Una vita per le due ruote, Marco Agostini si racconta in radio

Marco Agostini
Marco Agostini

Ospite a Radio Lady Marco Agostini, titolare di Agorace, officina per la riparazione di moto a Empoli, nella zona di Terrafino. Originario di Lastra a Signa, Agostini da decenni lavora nel settore corse a due ruote. Prima di dedicarsi al progetto Agorace, Agostini ha partecipato come tecnico per 17 anni di Motomondiale, girando il mondo e seguendo svariate categorie. Ad oggi, si occupa della preparazione delle moto e dell’assistenza in pista, seguendo tanti ragazzi, a partire dai più piccoli che hanno circa 10 anni. Tra coloro che hanno avuto più successo, troviamo Jonas Folger e Lorenzo Dalla Porta, il campione di Moto3 originario di Montemurlo.

Quando e perché hai scelto di fare il tecnico?

Tornando dal servizio di leva mi sono reso conto che era ormai tardi per fare il pilota e ho deciso quindi di diventare un buon tecnico. E’ stata una strada lunga e difficile, ma grazie anche all’aiuto dei miei genitori, sono molto soddisfatto del percorso intrapreso. Adesso ho un team di collaboratori molto validi con me ad Agorace.

Quali sono i tuoi ricordi più belli legati al motomondiale?

Ho molti bei ricordi, ad esempio quando ho vinto le gare con Folger, ma non solo. E’ stato molto soddisfacente anche quando nel 2015 ho raggiunto la pole position in Qatar con Alexis Masbou, vincendo la domenica. 

Ormai sono anni che lavori all’interno di questo ambiente, cos’è cambiato nel tempo?

Prima di tutto, nel tempo è cambiato l’approccio ed è quindi necessario restare costantemente aggiornati, applicarsi e studiare. Sono cambiati anche i modi di preparazione dei ragazzi, poiché ad oggi vengono preparati anche con la palestra e l’alimentazione. Io sono sicuro che tutto ciò serve, ma la prima cosa che non deve mancare è comunque il talento e il supporto dei genitori.

Quali sono le piste in cui un ragazzo può correre oggi?

I più piccoli possono correre a SestoPista, la pista per minimoto di Sesto Fiorentino. Per i più grandi ce ne sono invece altre, tra cui quella del Mugello,quella di Franciacorta, quella a Cremona oppure l’autodromo Magione, in Umbria. Ad oggi sembra esserci anche un progetto per far nascere una pista a Pontedera,il che sarebbe uno sbocco importante per la Toscana, in cui purtroppo gli spazi sono molto limitati.

Per appassionare i giovani ad avvicinarsi alla corsa ma anche a figure di tecnico come te, cosa consiglieresti?

Prima di tutto ci vuole molta passione. Consiglio ai ragazzi di fare esperienze all’interno dei campi gara, farsi notare, far vedere che hanno voglia di lavorare. Consiglio anche dei corsi, ce ne sono molti in giro per l’Italia, ma la miglior cosa è sempre quella di andare in un team e imparare sul posto.

Quali sono i tuoi prossimi impegni?

Adesso sto costruendo una Pre Moto3 e a fine anno dovremmo andare a correre in Spagna. Nel frattempo stiamo anche lavorando su alcuni progetti per il Campionato Italiano.

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