Vivibilità nel Centro Storico e Centro Medico di Ponte a Egola: le mozioni delle opposizioni

Riceviamo e pubblichiamo il testo delle due mozioni sottoscritte dai gruppi di opposizione che saranno discusse al prossimo Consiglio Comunale di San Miniato del 12 marzo e che riguardano due argomenti di politica locale all'attenzione della cittadinanza, in particolare la vivibilità nel Centro Storico e il Centro Medico di Ponte a Egola.

VIVIBILITA' CENTRO STORICO

IL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN MINIATO
CONSIDERATO
Che nel Centro Storico del nostro Comune esistono, e ne siamo contenti, numerose attività commerciali prevalentemente legate al settore della ristorazione e della somministrazione di cibo e bevande che rappresentano, almeno in alcuni casi, delle vere e proprie eccellenze del nostro territorio e che come tali devono essere tutelate;
–Che tali attività commerciali richiamano un gran numero di clienti di diversa età, spesso giovani e giovanissimi, elemento questo che qualifica il Centro Storico e che ne aumenta l'interesse;
–Che, premesso quanto scritto nei punti precedenti, è fondamentale far fronte in tutto il Centro Storico a comportamenti che contrastano con i diritti e le prerogative della residenza;
RITENUTO
–Che la “vitalità” che contraddistingue solo alcune delle vie e delle piazze principali del Centro Storico, soprattutto nei week end e durante il periodo estivo, sia tollerabile entro certilimiti e fintanto che non contrasta con il “quieto vivere” di coloro che in suddette zone hanno la loro abitazione e/o si trovano semplicemente a transitare a piedi o in macchina;
–Che suddetta “vitalità”, allorquando va oltre un certo livello di tollerabilità, contrasta altresì con quanto stabilito nel Regolamento di Polizia Municipale, agli articoli 35 – 37 – 38, ai sensi dei quali è obbligo per i titolari di servizi pubblici impedire l'uscita dal proprio locale di bottiglie, bicchieri, oggetti di vetro o plastica (ART 35) ; è vietata la consumazione di bevande alcoliche al di fuori dei locali e delle loro pertinenze (ART. 37) ; sono vietati le grida e gli schiamazzi, specialmente se di persone riunite in gruppi o comitive" e che "qualora gli schiamazzi siano imputabili ad avventori in entrata e uscita da pubblico esercizio in orario serale/notturno, il reiterato accertamento della violazione (...) comporta il provvedimento di anticipazione dell'orario di chiusura del pubblico esercizio coinvolto, inderoga delle disposizioni generali (ART. 38) .
CONSIDERANDO FONDAMENTALE
–Dare un seguito alle numerose segnalazioni e rimostranze fatte dai cittadini residenti nelle vie interessate dal problema della vivibilità in alcune ore del giorno ed in determinati periodi dell'anno, giacchè l'interesse del cittadino dovrebbe essere messo sempre avanti a qualsivoglia altro interesse;
–Che le promesse fatte da parte della passata e della presente Amministrazione non sono statemantenute e che le misure messe in atto per contrastare il problema si sono dimostrati in realtà semplici palliativi, senza dare la dimostrazione di una volontà ferma e decisa di risolvere veramente il problema.
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
a) A prendere provvedimenti capaci di garantire un'adeguata presenza dei vigili urbani nel Centro Storico in orario serale e notturno, in modo da dare pronta applicazione alle disposizioni sopra citate (Articoli 35-37-38) del Codice di Polizia Municipale.
b) Ad assumere iniziative tese a conciliare i diritti inalienabili dei residenti al riposo notturno, alla tranquillità, al rispetto del decoro con le esigenze di giovani e turisti, quali la presenza di luoghi deputati per attività culturali e spettacolari, la presenza di bagni pubblici adeguatamente segnalati e puliti, la presenza di contenitori per i rifiuti e mozziconi di sigarette.
c) Ad attivarsi, attraverso strumenti urbanistici e atti di programmazione della rete commerciale, per incentivare la diversificazione delle presenze commerciali nel Centro Storico di San Miniato, dove si è assistito, negli ultimi anni, ad un incremento esponenziale degli esercizi di ristorazione e di somministrazione a fronte di una pressoché totale scomparsa di tutte le presenze commerciali ed artigianali di tipo diverso ma che rappresenterebbero un importante risorsa per la collettività

