No alla quotazione in Borsa della Multiutility, il sindaco Mantellassi: "A lavoro per modifica della delibera"
Dopo il "No" alla quotazione in Borsa della Multiutility arrivato dall'assemblea dei soci Alia, arrivano primi passi formali anche nei consigli comunali di alcuni dei territori coinvolti. A margine di una conferenza stampa per fare un bilancio del 2024, il sindaco di Empoli, che aveva già espresso il suo "No" alla quotazione, ha infatti annunciato che è in fase di approfondimento "una proposta di revisione della delibera, ma non di ritiro, in modo da escludere l'automatismo della quotazione in Borsa".
Il sindaco ha spiegato di aver riunito e rinsaldato il 'Patto di Sindacato' sottoscritto nel 2023, una sorta di 'holding di secondo livello' a cui parteciperanno i Comuni dell’Empolese-Valdelsa e quelli della Valdinievole e che 'conta' circa il 17%. Proprio all'interno del 'Patto' sarebbe stato creato un gruppo di lavoro per elaborare la proposta di modifica della delibera eliminando l'automatismo della quotazione in Borsa: "Abbiamo rinsaldato il 'Patto di Sindacato' in modo da essere forti e avere una voce. Abbiamo costituito un piccolo gruppo di lavoro all'interno del Patto di Sindacato per elaborare una proposta di revisione puntuale della delibera, ma non di ritiro, in modo da escludere l'automatismo della quotazione in Borsa", così il sindaco Mantellassi che però precisa che "si tratta di un atto simbolico, perché pur esistendo quella delibera in alcuni comuni, la quotazione è impossibile senza che quella stessa delibera venga approvata dagli altri territori coinvolti, ed al momento non è così".
A livello più alto, invece, il sindaco ribadisce i termini del documento presentato all'assemblea di Alia, proposto di fatto da Firenze, Prato ed Empoli, che traccia il percorso che probabilmente seguirà il nuovo soggetto: "L'Assemblea dei soci di Alia - ha detto il sindaco - coordinato da i Comuni di Firenze, Prato e Empoli, ha costruito un documento approvato per l'80% che contiene indirizzi diversi per il futuro. Resto convinto di quel documento: il progetto Multiutility deve essere allargato a più Comuni con un ruolo forte dei sindaci nell'allargamento, superamento della quotazione in Borsa e valutazione di altre forme di finanziamento con un nuovo piano industriale adeguato ad attrarre finanziamenti, un nuovo soggetto che abbia dentro acqua, energia e rifiuti".