Esplosione Calenzano, i commenti. PD e M5S: "Ennesimo incidente sul lavoro. Governo riferisca in aula"
A poche ore di distanza dall'esplosione avvenuta nello stabilimento Eni di Calenzano, sono tanti i commenti dal mondo della politica.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è costantemente informata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e dal ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, che si tiene in continuo e stretto contatto con il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano. Lo fa sapere Palazzo Chigi. La premier avrebbe espresso il più sentito cordoglio per le vittime, la vicinanza ai feriti e alle famiglie colpite e il ringraziamento a quanti si stanno prodigando nei soccorsi.
Intanto M5s e Pd alla Camera hanno chiesto che il governo "venga a riferire" in Aula sull'esplosione di Calenzano. Andrea Quartini (M5s) ha chiesto che intervengano in Parlamento "sia il ministro Calderone, perché è l'ennesimo incidente sul lavoro, sia il ministro Pichetto Fratin rispetto al disastro ambientale che potrebbe essersi verificato". Il dem Marco Furfaro ha parlato invece di "ennesima strage" sul lavoro e ha chiesto che il "governo riferisca immediatamente per accertare le responsabilità".
“Siamo scioccati per la morte dei due lavoratori avvenuta questa mattina al deposito Eni di Calenzano, la situazione è ancora critica e si registrano altri tre dispersi. Esprimiamo il nostro cordoglio alle famiglie delle persone che hanno perso la vita, mentre ai feriti non possiamo che augurare una guarigione in tempi rapidi.
La sicurezza sul lavoro deve essere prioritaria a livello regionale e nazionale e la questione necessita di una seria analisi da parte del mondo delle istituzioni. Oggi è il momento del dolore ma occorrerà fare tutto il possibile per far luce sulla dinamica di quanto avvenuto tanto che la Procura di Prato ha già aperto un'inchiesta in merito. Per domani è prevista una seduta del Consiglio regionale in cui si parlerà di questioni che non riguardano il tema. In segno di rispetto delle vittime e di vicinanza alle famiglie che hanno perso i loro cari, chiediamo di annullare la seduta del Consiglio regionale prevista per domani e al Governatore Giani di dichiarare il lutto regionale” lo dice il gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano (il capogruppo Vittorio Fantozzi e i consiglieri regionali FdI Sandra Bianchini, Alessandro Capecchi, Diego Petrucci, Elisa Tozzi e Gabriele Veneri).
Sull'esplosione è intervenuta anche Medicina Democratica che già nel 2020 ricorda di aver ipotizzato i rischi del sito di Calenzano: lo afferma in una nota l'esponente di MD Maurizio Marchi.
I commenti dalla politica
"Vogliamo stare davvero vicini alle persone e al territorio colpiti da questa esplosione". Così Elly Schlein, segretaria del Pd. Schlein ha parlato oggi a Siena, in occasione di un incontro con i lavoratori di Beko Europe e ha chiesto ai presenti "un forte applauso di solidarietà a Calenzano per quello che è accaduto"
"È profondo il dolore per la tragica esplosione a Calenzano - spiega il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana - Rivolgo ai familiari delle vittime il mio sentito cordoglio e la mia vicinanza ai feriti. Il pensiero va alla comunità locale. Ringraziamo i Vigili del fuoco, la Protezione civile, le Forze dell'ordine, il personale sanitario e tutti coloro che sono impegnati nei soccorsi e nella messa in sicurezza dell'area. Seguiamo con apprensione i fatti".
"Siamo tutti molto scossi perché le notizie arrivano minuto dopo minuto, la situazione è molto seria, e siamo veramente preoccupati perché l'esplosione è grave e ci auguriamo tutti che non che non aumenti il numero dei feriti e dei morti. Andrò anch'io a Calenzano, dobbiamo capire la dinamica dell'incidente e soprattutto ora dare massimo supporto ai soccorritori " ha affermato Dario Nardella, eurodeputato Pd ed ex sindaco metropolitano di Firenze.
