Consiglio metropolitano su imposte e tributi: invariati Ipt, Rc auto e Tefa. Il punto sulle partecipate
Nel corso del Consiglio metropolitano del 18 dicembre, che ha approvato il bilancio di previsione 2025-2027, sono state discusse e approvate anche delibere tecniche a questo collegate, cioè con ricadute sulle entrate e le uscite dell’ente nelle tre annualità.
In apertura, introdotte dal Vicesindaco metropolitano con delega al bilancio Alessio Mantellassi, sono state approvate le decisioni previste per legge rispetto alla definizione delle somme impignorabili, delle anticipazioni di tesoreria, della destinazione dei proventi delle sanzioni e delle somme di dubbia esigibilità.
In seguito, è stata introdotta al voto la proposta relativa all’Imposta Provinciale di Trascrizione -Ipt, all’imposta Rc auto e al Tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente - Tefa dal 2025. Il consiglio metropolitano, con voto contrario di “Per il cambiamento” ha approvato il mantenimento delle aliquote e le misure relative ai tributi di pertinenza della Metrocittà già in vigore.
In dettaglio, è stata riconfermata la maggiorazione del trenta percento sulla tariffa base dell’Ipt, la misura del sedici percento dell'aliquota dell'Imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, la misura del nove percento dell'aliquota dell'Imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile, per i veicoli uso locazione senza conducente di imprese esercenti i servizi di locazione veicoli senza conducente e per i veicoli uso locazione senza conducente di società di leasing.
Infine, confermata anche per il Tefa l’aliquota del cinque percento per tutti i comuni, senza differenziazioni.
I consiglieri di “Per il cambiamento” hanno dichiarato il loro voto contrario perché “Per il mercato dell’auto si prevede una fase abbastanza critica con conseguente diminuzione delle entrate di bilancio relative alla Rc Auto.” E invece, rispetto alla Tefa, è stato obiettato che “Non viene prevista nemmeno per il 2025 una differenziazione e rimodulazione dell’aliquota per Comuni, a seconda degli obiettivi raggiunti nell’anno precedente”.
A seguito dell’approvazione del bilancio 2025-2027, definito da Mantellassi “Un bilancio sano, senza nuovi indebitamenti e con un rapporto assolutamente in equilibrio tra entrate e uscite” il Consiglio metropolitano ha approvato, con i voti favorevoli di tutte le forze politiche presenti, fatta eccezione per l’astensione di Francesco Casini, l’adeguamento del Regolamento dell’Imposta Provinciale di Trascrizione - Ipt ai più recenti aggiornamenti legislativi.
Le modifiche apportate riguardano agevolazioni ed esenzioni per il Terzo settore e per le successioni ereditarie. In particolare, vengono modificate le formalità relative ai veicoli storici, ai soggetti IVA e ai veicoli ad uso professionale.
Mantellassi ha sottolineato che “Sono state tenute in considerazione le osservazioni pervenute dalla Direzione Territoriale Aci di Firenze”.
“Per il cambiamento” ha espresso approvazione per il fatto che “È stata resa meno stringente la riscossione coattiva”.
Il punto sulle partecipate
Nell’ultima riunione dell’anno prevista del Consiglio metropolitano, il 18 dicembre, è stato posto in approvazione il documento di ricognizione delle partecipazioni societarie della Città Metropolitana di Firenze al 31 dicembre 2023. L’atto fotografa e riporta lo stato di attuazione della revisione ordinaria del 2023 e approva la revisione ordinaria delle partecipazioni 2024, oltre a fare la ricognizione della situazione gestionale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Rispetto all’attuale quadro relativo alle partecipate della Città Metropolitana di Firenze, alla data del 31 dicembre 2023 l’Ente risultava titolare di partecipazioni dirette nelle seguenti società partecipate: Silfi spa, con partecipazione della Città Metropolitana di Firenze pari all'11,8565%; la Società Consortile Energia Toscana CET scrl, nella quale la Città metropolitana detiene una partecipazione del 1,9616 %; la società Firenze Fiera spa, con partecipazione della Città Metropolitana pari al 9,31%; la società Bilancino srl in liquidazione, con una partecipazione dell’8,77%; la società Valdarno Sviluppo spa in liquidazione, con partecipazione del 3,99%.
Dall’esame ricognitivo condotto, come dettagliato nel Piano di Revisione Ordinaria e nella Relazione Tecnica allegati all’atto, per le società Silfi spa e Società Consortile Energia Toscana Cet scrl si dispone il mantenimento della partecipazione senza interventi di razionalizzazione. Invece, per la società Firenze Fiera spa si prevede il mantenimento della partecipazione con azioni di razionalizzazione della società.
Non sono state oggetto di ricognizione le società in liquidazione Bilancino srl e Valdarno Sviluppo in quanto, una volta esaurite le procedure in corso, la partecipazione dell’Ente risulterà cessata.
Con riferimento alla società Florence Multimedia srl in liquidazione, riguardo alla quale era stata prevista la chiusura della procedura di liquidazione e la cessazione della società, il 29 novembre 2023 si è svolta l’Assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio finale di liquidazione e in data 15 dicembre 2023 è avvenuta la definitiva cancellazione della società dal registro delle Imprese.
Riguardo, invece, alla società Firenze Fiera spa, è stata espletata dalla società la procedura pubblica per l’individuazione del nuovo partner industriale che non ha avuto esito positivo. Inoltre le mutate esigenze economiche e finanziarie della società la diversa congiuntura del mercato hanno reso necessaria la revisione del Piano di Risanamento approvato dalla società nel 2023, che è attualmente in corso di predisposizione.
Infine, la ricognizione prevista sui servizi pubblici locali di rilevanza economica, ha rilevato che non risultano servizi pubblici locali di rilevanza economica esternalizzati dalla Città Metropolitana di Firenze.
Introdotta dal Consigliere Delegato alle partecipate Nicola Armentano, la proposta è stata approvata con l’astensione del consigliere Andrea Tagliaferri, Capogruppo Territori beni comuni, e i voti contrari del Gruppo Per il Cambiamento tra cui Gianni Vinattieri che ha rilevato: “Una forte criticità è Firenze Fiera. Andrebbe fatta una riflessione sull’opportunità di mantenere la partecipazione”.
Il consigliere Armentano ha fatto presente che “Il risultato positivo raggiunto nel 2023 consente di guardare con maggiore ottimismo al futuro della società Firenze Fiera”.
Fonte: Città Metropolitana di Firenze