gonews.it

Al Cheli di San Miniato la mostra 'Nexus'

Con grande successo è stata inaugurata presso il Circolo Angiolo Cheli la mostra Nexus. Di fiori e altre storie dell’artista Antonio Barbieri, curata da Sabrina Drigo in collaborazione con Sandro Saccuti dell'Associazione Architettura e Territorio "Lanfranco Benvenuti".

La mostra sarà visitabile fino al 13 aprile nei seguenti orari:

· Sabato: 17:00 - 19:00

· Domenica: 11:00 - 13:00 e 17:00 - 19:00 · Su appuntamento: info@circolocheli.it

Un viaggio tra confini e trasformazioni

L’esposizione Nexus. Di fiori e altre storie esplora il concetto di confine non come limite, ma come spazio dinamico di interazione e di trasformazione. Le opere di Barbieri si muovono tra realtà e immaginazione, mescolando elementi naturali, tecniche artistiche tradizionali e innovazione tecnologica per dar vita a un linguaggio visivo sospeso tra realtà e alterità. Una prospettiva fluida in cui, il diverso e il nuovo, si insinuano nelle crepe del reale, aprendo varchi su mondi possibili e offrendo inedite prospettive da esplorare. Attraverso la fusione di discipline diverse, l’artista interroga la forma nel suo divenire, invitando il pubblico a considerare la complessità dell’universo e sulla vita come un continuo processo di metamorfosi.

Le opere in mostra

Tra le opere esposte, troviamo le sculture della serie Chimere (2020-2021), che riflettono sui processi ambientali che generano e modellano la forma. Attraverso la fotogrammetria, Barbieri cattura elementi naturali e li trasforma in strutture ibride mediante scanner e stampanti 3D. Il risultato sono creature enigmatiche che assumono la funzione di maschere, ispirate al fenomeno del mimetismo. Come Sepia pharaonis, ispirata alla seppia, o Acherontia atropos, che ricorda una falena dalle ali e antenne ben definite. La scultura Chrysolina, con la sua complessa struttura e la ricchezza cromatica, evoca una colonna barocca celebrando l’adattabilità della natura.

In dialogo con queste forme organiche, una grande struttura geometrica in ferro al centro dello spazio espositivo enfatizza per contrasto la tensione tra biomorfismo e astrazione, tra naturale e artificiale.

Oltre alle sculture, una parete dell’area espositiva è interessata da alcuni disegni stampati su carta, derivati dalla scansione di pelli e parti animali, con configurazioni formali più simili a pattern geometrici che a strutture organiche.

Antonio Barbieri, artista interdisciplinare, utilizza la tecnologia non solo come strumento, ma come ambiente in cui l’opera prende vita. I soggetti che ne derivano spaziano dalla reinterpretazione della figura umana, indagata nelle sue connessioni con una società sempre più mediata dal digitale, allo studio tassonomico del regno vegetale e animale, rielaborato grazie alla modellazione tridimensionale. Nei suoi lavori più recenti, realizzati a partire da dataset ambientali, l’informazione si trasforma in immagine, materia e forma, segnando una nuova fase della sua ricerca.

Le opere di Barbieri rappresentano al tempo stesso il nuovo e il conosciuto: da un lato evocano strutture biologiche, elementi naturali e sociali; dall’altro, attraverso l’atto di scomporre, stratificare e manipolare le forme con l’uso di strumenti tecnologici, l’artista ci invita a spingere lo sguardo oltre, aprendo scenari sospesi tra utopia e distopia.

L’interazione tra organico e sintetico, naturale e artificiale, diventa così metafora della condizione contemporanea, in cui la realtà, pur dentro alle contraddizioni, è in continuo mutamento e si ridefinisce costantemente, tra memoria e possibilità di evoluzione.

Il Circolo Angiolo Cheli, attivo dal 1893 a San Miniato, è da oltre un secolo luogo d’incontro, di condivisione e punto di riferimento culturale e artistico per la comunità. Nel 2022, con la nascita della nuova associazione, ha ampliato le sue attività, rafforzando il suo ruolo di promotore culturale.

In questa prospettiva di crescita e rinnovamento, nasce la mostra Nexus. Di fiori e altre storie, che unisce tradizione e contemporaneità, inaugurando una serie di eventi dedicati all’arte contemporanea.

Il Circolo si conferma così uno spazio dinamico e inclusivo, capace di intrecciare passato e presente, offrendo al pubblico nuove prospettive e stimolando il dialogo su linguaggi artistici in continua evoluzione.

Fonte: Ufficio stampa

Exit mobile version