Sinistra Italiana appoggia Fattori, tra i candidati l'ex sindaco Adriano Chini

Sinistra Italiana Toscana alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020 sostiene la lista Toscana a Sinistra con Tommaso Fattori candidato presidente della Regione Toscana, unica vera alternativa per questa regione. Per questo, tante compagne e compagni hanno scelto di mettersi in gioco in ogni collegio.

La Toscana ha bisogno di un governo regionale che ponga al centro il lavoro, la necessità e l'urgenza di parlare ai lavoratori, ai precari, a chi ha perso il lavoro, a chi deve cercare lavoro, che faccia investimenti pubblici su sanità, trasporti, tutela del territorio, per chiudere gli anni dei tagli alla sanità, ai servizi pubblici essenziali a partire dai trasporti, alle esternalizzazioni, al ricorso al precariato (ricordiamo ancora le parole del presidente Rossi che disse di essere orgoglioso che la Regione Toscana fosse la prima ad applicare il Jobs Act). È necessario ripubliccizare il servizio idrico e rispettare la volontà popolare del referendum del 2011 così come impedire la costruzione del nuovo aeroporto di Peretola, la costruzione di un'autostrada tirrenica e la bio raffineria di Livorno. Il diritto all’abitare è da conquistare con investimenti pubblici appropriati, con provvedimenti e norme, ad oggi assenti, che consentano di liberare all’uso a chi ha bisogno dei migliaia di appartamenti costruiti ed invenduti, presenti in Toscana.

La cultura deve essere fruibile a tutti perché non possiamo accettare che una Regione così ricca di opportunità da cogliere sia riservata a pochi eletti, bensì con una gestione attivata con trasparenza, anche nei rapporti con enti e o fondazioni private, così come nella fruizione che deve essere resa possibile con investimenti strutturali, personale formato e competente per rendere il nostro patrimonio culturale disponibile per tutti attraverso una programmazione di eventi regionalmente distribuiti e concertati, quanto più possibile a prezzi accessibili per tutti.

Vogliamo che la formazione e l'istruzione siano disponibili e gratuite da 0 anni. A partire da servizi all'infanzia diffusi 0-6, una scuola con obbligo a 18 anni, il diritto all'istruzione universitaria gratuito, l'ampliamento consistente dei fondi per la DSU, la diminuzione del numero di alunni per classe e organici certi, l'assunzione da parte della Regione dell'onere dell'istruzione superiore abbandonata dopo la sbagliata abolizione delle province, un forte impegno per contrastare la dispersione scolastica e le diseguaglianze nell'apprendimento, come la pandemia ha evidenziato, creare opportunità per chi abbandona i percorsi di istruzione e investire nella formazione permanente degli adulti a rete del sistema dei Cpa, oggi non frequentati solo da adulti ma da tutti i minorenni che le scuole non sono in grado di accogliere.

Non bastano la paura della destra e il richiamo del voto utile, per costruire coalizioni, non basta più. O si fanno scelte concrete nei contenuti, popolari e dirette a tutelare tutte le classi sociali, oppure la rabbia sociale, dei prossimi mesi, indistintamente troverà̀ spazio e ascolto solo a destra.

La nostra proposta di trovare una candidatura in grado di unire la sinistra e i 5stelle è arrivata in ritardo ma aveva lo scopo di ricostruire una vera alternativa su basi diverse perché́ se i toscani sono scontenti, se c'è il rischio che la Lega vinca le elezioni, vuol dire che non sono contenti di chi ha governato fino ad ora. Invece, con l'arroganza e la certezza di avere da sempre i voti garantiti grazie all'eredità storica del Pci, il Pd ha scelto di candidare Giani, esattamente l'opposto di cosa sarebbe stato necessario.

La candidatura di Eugenio Giani è in continuità con il passato, una candidatura che non sa cogliere le sfide nuove che la società sarà chiamata a vivere, una candidatura nata e decisa nei caminetti della politica senza un rapporto con le persone, il territorio e la comunità toscana.

La candidatura di Susanna Ceccardi è l’espressione di una destra attenta solo a parole ai bisogni popolari, ma in concreto attiva a contrapporre i lavoratori agli emarginati, agli immigrati, a chi è più povero. Pronti ad agitare lo scontro sociale a meri fini elettorali. Una candidatura portatrice di un modello che, come dimostra la tragedia lombarda, è ancor più spostato verso l’ingiustizia e la diseguaglianza. Una candidatura che farà leva solo sulle paure generate dalla povertà che dilaga senza però offrire una soluzione al profondo disagio: si cerca un nemico da incolpare e inevitabilmente paga chi è più debole ed esposto.