"E' un sito a rischio di incidente rilevante e c'era in piano di emergenza preventivo per allertare la popolazione e indicare le misure da assumere, certo che quando succede poi il tema purtroppo diventa più complesso. Sappiamo al momento delle due vittime e dei quattro dispersi che possono precludere un aumento delle vittime, anche le condizioni di alcune feriti sono preoccupanti, soprattutto due". Questo il commento del sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani sull'esplosione nell'area Eni.
“Stiamo seguendo con profonda preoccupazione e dolore quanto accaduto presso il sito Eni di Calenzano, dove un’esplosione ha causato finora 2 morti e 8 feriti. Esprimiamo il nostro cordoglio per le vittime e la nostra piena solidarietà ai lavoratori coinvolti nell’incidente e ai loro colleghi, profondamente colpiti da questa tragedia. Rivolgiamo inoltre un sentito ringraziamento ai soccorritori, che stanno operando senza sosta per affrontare questa emergenza. Continueremo a monitorare gli sviluppi, uniti nel sostegno alla comunità e alle famiglie colpite”, scrive su Facebook Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S in Consiglio regionale della Toscana.
"Esprimiamo il più sentito e commosso cordoglio per le famiglie di chi è rimasto vittima e la massima vicinanza per i feriti a Calenzano. Ringraziamo gli operatori della sanità e i vigili del fuoco e tutte le articolazioni dello Stato che in questo momento stanno facendo il massimo per salvare vite umane e mettere in sicurezza l'area colpita. Chiediamo che in tempi rapidi il Governo venga a riferire in Parlamento su questa ennesima tragedia sul lavoro che colpisce la città di Calenzano. Pensiamo sia necessario capire le cause di questo disastro e attivare tutte le misure necessarie per garantire salute e sicurezza ai lavoratori". Così i parlamentari del Pd eletti in Toscana, Arturo Scotto, Emiliano Fossi, Marco Furfaro, Simona Bonafé, Federico Gianassi, Marco Simiani, Christian Di Sanzo, Laura Boldrini, Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.
Questo il messaggio dei parlamentari toscani di FdI: "In queste ore drammatiche, in uno scenario la cui terribile portata è ancora purtroppo da definire, ci stringiamo alle famiglie delle vittime e dei feriti dell'esplosione avvenuta questa mattina nella raffineria di Calenzano. Grazie a tutti coloro che, ad ogni livello, sono impegnati per garantire assistenza non risparmiando aiuto. Questo è il momento del cordoglio e del dolore. Nessun'altra parola dovrebbe aggiungersi in questo terribile frangente".
In una nota i parlamentari della Lega dichiarano: "L'incendio avvenuto presso lo stabilimento Eni di Calenzano, a Firenze, lascia sgomenti. Nell'auspicare che venga chiarito quanto avvenuto oggi, rinnoviamo, in questo momento drammatico, la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime e ai feriti, e rivolgiamo un ringraziamento a chi, dai Vigili del Fuoco alla Protezione Civile, dal personale sanitario alle Forze dell'Ordine, si sta spendendo attivamente in queste ore per fronteggiare l'emergenza".
"Mentre scrivo alzo gli occhi e vedo una nube sul cielo di Firenze e poi arriva la notizia della drammatica esplosione di Calenzano. Ne sappiamo poco, per adesso. Il pensiero adesso va soprattutto alle vittime e ai feriti e la gratitudine alla macchina dei soccorsi". Così nella sua News Matteo Renzi.
