Il Ciaf (centro infanzia adolescenza e famiglie) Maricò il 13 dicembre chiude le porte, ma solo per trasferirsi in Largo Bonetti, al Centro Giovani, dove le attività riprenderanno il 7 gennaio. Un trasferimento programmato e necessario per permettere i lavori di ristrutturazione dell'edificio del Maricò che subirà un intervento di rinnovamento delle strutture per andare ad ampliare l'offerta sui posti per il nido comunale.
I fondi per ristrutturare l'edificio sono stati messi a disposizione dal Pnrr, circa 600mila euro e questi inoltre sono stati aumentati dall'amministrazione comunale con altri 300mila euro, raggiungendo un investimento di circa 900mila euro. Un cofinanziamento attraverso le case comunali significativo e importante.
Obiettivo finale sarà quello di dotare Santa Croce di altri 30 posti per il nido d’infanzia, che si andranno a sommare ai 74 già presenti nelle strutture del nido Petuzzino e Arrì Arrò. Il primo effetto, portato a termine l'intervento edilizio sulla struttura, sarà quello di ridurre le liste di attesa per l'accesso al servizio del nido comunale. Santa Croce terminate tutte le operazioni arriverà infatti ad averne 110, considerato anche che alla fine verranno recuperati grazie a una migliore organizzazione altri 6 posti al nido Petuzzino.
Con l’inizio del nuovo anno saranno avviati i lavori che prevedono una ristrutturazione completa al fine di adeguare la struttura del Maricò alla nuova destinazione d’uso sia dal punto di vista strutturale che impiantistico.
Il comune di Santa Croce, era stato individuato dal Ministero dell'istruzione, perché i servizi educativi per la prima infanzia, per quanto riguarda i posti per l'asilo nido, attualmente riescono a coprire poco meno del 20 per cento della popolazione da 3 mesi a 3 anni. La legge prevede che i comuni tendono ad ampliare l'offerta per arrivare all'obiettivo ottimale del 33 per cento di Lisbona, in altre parole la legge invita e non obbliga, i comuni a garantire i posti al nido pari a un terzo della popolazione da 3 mesi a 3 anni.
Un potenziamento che garantirà quindi altri posti, pur mantenendo alta la qualità del servizio.
Il Ciaf Maricò nella sua nuova collocazione di Largo Bonetti continuerà a funzionare come sempre, senza perdere nessun elemento dell'offerta garantita fino a ora, in pratica quindi non ci saranno variazioni nell’offerta ma solamente nel luogo in cui si svolgeranno le attività.
L'intervento sul Maricò però in futuro sarà il primo passo per un miglioramento e potenziamento dei servizi offerti dai servizi educativi su tutta la popolazione di riferimento e non solo sui bambini da 0 a 3 anni. Da questa riorganizzazione infatti scaturirà un potenziamento dei servizi educativi in continuità con quelli offerti dal Centro Giovani alla popolazione giovanile.
La progettazione futura, quindi, vedrà lo spostamento delle attività 0-11 anni all’interno degli spazi del Centro Giovani, e la promozione di azioni educative rivolte alla fascia d’età 11-14 anni e 15-35 anni. Si andrà così a strutturare un intervento di continuità tra età scuola primaria e fascia giovani, assumendo la fascia di età della scuola secondaria come connessione e naturale ponte. Al contempo questa riorganizzazione ci permetterà di ampliare l’offerta dei servizi 0-3 anni, dei nuovi posti aggiuntivi
“Il futuro – spiega l'assessore ai servizi educativi Valentina Fanella - delle nostre attività si ridisegneranno per implementare la qualità della nostra offerta educativa, mettendo in evidenza le nostre eccellenze, valorizzando ancora di più le collaborazioni in atto e avviando di nuove. E' uno sforzo economico importante per il comune questo stanziamento di 300mila euro, ma crediamo che sia giusto investire in questi servizi, primo passo sarà il potenziamento dei posti per l'asilo nido che, ultimato il progetto diventeranno oltre 100. Altro aspetto sarà invece quello della creazione di un sistema educativo integrato, trasversale, accogliente che fornisca opportunità e ricchezza culturale, formativa ed educativa per tutti i cittadini dalla nascita in poi, in una continuità sociale che ne riverberi gli effetti. Le attività rivolte ai bambini si integrano con le attività rivolte ai giovani creando un unico luogo in cui la fascia di età 0-35 anni potrà contare su un’offerta variegata di servizi integrati”.
Un passo avanti importante quindi per i servizi educativi che già sono un'eccellenza ma che ora accoglieranno una nuova sfida.
Fonte: Comune di Santa Croce sull'Arno
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