L'Anmil e l'associazionismo in lutto: è morto il fucecchiese Evaretto Niccolai
È morto improvvisamente Evaretto Niccolai, fucecchiese, 84 anni, già presidente dell’associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil) di Firenze. Per un beffardo destino l'uomo, per anni impegnato sul tema della sicurezza sul lavoro, se ne è andato nel giorno in cui la Toscana ha proclamato il lutto regionale per la tragedia avvenuta nello stabilimento ENI di Calenzano, dove hanno perso la vita cinque persone sul lavoro.
A 27 anni aveva perso parte di una mano lavorando ad una pressa. Ha lavorato nell'Asl e come impiegato nel Comune di Fucecchio, prima di andare in pensione. Oltre a essere un membro importante di Anmil Firenze, di cui è stato anche responsabile comunale e provinciale, si è impegnato anche in politica con il PSI e poi con il PD. Lascia la moglie e due figli.
Il cordoglio del Comune di Fucecchio
Proteggere i lavoratori, quelli di oggi e quelli di domani, era diventata la sua missione di vita. Tanto da diventare un riferimento sul territorio fiorentino per l’Anmil, l’associazione nazionale fra mutilati e invalidi del lavoro. Quel brutto incidente ad una pressa che gli aveva mutilato una mano in giovane età era stato capace di trasformarlo in energia positiva da spendere con i giovani, per cercare di far capire quanto sia importante il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. E così da tantissimi anni girava per le scuole di Fucecchio, la sua città, raccontando ciò che gli era successo quando era un lavoratore in conceria e ciò che non dovrebbe più accadere.
Se ne è andato oggi, all’età di 84 anni, Evaretto Niccolai, una vita spesa nell’impegno civico e politico, con energia e voglia di costruire un futuro migliore per la propria comunità.
Se n’è andato dopo una malattia che non gli aveva tolto la voglia di organizzare iniziative di sensibilizzazione, tanto che ancora nello scorso ottobre aveva incontrato gli studenti fucecchiesi di tutti gli ordini scolastici ed era salito sul palco del teatro Pacini per l’annuale appuntamento dedicato alle scuole e alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Se n’è andato in un giorno luttuoso per la Toscana e per il mondo del lavoro dopo la grave tragedia di Calenzano, un evento che per lui sarebbe stata un’altra ferita dolorosa da sopportare.
Il Comune di Fucecchio, che per 15 anni ha organizzato con l’Anmil e con Niccolai gli eventi sul tema della sicurezza, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di un uomo sempre impegnato in politica e nel mondo dell’associazionismo per costruire una società più giusta.
A Niccolai si devono non solo le iniziative con le scuole, come i tanti concorsi sulla sicurezza, ma anche alcune realizzazioni che sul territorio ricordano questo tema così attuale, come la targa dedicata ai caduti sul lavoro in piazza XX Settembre, la panchina bianca, e il monumento adiacente che gli studenti hanno nominato “Luana vita e lavoro”, dedicandolo a Luana D’Orazio, giovane vittima di un incidente sul lavoro che il 3 maggio 2021 perse la vita all’età di 22 anni, stritolata da un orditoio.
“E’ stato un uomo con una grandissima energia - lo ricorda la sindaca Emma Donnini – che ha saputo trascinare con sé associazioni, istituzioni, scuole. Chi lo ha conosciuto non può che averne apprezzato la grande vitalità che lo ha accompagnato fino all’ultimo giorno di vita. Era malato da tempo ma non ha mai smesso di impegnarsi. Quando gli chiedevamo come stava, ci rispondeva che non aveva tempo per pensare alla malattia, aveva troppe cose da fare. Evaretto è stato un esempio positivo che ricordiamo con grande affetto. La sua forza di volontà era proverbiale: la nostra città e l’Anmil, di cui è stato per anni presidente comunale e provinciale e consigliere nazionale, perdono oggi un compagno di viaggio veramente unico”.
Parrini: "Gli volevo bene"
A ricordarlo il senatore del PD Dario Parrini attraverso un commosso post sui social network: "Evaretto Niccolai ci ha lasciato all'improvviso, quasi non posso crederci. Gli volevo un gran bene. Voler bene a uno come lui era del resto la cosa più naturale e facile del mondo. Mi mancherà tanto. Perdo un amico, un uomo buono e pulito, instancabile nella battaglia che ha condotto fuori e dentro l'Anmil per educare al rafforzamento della sicurezza sul lavoro le generazioni più giovani. Il suo impegno civile su questo fronte è stato straordinariamente esemplare, martellante e appassionato. Evaretto è stato decisivo per far nascere e crescere a Fucecchio iniziative di collaborazione tra istituzioni, mondo della scuola e associazionismo che hanno lasciato un segno indelebile e si sono affermate come un'eccellenza nazionale. Evaretto se n'è andato in un giorno in cui in Toscana è stato proclamato il lutto regionale dopo la tragica e inaccettabile morte di cinque lavoratori nel deposito Eni di Calenzano. È anche pensando ai valori per cui Evaretto si è sempre battuto che ribadisco che la lotta per una svolta in questo campo è un dovere per tutti e va portata avanti con più forza che mai".
Giani: "Vicino alla famiglia"
Anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ricorda Niccolai: "Aveva perso una mano in gioventù, lavorando ad una pressa. Da allora si era impegnato a tutti i livelli, in politica, con l’associazionismo, nel volontariato, per difendere i diritti dei lavoratori ed in particolare per sensibilizzare sulla sicurezza sul lavoro, tema che oggi purtroppo è più che mai di attualità. Sono molto vicino alla famiglia e agli amici di Niccolai, ed anche a loro posso dire che la Toscana farà tutto quanto in suo potere per fermare lo scempio delle morti e degli incidenti sul lavoro”.