Moschea, Nardini (Pd): "Pisa bandierina-feticcio della Lega nel proprio Risiko dell'odio"

Alessandra Nardini

"La vicenda della moschea rende chiaro il quadro della destra: Salvini si sente il vero dominus di Pisa, la Ceccardi interpreta il ruolo del suo scomposto megafono e Conti viene considerato solo un esecutore che deve obbedire. Ecco perché, dopo che il Sindaco ha aperto a un confronto con la Comunità islamica, Salvini lo ha prontamente bacchettato, garantendo che, al di là delle sentenze, la moschea non si farà e gli impegni elettorali saranno rispettati e svelando così che la vicenda ha poco di pisano: la città è diventata il campo di scorribanda per gli atti dimostrativi cattivisti della Lega nazionale.

Sarà interessante vedere se Conti avrà un sussulto di dignità di ruolo, come mi auguro, o farà marcia indietro. Che dire poi delle iniezioni d'odio che arrivano puntualmente da Ceccardi, pronta addirittura a incatenarsi affinché a una comunità del nostro territorio sia rigorosamente negato il diritto di culto, orgogliosa sostenitrice di un'operazione anticostituzionale nonostante il suo ruolo da Europarlamentare?

La verità è che hanno raccontato un sacco di bugie, mettendo in campo un pasticcio da incompetenti da cui non sanno come uscire e vincolando la moschea e lo stadio hanno compromesso anche quest'ultimo e la riqualificazione del quartiere di Porta a Lucca.
Pisa è una grande città, ha una storia plurisecolare di modernità e di apertura e merita decisamente di meglio rispetto a una classe dirigente sciatta, livorosa, che la riduce a una bandierina-feticcio nel proprio Risiko dell'odio".

 

Alessandra Nardini, consigliera regionale Pd

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