“Stiamo seguendo con profonda preoccupazione e grande attenzione l'evolversi della situazione minuto per minuto: il primo pensiero va a chi ha perso la vita e a tutti i lavoratori coinvolti, ai feriti, alle persone che risultano disperse, quindi alle loro famiglie e a tutta la comunità di Calenzano alle quali esprimiamo tutta la nostra vicinanza più forte. Cercheremo di capire come sia potuta accadere una disgrazia di questo genere e se era possibile evitarla. Da toscano, da fiorentino e da campigiano - dato che il deposito è collocato proprio al confine tra il Comune di Calenzano e il Comune di Campi - stiamo monitorando tutte le conseguenze alle attività quotidiane della vita delle persone che un evento di questo genere comporta. Sappiamo che le Istituzioni si sono mosse immediatamente a partire dalla Regione Toscana, dal presidente Eugenio Giani all'assessora alla Protezione Civile Monia Monni, per dare tutto il supporto necessario ai soccorritori di intervenire sul luogo dell'incidente: a questi ultimi va nostro grazie più grande" queste le dichiarazioni del segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi.
“Sgomento e profondo dolore - l'europarlamentare toscana della Lega Susanna Ceccardi - per quanto avvenuto stamani a Calenzano. In questo momento di grande sofferenza, il mio pensiero va alle famiglie delle vittime, agli operai feriti e a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa drammatica vicenda, per la quale esigiamo venga fatta chiarezza quanto prima. Un ringraziamento ai soccorritori, ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine e al personale sanitario che si sono prodigati con straordinario coraggio e dedizione per gestire l’emergenza”.
La ministra del Lavoro, Marina Calderone, sta seguendo l'evoluzione dell'incidente di Calenzano in contatto costante con il presidente della Regione Toscana, l'Ispettorato nazionale del lavoro e i Carabinieri per la tutela del lavoro, mentre la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha espresso cordoglio per le vittime e vicinanza alle famiglie e al territorio colpito, ringraziando i soccorritori per il loro intervento.
"In questo momento drammatico e di dolore voglio esprimere a nome di tutta la delegazione Pd all'europarlamento il nostro profondo cordoglio per le vittime e vicinanza alle famiglie e ai feriti di Calenzano. Un ringraziamento sentito arrivi forte ai vigili del fuoco, agli operatori sanitari e a tutti coloro che stanno lavorando per salvare vite e mettere in sicurezza l'area", così in una nota Nicola Zingaretti, capodelegazione eurodeputati Pd.
"E' con profondo dolore - ha detto il ministro dell'interno, Matteo Piantedosi - che esprimo il mio cordoglio alle famiglie delle vittime del tragico incidente accaduto oggi a Calenzano. La mia vicinanza insieme agli auguri di pronta guarigione a tutti coloro che sono rimasti feriti a causa della violenta esplosione. Ai Vigili del fuoco, prontamente intervenuti sul posto per prestare soccorso e ancora impegnati nella ricerca dei dispersi, va il mio apprezzamento e la mia gratitudine".
"Ancora morti sul lavoro. Oggi 2 operai in un deposito Eni a Calenzano. Vicinanza alle famiglie e agli operatori impegnati nei soccorsi. Chiediamo che sia fatta chiarezza sulle responsabilità e si ponga fine alle stragi quotidiane. La sicurezza sul lavoro è sempre più emergenza", così su i social Chiara Braga, capogruppo Pd alla camera dei Deputati.
