gonews.it

Treno guasto a Firenze: ritardi di quasi tre ore

(Foto di archivio da Facebook)

Anche a Natale la pazienza dei viaggiatori che scelgono il treno come mezzo di trasporto in Toscana è stata messa a dura prova. Questa mattina la circolazione ferroviaria che aveva la stazione di Santa Maria Novella come nodo principale è stata pesantemente rallentata per un guasto a un treno, che è rimasto fermo nella zona di Firenze Statuto. I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali hanno registrato ritardi fino a 160 minuti. I treni regionali, inoltre, hanno subito cancellazioni e limitazioni di percorso.

La circolazione è tornata regolare dopo la risoluzione del guasto.

Capecchi (FdI): “Il Pd non vuole rivedere gli indici di puntualità e applicare le penali”

"Nei giorni scorsi abbiamo appreso che in Toscana ci sono alcune delle peggiori linee ferroviarie d’Italia. Il rapporto Pendolaria 2025 spiega, infatti, che la linea Firenze-Empoli-Pisa è una delle dieci peggiori d’Italia e che ci sono diverse tratte ancora a gasolio cioè che utilizzano una tecnologia molto vecchia".

Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Trasporti Alessandro Capecchi.

"Il caos di queste ore che vede treni cancellati o in ritardo sulle linee regionali e dell'Alta Velocità dimostrano ancora una volta quanto sia insostenibile questa situazione. L’inefficienza del trasporto ferroviario è noto tantoché nel mese di ottobre ben 8 linee ferroviarie su 14 in Toscana non hanno rispettato la soglia minima di affidabilità e sono scattati i rimborsi per gli abbonati. Non ci sorprende che il monitoraggio del Piano regionale della mobilità abbia individuato un calo di quasi il 10% dei pendolari tra il 2019 e il 2023 a causa dell’inaffidabilità del servizio. Significa che migliaia di toscani hanno abbandonato il trasporto pubblico in favore del mezzo privato determinando così un aumento del traffico veicolare e di conseguenza dell’inquinamento".

"Per questo ho presentato un Ordine del Giorno collegato al Defr della Regione Toscana che proponeva di rivedere gli indici di puntualità e invitava la Regione Toscana ad applicare le penali nei confronti di Trenitalia. Gli indici di puntualità presentano delle criticità infatti hanno una valenza giornaliera, non sono quindi in grado di analizzare in modo preciso la situazione dei treni nelle fasce di maggior utilizzo: la situazione può essere ancora peggiore rispetto a quella che emerge. Non comprendiamo poi perché la Regione si opponga a non pretendere le penali da Trenitalia".

"La maggioranza ha respinto la mia proposta utilizzando delle motivazioni risibili e cioè dando la colpa al Governo. L’assessore Baccelli e il Pd hanno deciso di incolpare Roma per la situazione delle nostre linee ferroviarie solo da quando Giorgia Meloni è Presidente del Consiglio. Il Pd si contraddice nelle sue argomentazioni. Durante le discussioni sul bilancio regionale, l’ex assessore regionale ai Trasporti aveva difeso Autolinee Toscane dicendo che la società si limita ad erogare il servizio come pattuito con chi ne è titolare, oggi invece il Pd si è scagliato contro Trenitalia (quindi il Governo) ma il servizio erogato dall’azienda è frutto di un Contratto di servizio con la Regione Toscana che durerà fino al 2034".

"Per quanto ci riguarda riteniamo inaccettabili le condizioni dei trasporti ferroviari e non da oggi ma da sempre visto che da inizio legislatura abbiamo presentato decine di interrogazioni. Continueremo a monitorare la situazione e a chiedere che la Regione, unico soggetto titolato a farlo, pretenda il rispetto del Contratto di Servizio e degli accordi sulle infrastrutture con Rfi che risalgono al 2022. Invitiamo nuovamente Rfi, Trenitalia e l’Assessore a riferire in Commissione sullo stato del servizio".

Exit mobile version