In piazza per la Palestina, aderisce anche l'ARCI Empolese Valdelsa

(foto gonews.it)
Dopo nemmeno due mesi dall’inizio della tregua a Gaza, Israele ha ripreso i bombardamenti e i massacri nella striscia. In pochi giorni altre migliaia di vittime civili, ospedali attaccati, campi profughi distrutti. Il genocidio continua e il mondo rimane a guardare, compresa quell’Unione Europea tanto attenta ai valori di libertà, pace e giustizia.
Solo negli ultimi due giorni sono stati uccisi due giornalisti, è stata bombardata la sede della Croce Rossa Internazionale e sono stati presi di mira uffici Onu dislocati nella Striscia di Gaza. Proprio mentre in Cisgiordania il regista Hamdan Ballal del film premio Oscar “No Other Land” veniva linciato dai coloni e successivamente arrestato dall’esercito israeliano. Le vittime dirette degli attacchi ha superato quota 50mila (anche se sappiamo bene come queste stime siano nettamente al ribasso) e proprio ieri il direttore generale del ministero della Sanità di Gaza, dottor Munir Al-Bursh, ha dichiarato che dal 7 ottobre 2023 il 7% della popolazione gazawi è stata uccisa o ferita.
Intanto l’impunità di cui gode Israele si è mostrata nuovamente anche nei Paesi vicini, con il Libano e la Siria che sono stati presi di mira dai bombardamenti.
Il piano di spostamento forzato e pulizia etnica contro la popolazione palestinese è sotto gli occhi di tutti. Proprio ieri il Financial Times pubblicava il piano di occupazione della Striscia da parte dell’esercito israeliano: in sostanza l’esercito sta pianificando di riconquistare Gaza per sconfiggere Hamas e occupare a lungo il territorio. Il progetto, avanzato dal capo di Stato maggiore dell’esercito, è in attesa di essere approvato e potrebbe portare ad un’invasione di massa della Striscia con il confinamento dell’intera popolazione palestinese lungo una piccola area costiera.
Di fronte a tutto ciò è più che mai necessario tornare a far sentire la nostra voce nelle strade e nelle piazze. Per questo parteciperemo, assieme a molte altre realtà sociali e politiche del territorio, alla manifestazione lanciata da Empoli Per la Pace per giovedì 27 marzo alle 18.30 da piazza della Vittoria.
Quello che chiediamo è il cessate il fuoco immediato e permanente, il ripristino degli aiuti alla popolazione di Gaza, sanzioni economiche contro Israele, la sospensione dell’accordo di partenariato Ue/Israele, il blocco reale di tutte le commesse di armamenti, il riconoscimento da parte dell’Italia e della Ue dello Stato di Palestina.
Fonte: Arci Empolese Valdelsa