"La tragedia che ha colpito il sito ENI di Calenzano, con un bilancio drammatico di due morti, nove feriti e quattro dispersi, deve rappresentare uno spartiacque nella gestione della sicurezza sul lavoro e nei protocolli di prevenzione degli incidenti rilevanti"., dichiara Elisabetta Mazzarri, consigliera comunale civica. "Questo disastro avrebbe potuto essere ancora più grave, considerata la vicinanza al parco serbatoi – continua Elisabetta Mazzarri – Non è tollerabile che eventi di tale portata continuino a mettere a repentaglio la vita dei lavoratori, dei soccorritori e della cittadinanza. È il risultato di normative carenti, controlli insufficienti e scarsa attenzione politica alla sicurezza delle infrastrutture industriali a rischio. L’esplosione, avvenuta nell’area di carico destinata alle autobotti, ha avuto conseguenze devastanti, bloccando il traffico ferroviario e autostradale in un punto cruciale dei collegamenti nazionali e obbligando alla distribuzione di mascherine per proteggere la popolazione dall’inalazione di sostanze pericolose. L’allerta della Protezione Civile, arrivata sui cellulari circa un’ora dopo l’incidente, ha evidenziato ulteriori falle nel sistema di emergenza. "Questa tragedia – prosegue Mazzarri – mette in luce l’urgenza di interventi legislativi immediati. Chiedo che il governo e le autorità regionali varino un piano straordinario per il monitoraggio, la messa in sicurezza e la modernizzazione degli impianti a rischio. È indispensabile rivedere le norme esistenti, potenziando i controlli periodici e obbligando le aziende a investire in tecnologie e protocolli di prevenzione avanzati". La consigliera sottolinea l’importanza di una formazione specifica per i lavoratori e di un sistema di allerta più rapido ed efficace: "Non basta limitarsi a reagire alle emergenze, bisogna prevenire. Serve un coordinamento tra aziende, enti locali, governo e Protezione Civile, affinché nessuno sia lasciato indietro in caso di incidenti e affinché le comunità locali siano protette e informate in tempo reale". Rivolgendosi ai familiari delle vittime e a tutta la comunità colpita, Mazzarri esprime vicinanza e dolore: "Il mio pensiero va alle famiglie distrutte da questa tragedia. Ma non possiamo fermarci al cordoglio: dobbiamo agire. Non possiamo più permettere che vite umane vengano sacrificate per la mancanza di politiche adeguate o per negligenza. È il momento di un cambiamento profondo e coraggioso. La sicurezza sul lavoro non è un'opzione, ma un diritto inviolabile", conclude Elisabetta Mazzarri.
"Siamo profondamente addolorati e colpiti per la tragedia che si è abbattuta oggi su Calenzano, l'esplosione di un deposito di carburante ha causato morti e feriti. Ci stringiamo alle famiglie devastate dal lutto, a nome nostro personale e di tutta la comunità politica di Forza Italia. Vogliamo ringraziare i vigili del fuoco e tutti i soccorritori che hanno svolto, e stanno ancora svolgendo sul posto, il loro lavoro in maniera celere e professionale". Lo dichiarano il vice segretario nazionale di Forza Italia, on.Deborah Bergamini, e il segretario regionale del partito toscano, Marco Stella. "In segno di lutto e di solidarietà - sottolineano Bergamini e Stella - abbiamo annullato la cena natalizia di Forza Italia Firenze, in programma questa sera".
"A nome del MoVimento 5 Stelle voglio esprimere la mia vicinanza a tutte le persone coinvolte nell' esplosione del deposito Eni a Calenzano" così il Capogruppo in Palazzo Vecchio Lorenzo Masi. "Si tratta di una terribile tragedia che sconvolge la vita quotidiana di tutti noi. Sono già state accertate due vittime, ma ci sono anche tre dispersi e nove feriti. Spero vivamente che il bilancio non si aggravi ancora di più e mai come oggi è necessario ribadire l'importanza di garantire la sicurezza sul lavoro per tutti gli uomini e le donne. Mi associo alle raccomandazioni diramate e invito tutti i cittadini alla massima prudenza".
"Quella che arriva dalla Piana fiorentina dopo l’esplosione all’impianto Eni di Calenzano è una notizia straziante con il suo tragico bilancio di morti, feriti e dispersi. Alle loro famiglie va tutta la nostra vicinanza e solidarietà".Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs. "Ora è il momento dello sgomento, del dolore e del cordoglio. Ma questa strage di Stato non può continuare così: le tragedie sul lavoro continuano ad aumentare in maniera intollerabile. Così come occorrerà affrontare il tema dei livelli di manutenzione e di sicurezza dei tanti impianti ed aziende a rischio di incidenti rilevanti presenti nel nostro Paese. Perché sulla prevenzione non si può mai abbassare la guardia".
