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"Il mio Gesù" di Beppe Dati torna in Cattedrale a San Miniato

(foto gonews.it)

In occasione della Pasqua 2025 torna in cattedrale a San Miniato lo spettacolo «Il mio Gesù», un’opera di Beppe Dati, che sarà rappresentata martedì 15 aprile alle 21,15. L’iniziativa è della Fondazione Istituto del Dramma Popolare, guidata da Marzio Gabbanini. «Sono lieto che proprio nella Settimana Santa, si possa realizzare questo spettacolo che è anche una grande preghiera – dice il vescovo Giovanni Paccosi –. Avendo avuto la possibilità di ascoltare le canzoni che lo compongono, ne sono rimasto commosso e ho dato immediatamente il mio assenso; e anzi mi sono fatto, insieme a Stella Maris e al Dramma Popolare, promotore di questo evento che può davvero aiutare ad entrare profondamente nello spirito della Settimana Santa».

L’evento, come tutte le iniziative del Dramma, ha il sostegno della Fondazione Crsm: «È un’opera musicale che unisce arte, spiritualità e cultura – dice il presidente Giovanni Urti – e rappresenta un’opportunità per la comunità di vivere un’esperienza significativa, ripercorrendo la vita di Gesù attraverso il racconto, in prima persona, di chi lo ha incontrato».

«Con grande emozione riproponiamo lo spettacolo di Beppe Dati, che ha già riscosso grande successo in passato – aggiunge il presidente Gabbanini –. Il Dramma Popolare è infatti un teatro dello spirito, un teatro che non impone risposte ma stimola la coscienza dell’uomo di ogni tempo a interrogarsi sui grandi temi dell’esistenza». Soddisfazione è epressa da Giuliano Maffei che guida la Stella Maris: «Finalmente, trascorsi poco più di dieci anni, “Il mio Gesù”, questa straordinaria opera musicale, nata dall’incontro dell’autore con la realtà di scienza e di amore di Stella Maris, ritorna in Cattedrale».

Beppe Dati è uno dei più prolifici autori della musica italiana (ricordiamo Pausini, Masini, Vallesi, Mia Martini, Guccini, e tanti altri): «Sono molto contento di ritornare nella bella Cattedrale di San Miniato dove tutto è iniziato poco – dice –. Sono felice di poter rivivere quel momento, in questo Giubileo di Speranza, insieme a degli ottimi artisti, dinanzi al nuovo vescovo che non l’ha ancora vista, ma a cui è già piaciuta la mia “Via Crucis” che rappresentammo lo scorso anno, tanto da definirla un momento di poesia, e di preghiera».

Fonte: Ufficio Stampa

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