La sinistra in Toscana merita di essere rappresentata in Consiglio Regionale ma soprattutto ha le capacità per governare con l’ambizione di poter cambiare il modello esistente. I nostri candidati presenti nella lista di fattori saranno anche impegnati nella campagna referendaria per il No al taglio del Parlamento e della democrazia.

I candidati

Serena Jaff, collegio Firenze 1
Architetta, nata a Firenze dove vive e lavora, è iscritta a Sinistra Italiana per cui è stata consigliera di circoscrizione. Ha perfezionato gli studi negli Stati Uniti e in Spagna, ha lavorato a Londra presso lo studio David Chipperfield-UK, partecipando a progetti anche esposti alle Biennali di Venezia del 2002 e 2004. Dal 2003 lavora come libera professionista nel suo studio di Ingegneria e Architettura in particolare nel settore del restauro e della ristrutturazione. Dal 2015 lavora anche come guida turistica professionale collaborando con associazioni culturali per la creazione di percorsi ed iniziative sulla storia locale.

Marcello Gostinelli, collegio Firenze 1
Nato nel 1962 a San Giovanni Valdarno adesso vive a Figline Valdarno dove lavora come operaio alla Bekaert (ex Pirelli). E' sposato con Sandra “da sempre” e soprattutto è babbo orgoglioso di Gemma, una giovane e forte donna che lo sostiene e lo sprona in tutte le sue battaglie. È un appassionato di calcio e da giovane ha giocato a calcio nelle squadre giovanili della Fiorentina fino all’ingresso nel mondo del lavoro. Nel 1984 è entrato alla Pirelli, e nello stesso anno si iscrive al PCI, unico partito a cui si è iscritto, e alla FIOM CGIL, per la quale è stato eletto rappresentante sindacale grazie al sostegno generoso dei suoi compagni di lavoro, la prima volta nel 1986 e poi con alcune interruzioni anche negli anni successivi per vari periodi. Il 22 giugno 2018 è stato licenziato insieme ai suoi colleghi a seguito della decisione della multinazionale belga Bekaert di delocalizzare in Romania. È andato in cassa integrazione a partire dal gennaio 2019. Assieme ad altri compagni di lavoro ha contribuito a costruire la Cooperativa Steelcoop Valdarno, con l’obiettivo di poter far ripartire la fabbrica con tutti i lavoratori ancora in forze. Ha vari hobbies ai quali si dedica nel tempo libero; quello che ha da sempre è la musica alternativa e conduce un programma su radio web e FM dedicato a questo genere musicale. Adora inoltre fare lunghe camminate, ha una passione per gli animali domestici e fa parte della sua famiglia un border collie di nome Kobe.

Lorena Passerotti, collegio Firenze 4.
Nata a Firenze nel 1963. Residente nella Piana, prima a Sesto Fiorentino e poi a Calenzano. Impegnata in varie associazioni sui fronti della scuola, solidarietà e territorio. Negli ultimi anni ha partecipato attivamente alle lotte contro il progetto del nuovo aeroporto di Firenze insieme agli attivisti del presidio No aereo No inc e agli attivisti di Alterpiana. A Calenzano con il gruppo di Ortocollettivo sta collaborando al recupero dell'oliveta di San Donato in un progetto in collaborazione con alcuni migranti del Cas di Calenzano. È iscritta a Sinistra italiana.

Adriano Chini, collegio Firenze 4
Nasce il 7 Aprile 1950 nella frazione di Pesciola, Popolo di Vespignano, nella campagna di Vicchio e a due anni con la sua famiglia si trasferisce a Campi Bisenzio. Fortemente legato al Mugello, ma di fatto, campigiano da sempre.
Inizia giovanissimo ad occuparsi di politica, si iscrive alla FGCI nel 1968 e aderisce per un breve periodo ai movimenti extraparlamentari, per poi iscriversi nel 1972 al PCI. Viene eletto segretario della Sezione Lanciotto Ballerini nel 1976 e segretario comunale nel 1979. La passione per la politica la eredita dal padre Mario che per molti anni fu responsabile sindacale nella Federterra, che gli trasmette il rispetto verso gli ultimi e l’impegno per il loro riscatto. Le sue vicende politiche sono strettamente legate al comune di Campi Bisenzio: dopo nove anni vissuti da segretario, diventa sindaco nel 1990. Rimane primo cittadino per tre legislature consecutive, fino al 2004. Alle consultazioni elettorali del 2005 fu eletto consigliere regionale nella circoscrizione di Firenze nella lista Uniti nell’Ulivo. Nella seduta del 24 luglio 2007 l’Aula prese atto delle sue dimissioni da consigliere regionale (perdendo così il vitalizio) su richiesta del suo partito per tornare a Campi dopo la grave crisi politico-giudiziaria che si era abbattuta sul comune. Sostenitore da sempre dell’abolizione dei vitalizi e del ridimensionamento delle indennità delle cariche pubbliche, perché fortemente convinto che la politica non può essere il mezzo per l’arricchimento lecito né tantomeno illecito. Membro del Direttivo della Fondazione Antonino Caponnetto, riesce a portare i vertici della legalità a Campi presso la Limonaia di Villa Montalvo intitolata al giudice padre del pool antimafia a partire dal 2000 e cosi ogni anno fino a che rimane sindaco.