«Siamo vicini ai familiari delle vittime dell’incidente sul lavoro di Calenzano, e accanto ai feriti». Così il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini, che ha voluto testimoniare l’impegno dei volontari chiamati a operare da stamani sull’emergenza relativa alla raffineria Eni a Settimello. «I nostri volontari – ha detto ancora Bettini – sono intervenuti su attivazione della centrale operativa dell’emergenza Sanitarie con squadre da tutte le associazioni di Pubblica assistenza più vicine. Siamo in contatto con le istituzioni e ci siamo messi a disposizione anche come struttura nel caso in cui fosse necessario attivare nuove squadre con competenze aggiuntive». «In questo momento però – ha concluso – non possiamo non essere vicini alle famiglie di chi in questo drammatico incidente ha perso la vita, e ai familiari dei dispersi che in queste ore stanno passando momenti drammatici. Morire di lavoro, nel 2024 è purtroppo ancora possibile, e non è mai abbastanza quello che tutti noi possiamo fare per incrementare la sicurezza nei luoghi a rischio e la consapevolezza in chi vi lavora».
Le associazioni e i sindacati
"L'esplosione alla raffineria ENI di Calenzano è una ferita profonda che lacera il cuore della comunità toscana. È nei momenti come questo che il dolore umano si intreccia con il peso devastante di ciò che poteva, e doveva, essere evitato". Così Roberto Capobianco e Salvatore Centola, presidente nazionale di Conflavoro e segretario regionale dell'associazione in Toscana.
"Il nostro primo pensiero va alle vittime, alle famiglie, ai lavoratori colpiti da una tragedia che segna non solo le loro vite, ma l'intero territorio. Ogni incidente sul lavoro è un grido che ci ricorda quanto la sicurezza non sia mai una concessione, ma un diritto sacrosanto. Oltre al costo umano, incalcolabile, le ricadute economiche saranno una piaga per le imprese e il tessuto sociale della zona. Non possiamo più permetterci di considerare la sicurezza come un accessorio, ma come il pilastro su cui costruire ogni attività lavorativa", concludono Capobianco e Centola.
Anche il presidente di CNA Firenze Metropolitana, Giacomo Cioni, ha dichiarato: "Desidero esprimere, a nome mio e di tutta CNA, la più profonda vicinanza e le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime della tragica esplosione verificatasi poche ore fa. Siamo accanto ai feriti, ai loro cari e a tutta la comunità locale duramente colpita da questo drammatico evento. Ringraziamo con gratitudine i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, il personale sanitario e tutti coloro che stanno lavorando instancabilmente per gestire l’emergenza e garantire la sicurezza dell’area".
Così, invece, Massimo Cerbai, presidente di CNA Piana Fiorentina,: " Ribadisco la nostra solidarietà e vicinanza a tutti coloro che sono coinvolti in questa tragedia e alle realtà produttive che ne stanno affrontando le conseguenze. Ci stanno già contattando molte imprese coinvolte e danneggiate a vario titolo dall’esplosione: desideriamo informarle di aver messo a loro disposizione in modo del tutto gratuito i nostri professionisti per la stima dei danni e gli eventuali risarcimenti. Per ogni informazione è possibile contattare Mirko Sulli al numero 3459770586".
