'Roméo et Juliette', il balletto al Teatro del Maggio
La stagione 2025 che ha preso avvio con il grande successo dei tre film concerto Fantasia prosegue all’insegna della danza con il debutto fiorentino della compagnia Les Ballets de Monte-Carlo per lo spettacolo Roméo et Juliette, il balletto basato sull’omonima tragedia di William Shakespeare di Sergej Prokof'ev con la coreografia di Jean-Christophe Maillot. Tre appuntamenti: il 10 e 11 gennaio alle ore 20 e il 12 gennaio alle ore 15:30. A questo titolo la Compagnia porterà al Maggio il 16, 17 e 18 gennaio il balletto Lac da “Il lago dei cigni” sempre con la coreografia di Maillot sulle musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij . Sul podio, alla guida dell’Orchestra del Maggio, il maestro Garrett Keast, anche lui al suo debutto fiorentino. Ernest Pignon-Ernest cura le scene, i costumi sono di Jérôme Kaplan e le luci di Dominique Drillot.
Protagonisti principali, Katrin Schrader nella parte di Giulietta; Jérôme Tisserand come Romeo; Marianna Barabas e Laura Tisserand (recita dell’11 gennaio) interpretano Madonna Capuleti; Simone Tribuna e Alvaro Prieto (recita dell’11 gennaio) sono Tebaldo e il ruolo de La nutrice è interpretato da Lydia Wellington e Gaëlle Riou (recita dell’11 gennaio).
Michaël Grünecker e Daniele Delvecchio (recita dell’11 gennaio) sono Mercuzio; Lukas Simonetto interpreta Benvolio; Alessio Scognamiglio e Lennart Radtke (recita dell’11 gennaio) vestono i panni di Paride; Rosalina è interpretata da Juliette Klein e Candela Ebbesen (recita dell’11 gennaio) ; Jaat Benoot e Matèj Urban (recita dell’11 gennaio) sono Frate Lorenzo. Sono I due accoliti Cristian Oliveri e Christian Tworzyanski, interpretati nella recita dell’11 gennaio da Koen Havenith e Zino Merckx.
La vicenda, che si basa naturalmente sul celebre capolavoro shakespeariano, è stata rivista da Jean-Christophe Maillot attraverso una prospettiva coreografica che non prova a parafrasare il monumento letterario del Bardo. Evita di seguire in modo certosino la disputa tra Capuleti e Montecchi fino al suo triste epilogo, il coreografo rivisita infatti la tragedia seguendo un punto di vista originale. Il balletto ci trasporta dunque nell’animo tormentato di Frate Lorenzo, il quale, desiderando di fare del bene, provoca invece la morte dei due amanti.
Roméo et Juliette, rappresentato per la prima volta a Montecarlo nella Salle Garnier dell’Opéra nel dicembre del 1996, è dunque il flashback di questo religioso sconvolto che si chiede come si sia potuti arrivare a tanto. Il coreografo Maillot interpreta la tragedia di Shakespeare in chiave diversa dal classico scontro sociale o dalla solita lotta tra famiglie, ma bensì come un vero e proprio dramma che – infine – causa la morte di due giovani legati fra loro da questioni amorose e non dall’odio.
Difatti, nella visione di Maillot, i Capuleti e i Montecchi si assomigliano molto: sono giovani adolescenti, pieni di eccessi e si provocano per strada; ma tutto questo più per divertimento che per la volontà di farsi realmente del male. Le loro risse non sono mai realmente violente, ma sono tutt’al più dei buffetti che definiscono una rivalità tra due bande che nessuno prende veramente sul serio, nemmeno Tebaldo e Mercuzio, i più veementi dei due gruppi. Purtroppo un giorno questo “gioco” sfugge di mano: viene inferto un colpo mortale che trascina i protagonisti della storia in una spirale di vera violenza. Ma, prima che assassini, in scena vediamo dei ragazzi che Jean-Christophe Maillot ci mostra mentre agiscono in modo impulsivo senza pensare alle conseguenze. Nello sviluppo della vicenda Romeo è un giovane disorientato (e quasi irresponsabile) quando s’imbatte in una nuova fidanzata – Giulietta, appunto – che gli fa dimenticare le sue conquiste passate, mentre quest’ultima s’innamora realmente per la prima volta nella sua vita. I sentimenti che ella prova sono così forti da farle vedere Romeo come "l’incarnazione dell'amore" e non come un semplice amante: dunque un amore assoluto di fronte al quale tutto il resto perde di significato.