Barbara Capanni, collegio firenze 2
Candidata indipendente, 50 anni, lavoratrice e madre di 4 figli. Pensa al loro futuro e al futuro di tutte le nuove generazioni, fortemente condizionato dalle scelte politiche. Nella sua vita professionale ha operato in due grandi aree: la solidarietà e l’educazione. Per vari anni ha collaborato con l’ANPAS per progetti di solidarietà internazionale e dal 2000 lavora come insegnante ricoprendo anche incarichi legati all’accoglienza e l’inclusione degli alunni stranieri. Ha svolto il suo lavoro di insegnante cercando di andare oltre le ore di lavoro da contratto e di contribuire a 360 gradi alla costruzione di una scuola più rispondente ai bisogni di tutte e tutti e più in grado di formare i futuri cittadini. Da tanti anni ha sotto gli occhi le necessità di chi è in una condizione di bisogno temporanea, condizione che, senza le giuste azioni e decisioni, può diventare permanente.

Paola Della Santina collegio Grosseto
Insegnante alle superiori (specializzata sul sostegno), Istituto Professionale, attualmente al Liceo di Orbetello, 59 anni. Originaria di Orbetello. Coinvolta in progetti FSE e sperimentazioni della Regione Toscana nei professionali, formatrice a livello regionale per Unioncamere Toscana. Da sempre nella FLCGIL, con lunga esperienza di RSU. Iscritta a Sinistra Italiana, membro del Coordinamento regionale e Responsabile scuola per la Toscana.

Flavio Barile, collegio di Grosseto
Capalbiese, 41 anni. Di professione vignaiolo, gestisce una piccola azienda agricola Bio passata di successione da generazioni insieme al fratello. Negli anni '90 fa parte del direttivo del circolo di Rifondazione comunista di Capalbio, successivamente l'impegno civile nelle associazioni dilettantistiche locali e la collaborazione con associazioni di volontariato. Da sempre impegnato nella battaglia contro l'autostrada tirrenica, nel 2017 entra in Sinistra Italiana. La volontà di mettersi al servizio degli elettori nasce dal desiderio di far uscire la provincia di Grosseto dalla marginalità a cui da anni è condannata, valorizzando l'eccezionale patrimonio ambientale e culturale che ci contraddistingue.

Mauro Stampacchia collegio di Pisa
Già ricercatore e docente di Storia contemporanea e del Movimento Operaio a Scienze Politiche a Pisa, ora è Senior Fellow presso il Centro Interdipartimentale di Scienze della Pace. Attivo nella sinistra, dai movimenti studenteschi, poi in Democrazia Proletaria, e da Sinistra Ecologia e Libertà a Sinistra Italiana, di cui ora è coordinatore. Attivo nei comitati di quartiere e nel comitato dei Passi, è stato nel Consiglio Territoriale di Partecipazione Pisa Nord, prima che la nuova amministrazione leghista abolisse tutti i CTP.

Roberto Fondelli, collegio di Siena
Nato a Montalcino il 6 gennaio 1956. Da giovane interrompe l'Università per svolgere attività di funzionario del PCI. Nel 1991 è tra i fondatori di Rifondazione Comunista. Negli anni 90 è stato uno dei principali promotori del turismo verde toscano nel mondo. Dal 2005 ad oggi si alterna in attività di lavoratore dipendente nei settori della distribuzione e gestione magazzino. Attualmente iscritto a Sinistra Italiana.

Andrea Rubegni, collegio di Arezzo
Nato a Torrita di Siena (SI) e residente da 18 anni a Cortona (AR); tecnico di cantieri edili da 30 anni. Sostenitore di Save the Children, Emergency, Libera, Legambiente ed Anpi, perché racchiudono in sé i valori della sinistra: stare sempre dalla parte degli ultimi; ripudia senza se e senza ma la guerra e le armi; lotta alle mafie, corruzioni, sopraffazione di ogni genere; difesa dell'ambiente, essere antifascista. È iscritto a Sinistra italiana.

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