“Grande dolore e vicinanza ai familiari delle vittime e dei feriti dell’esplosione avvenuta questa mattina a Calenzano. Non si può e non si deve morire sul luogo di lavoro”. Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa. “Ci auguriamo di cuore che il numero dei morti non aumenti e che l’intera area sia messa al più presto in sicurezza grazie all’impegno che forze dell’ordine e soccorritori stanno portando avanti senza sosta da questa mattina. La sicurezza sul lavoro per noi di Confapi è da sempre una priorità. Il sistema di sicurezza sul lavoro italiano soffre di un alto tasso di regolazione normativa e di un basso livello di effettività nella formazione. Siamo convinti che si debba sempre più operare nell’ottica della prevenzione, oltre che di una formazione più efficace”. Anche Luigi Pino, Presidente di Confapi Pisa e del Tirreno, ha espresso il proprio cordoglio e la propria solidarietà: “Un altro gravissimo incidente sul lavoro, che ci lascia sgomenti e ci spinge ad una riflessione profonda. Ogni vita persa in questo modo è una sconfitta per tutta la nostra comunità. Non possiamo più permetterci tragedie come questa. È essenziale che le istituzioni, insieme alle imprese, rafforzino gli sforzi per garantire una sicurezza sul lavoro sempre più concreta ed efficace, con investimenti nella formazione e nella prevenzione. Ci stringiamo alle famiglie delle vittime e dei feriti in questo momento di grande dolore”.
“Sono le ore dello sgomento per le vittime e i feriti e del sostegno ai soccorritori impegnati sul luogo dell’esplosione. Ma non possiamo fermarci qui: anche nella nostra regione si continua a morire di lavoro e questo è intollerabile. È necessario un confronto vero e a tutto campo sulle condizioni di lavoro in tutti i settori”. A dirlo è il presidente di Confcooperative Toscana, Alberto Grilli, dopo l’esplosione avvenuta stamani in una raffineria a Calenzano.
“Non possiamo andare in scena dopo una tragedia del genere a pochissimi chilometri da qui. Ci sono ancora dei dispersi. Per rispetto di chi ha perso la vita sul luogo di lavoro, di chi è ferito, per le loro famiglie”. Sono le parole della direzione di Fondazione Accademia dei Perseveranti, che questa sera ha deciso di tenere chiuso il Teatrodante Carlo Monni. “È l’ennesima tragedia, dopo l’alluvione, nella Piana fiorentina: ora è il momento del silenzio e del cordoglio, poi occorrerà riflettere, anche attraverso la cultura. Ci stringiamo alla comunità di Calenzano.” La direzione del Teatrodante Carlo Monni, insieme al consulente artistico Piero Pelù, annuncia il rinvio dello spettacolo di stagione previsto per stasera, lunedì 9 dicembre, al Teatrodante Carlo Monni: “Il duce delinquente”. Rinviata anche la presentazione del libro “Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia” (Harper Collins, 2024).
“Desideriamo esprimere, a nome della Cisal, il più profondo cordoglio per le vittime e la massima vicinanza alle famiglie coinvolte nel tragico incidente verificatosi presso la raffineria di Calenzano. Gli sviluppi di questa vicenda ci lasciano profondamente turbati e preoccupati. Quanto accaduto riporta alla luce, purtroppo, la questione cruciale della sicurezza nei luoghi di lavoro, tema che richiede un impegno più forte, costante e condiviso. E' ovviamente prematuro esprimere ogni tipo di giudizio, appare tuttavia necessario ribadire che l'attenzione verso la sicurezza nei luoghi di lavoro e soprattutto nei siti ad alto rischio come quello di Calenzano, deve restare altissima. È necessario che le aziende, di qualunque dimensione, pongano maggiore attenzione agli aspetti preventivi, dall'adeguamento degli impianti alla formazione del personale, elementi imprescindibili per garantire l'incolumità dei lavoratori. Riteniamo opportuno un rafforzamento del sistema dei controlli e delle relative misure sanzionatorie, nell'ottica di una più efficace tutela del lavoro. La salvaguardia della vita umana rappresenta un valore fondamentale che non può essere subordinato a logiche di natura economica. Confidiamo che le autorità competenti possano fare piena luce su questo incidente, mentre rinnoviamo la nostra vicinanza a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia". Così in una nota il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro e Giuseppe Graniti segretario generale della Fialc Cisal.