Lo spettacolo Roméo et Juliette si lega a doppio filo con il successivo balletto in programma al Teatro del Maggio: LAC - da Il lago dei cigni, sempre curato dall’originale coreografia di Jean-Christophe Maillot con la direzione di Garrett Keast e la partecipazione dei Les Ballets de Monte-Carlo e basato sul popolare balletto di Pëtr Il'ič Čajkovskij; in programma, sempre nella Sala Grande del Maggio, il 16, 17 e 18 gennaio 2025.
La compagnie des Ballets de Monte-Carlo
Il 1909 segna l’inizio di un forte radicamento dell’arte coreografica a Monaco. Sergej Djagilev presenta per la prima volta a Parigi i suoi Balletti Russi. Questi si stabiliscono a Montecarlo, che diventa il loro laboratorio creativo per due decenni. Dal Principato, Djagilev riforma il balletto della sua epoca in tutte le sue forme. Alla sua morte nel 1929 la compagnia viene sciolta. Molte personalità e coreografi la fanno rinascere sotto diversi nomi, ma nel 1951 scompare definitivamente.
Nel 1985 nasce la Compagnie des Ballets de Monte-Carlo, per volontà di S.A.R. la Principessa di Hannover, che desidera proseguire la tradizione coreutica monegasca. La nuova Compagnia è diretta da Ghislaine Thesmar e Pierre Lacotte, poi da Jean-Yves Esquerre.
Nel 1993 S.A.R. la Principessa di Hannover nomina alla guida dei Ballets de Monte-Carlo Jean-Christophe Maillot. Forte di un’esperienza acquisita presso la Rosella Hightower e John Neumeier, oltre ad essere il coreografo e direttore del Centre Choréographique National di Tours, Maillot imprime una svolta alla compagnia, per la quale crea più di trenta balletti, di cui molti entreranno nel repertorio delle grandi compagnie internazionali fra i quali si ricordano Vers un pays sage (1995); Romeo e Giulietta (1996); Cenerentola (1999); La Belle (2001); Le Songe (2005); Altro Canto (2006); Faust (2007); LAC - da Il lago dei cigni (2011); Chore(2013) e Casse-Noisette Compagnie (2013).
Inoltre Jean-Christophe Maillot arricchisce il repertorio della compagnia permettendo anche a coreografi emergenti di lavorare con i cinquanta danzatori dei Ballets fra i quali figurano Sidi Larbi Cherkaoui, Shen Wei, Alonzo King, Emio Greco, Chris Haring, Marco Goecke, Lucinda Childs e Marie Chouinard.
Nel 2000 Maillot crea il Monaco Dance Forum, vetrina internazionale della danza che presenta un’eclettica varietà di spettacoli, mostre, laboratori e conferenze. La compagnia partecipa regolarmente a questo festival, così come la Académie Princesse Grâce.
La locandina:
ROMÉO ET JULIETTE
musica di Sergej Prokof'ev
Direttore Garrett Keast
Coreografia Jean-Christophe Maillot
Scene Ernest Pignon-Ernest
Costumi Jérôme Kaplan
Luci Dominique Drillot
Giulietta Katrin Schrader
Romeo Francesco Resch
Madonna Capuleti Marianna Barabas / Laura Tisserand (11/01)
Tebaldo Simone Tribuna / Alvaro Prieto (11/01)
La nutrice Lydia Wellington / Gaëlle Riou (11/01)
Mercuzio Michaël Grünecker / Daniele Delvecchio (11/01)
Benvolio Lukas Simonetto
Paride Alessio Scognamiglio / Lennart Radtke (11/01)
Rosalina Juliette Klein / Candela Ebbesen (11/01)
Frate Lorenzo Jaat Benoot / Matèj Urban (11/01)
I due accoliti Cristian Oliveri & Christian Tworzyanski / Koen Havenith & Zino Merckx
Famiglia Montecchi Ashley Krauhaus; Kathryn Mcdonald; Anissa Bruley / Isabelle Maia (11/01); Lucía Alfaro Córcoles / Portia Adams (11/01); Sooyeon Yi / Elena Marzano (11/01); Koen Havenith / Alessio Scognamiglio (11/01); Kizuki Matsuyama, Kozam Radouant, Roger Neves
Famiglia Capuleti Ekaterina Mamrenko / Lucía Alfaro Córcoles (11/01); Elena Marzano / Emma Knowlson (11/01); Portia Adams / Sooyeon Yi (11/01); Candela Ebbesen / Emilee Blake (11/01); Artjom Maksakov, Alejandro Moya Vaquero, Riccardo Mambelli, Ige Cornelis
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Les Ballets de Monte-Carlo
Sotto la presidenza di S.A.R. la Princesse de Hanovre
Durata 2 ore e 30 minuti circa
Fonte: Ufficio stampa