Beko, accordo raggiunto: ridotti gli esuberi e reindustrializzazione per lo stabilimento di Siena

(foto di archivio)
Raggiunto un accordo per Beko: concluso il negoziato tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le aziende e i sindacati sulla situazione della multinazionale, parte del gruppo Arcelik.
L'accordo prevede una riduzione del numero di esuberi e l'azienda ha previsto un piano di ammortizzatori sociali e incentivi per chi deciderà di lasciare.
Inoltre, Beko ha garantito di non chiudere stabilimenti in Italia, tranne quello di Siena, e ha promesso investimenti nei prossimi anni. Per lo stabilimento di Siena è previsto un piano di reindustrializzazione, con il supporto di Invitalia.
L'intesa annunciata mercoledì 9 aprile, deve ora essere approvata dai lavoratori negli stabilimenti. La firma definitiva è fissata per il 14 aprile, alla presenza del ministro Adolfo Urso.
Per i lavoratori in eccesso, sono previsti ammortizzatori sociali e politiche per il ricollocamento. L'azienda ha anche promesso di riassorbire parte degli esuberi, anche attraverso l'uso del part-time. I licenziamenti avverranno seguendo un piano di incentivi che arriva fino a 85.000 euro.
Il gruppo Arcelik investirà 300 milioni di euro in Italia entro il 2027 e ha confermato che lo stabilimento di Comunanza, nelle Marche, rimarrà aperto. Lo stabilimento di Siena, che impiegava circa 300 persone, invece, chiuderà, ma il sito sarà acquistato dal Comune e da Invitalia per essere riqualificato.