Confartigianato Imprese Toscana con profondo cordoglio si stringe ai familiari delle vittime dell’esplosione avvenuta stamani nello stabilimento di Eni in via Erbosa 29 a Calenzano (FI). Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Imprese Toscana ha dichiarato: “Siamo vicini a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia e seguiamo il susseguirsi delle notizie sperando che presto vengano garantite condizioni di sicurezza e si possano ricostruire le cause di questo terribile incidente, che purtroppo è avvenuto in un’area molto popolata e ad alta densità di insediamenti industriali, artigianali e commerciali. Il nostro grazie alle organizzazioni e alle persone impegnate nei soccorsi e al personale sanitario che assiste i feriti. La rete di Confartigianato, la nostra comunità, è a disposizione delle persone e delle imprese che stanno subendo le conseguenze di questa tragedia “.
“Profondo dolore per le vittime e un pensiero di forte vicinanza ai feriti per l’incendio al deposito carburanti avvenuto questa mattina a Calenzano. Vorrei, anche, esprimere un ringraziamento a tutti coloro che in queste concitate ore si stanno impegnando per i soccorsi e il ripristino in sicurezza dell’area. Stiamo monitorando costantemente le conseguenze e la nostra struttura è a disposizione delle imprese delle zone coinvolte dall’incendio al deposito carburanti”. Così il presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa e di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi.
“Non è possibile che solo dieci mesi dopo quanto successo in via Mariti, Firenze sia di nuovo a piangere per una tragedia di queste dimensioni in un luogo di lavoro. Non bastano lo sgomento, il dolore e la rabbia: dobbiamo fermare questo massacro.” A dirlo sono i segretari generali della Cisl Toscana e Firenze-Prato, rispettivamente Silvia Russo e Fabio Franchi, dopo l’esplosione di questa mattina a Calenzano. “Oggi la domanda che dobbiamo tutti porci è se in questo territorio si fa tutto quanto è possibile per tutelare la sicurezza sul lavoro, quanti sono e quanto sono efficaci i controlli, se c’è un coordinamento sufficiente e adeguato tra i quattro soggetti (Ispettorato del lavoro, Inps, Inail, Asl) che sono preposti a garantire la sicurezza. Chiediamo anche alla Regione, che sull’argomento ha sempre dimostrato grande attenzione, di attivarsi per garantire che il coordinamento degli interventi sul territorio sia massimo, che le forze sul campo per fare i controlli siano di più e che i controlli siano più efficaci. Spetterà come sempre alla magistratura accertare eventuali responsabilità su quanto accaduto stamani, ma è tragicamente evidente che su questo territorio c’è un problema. Dobbiamo ribadire, poiché i comportamenti di molti sembrano spesso dimenticarlo, che la tutela della vita umana viene prima del profitto e che tutte le aziende, grandi e piccole, devono rispettare le norme e investire tutto quanto è necessario sulla sicurezza. E anche lo stato deve fare molto di più sul piano di ispezioni e sanzioni. Per questo, insieme a Cgil e Uil, abbiamo deciso lo sciopero e l’iniziativa di mercoledi, richiamando tutti alle proprie responsabilità. ”
“L’esplosione avvenuta a Calenzano non è solo un incidente sul lavoro gravissimo: è l’ennesimo. Le leggi sulla sicurezza ci sono, vanno rispettate e fatte rispettare: questa è la prima cosa da fare. Ma serve anche rinnovare e rafforzare l’impegno sulla prevenzione, che non va considerata una spesa ma un giusto investimento”. A dirlo è la presidente di Acli Toscana, Elena Pampana, dopo l’esplosione avvenuta in una raffineria Eni di Calenzano che ha causato la morte di due lavoratori e il ferimento di diverse persone. “A nome di tutte le Acli toscane – aggiunge Pampana – esprimo il cordoglio per le vittime, i migliori auguri ai feriti e un grande ringraziamento alle forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco e i soccorritori accorsi sul posto”.