 

CENTRO MEDICO A PONTE A EGOLA

IL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN MINIATO

CONSIDERATO CHE

-che, mentre la realizzazione effettiva della Casa della Salute di Ponte a Egola è prevedibile entro l'arco di alcuni anni, rischia di venir meno, nel 2020 l'attività del Centro Medico ubicato in via Giordano Bruno a Ponte a Egola, perché non è garantita la disponibilità da parte dei medici di famiglia che sostituiranno quelli di cui è previsto il pensionamento ad usufruire di questa struttura;

-che il Centro Medico ha funzionato sin dal 1998, fornendo, oltre alla normale attività ambulatoriale, un servizio di prenotazioni e alcune prestazioni specialistiche e infermieristiche, e venendo così a costituire un importante punto di riferimento per la cittadinanza e ad assumere una rilevanza pubblica, nonostante la sua natura privata;

-che sono state raccolte oltre 1700 firme sotto una petizione popolare che chiede al Comune di San Miniato di “mettere in atto ogni opportuna iniziativa e facilitazione per evitare la cessazione delle attività del Centro Medico di Ponte a Egola, in considerazione del fortissimo carattere di interesse pubblico e sociale che questa struttura riveste, al di là della sua natura privata”;

-che il Consiglio Comunale di San Miniato ha già discusso dell'argomento, sia pure sulla base di una mozione presentata da un gruppo di opposizione e respinta dalla maggioranza; che al di là dell'appartenenza a singole forze politiche consiglieri comunali e gruppi consiliari si sono impegnati a sostegno di queste rivendicazioni e hanno avuto incontri con il personale del Centro Medico, con i cittadini e con il Sindaco;

-che sul tema si sono pronunciate anche le Consulte territoriali di Ponte a Egola e Stibbio, di Cigoli, La Catena e Molino d'Egola e di San Donato;

-che l’eventuale chiusura del Centro Medico di Ponte a Egola provocherebbe disagi anche negli altri presidi sanitari ed ambulatori del territorio, poiché aumenterebbe in modo consistente il numero dei pazienti, creando momenti di lunghe attese;

RITENUTO CHE

-la frazione di Ponte a Egola, che ha circa 7mila abitanti e rappresenta un polo di riferimento per una vasta area del Comune, subirebbe un danno grave da una cessazione del funzionamento del Centro Medico che avvenisse prima dell'apertura della Casa della Salute;

-la situazione presenta caratteri di specificità e di eccezionalità tali da non costituire un precedente nell'individuazione delle strade attraverso cui il Comune deve comunque intervenire in ogni situazione per garantire in tutte le parti del territorio la fruizione del diritto alla salute;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

-a utilizzare ogni forma di incentivazione e facilitazione possibile per favorire l'adesione al Centro Medico dei medici di famiglia che sostituiranno i pensionandi;

-a prendere in seria considerazione, nel caso in cui questa strada non si rivelasse sufficiente, sulla base di un'attenta rilevazione del bilancio del Centro e dei suoi costi, lo strumento della convenzione, in prima persona come Comune o attraverso la Società della Salute, a tempo determinato ( fino all'apertura della Casa della Salute) e anche eventualmente in forma sperimentale per un anno, accettando il principio della compartecipazione ai costi, in considerazione della eccezionalità della situazione e della rilevanza degli interessi pubblici coinvolti.

 

Il Gruppo Consiliare CambiaMenti

Manola Guazzini

Matteo Squicciarini

Il Gruppo Consiliare Lega per Salvini

Roberto Ferraro

Beatrice Calvetti

Gregorini Federico

Il Gruppo Consiliare Forza Italia

Michele Altin

Fonte: Ufficio Stampa

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