non potrebbe davvero reggerlo.

Mai come oggi difendere il rispetto delle regole significa anche difendere le prospettive dell'economia. . Se perfino Goldman Sachs stima che un incremento del 15% della popolazione che utilizza le mascherine ridurrebbe la crescita dei casi su base giornaliera di circa un punto percentuale e avrebbe effetti positivi sul PIL, che difendere il rispetto delle regole significa anche difendere le prospettive dell'economia è una cosa a cui si deve proprio credere.

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