“Monitoriamo con grande preoccupazione l'evolversi della situazione a Calenzano, in provincia di Firenze, dove una terribile esplosione ha provocato morti e feriti. Porgiamo alle famiglie le nostre più sentite condoglianze e ai feriti un augurio di pronta e completa guarigione. Attendiamo ulteriori sviluppi, ribadendo che, ovunque, la sicurezza dei lavoratori è un diritto inalienabile, per il quale dobbiamo tutti tenere l'attenzione costantemente elevata. Esprimiamo il nostro profondo ringraziamento ai Vigili del fuoco e a tutti gli operatori che, con il loro tempestivo intervento, hanno provveduto a riportare la situazione sotto controllo”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL e Eliseo Fiorin, Segretario Nazionale UGL Chimici, in merito all'esplosione avvenuta nel deposito carburanti nell’area del sito Eni a Calenzano, in provincia di Firenze.
Arcivescovo Gambelli: "Preghiera per vittime e feriti"
"Insieme a tutta la Chiesa fiorentina, prego per le vittime di questo grave incidente, per i feriti, per le famiglie di tutti coloro che sono stati coinvolti nell'esplosione. Siamo vicini alla comunità di Calenzano che insieme piange per queste vite spezzate e per la pena dei loro cari. Affidiamo al Signore chi ha perso la vita e lo invochiamo perché doni guarigione a chi è rimasto ferito, consoli e sostenga quanti sono nel dolore. Il pensiero e la gratitudine vanno poi ai soccorritori che si stanno prodigando per salvare le persone e portare aiuto".
Il vescovo di Prato: "Sconcertati"
Il vescovo di Prato, monsignor Giovanni Nerbini, insieme alla Chiesa diocesana, si unisce al dolore delle famiglie per le vittime del grave incidente avvenuto questa mattina a Calenzano. Tra i lavoratori che hanno perso la vita nell’esplosione c’è anche un uomo residente a Prato.
«Abbiamo provato sconcerto per quanto accaduto, constatiamo che ancora una volta ci sono dei lavoratori che hanno perso la vita, altri invece sono rimasti gravemente feriti. Sono le ennesime morti sul lavoro che tracciano un bilancio veramente pesante e inaccettabile», osserva monsignor Nerbini, che è anche delegato della Conferenza episcopale toscana per le questioni sociali e del lavoro.
«Ci uniamo nella preghiera e siamo vicini alle famiglie di tutti coloro che sono rimasti coinvolti in questa terribile esplosione e alla comunità di Calenzano», conclude il Vescovo di Prato.
Il cordoglio dell'UniFi
“Siamo tutti molto scossi per quanto avvenuto a Calenzano a seguito della terribile esplosione che è stata avvertita a chilometri di distanza anche nelle nostre sedi universitarie. In questo momento così difficile, voglio esprimere la vicinanza dell’Ateneo ai familiari delle vittime e dei feriti coinvolti nell’incendio. A loro va l’abbraccio solidale di tutta la comunità che rappresento. Voglio ringraziare i soccorritori che, a vario titolo, si sono adoperati con tempestività e dedizione per far fronte all’emergenza e il Ministro Anna Maria Bernini per la vicinanza che ha espresso a tutta la comunità accademica”.
Così la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci ha commentato l’accaduto, precisando che le sedi universitarie del Design Campus, del Campus scientifico tecnologico di Sesto e della sede di Quaracchi non hanno riportato alcun danno e che lo scambio di informazioni con la Protezione civile è stato continuo.
A Calenzano e Sesto fiorentino studenti, personale tecnico amministrativo e docenti – rimasti nella mattinata precauzionalmente all’interno dei plessi – hanno lasciato i locali universitari non appena è giunta la comunicazione da parte dell’Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Toscana che non vi fossero criticità legate alla qualità dell’aria.
Le attività didattiche nei plessi di Calenzano, Sesto Fiorentino e Quaracchi, sospese oggi pomeriggio, riprenderanno regolarmente nella giornata di domani.