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Criticità e Prospettive del Sistema Educativo a San Miniato: Interpellanza al Sindaco e agli Assessori

Manola Guazzini (foto da Facebook)

Del verbale della riunione della commissione "Attività Culturali ed Educative" che si è tenuta il 12/09/2024 alla presenza degli assessori Matteo Squicciarini e Marco Greco;

PREMESSO E CONSIDERATO CHE

1)-la situazione degli asili nido rappresenta indubbiamente una condizione privilegiata del Comune di San Miniato rispetto alle medie italiane ed europee; è indubbiamente giusto proporsi l'obiettivo del superamento delle liste d'attesa, anche se si dovrebbe tenere conto delle proiezioni demografiche e dei dati sulle utenze da fuori comune, ma appaiono quanto meno insufficientemente motivate e argomentate scelte di localizzazione, come quella relativa a un nuovo polo 0-6 a Balconevisi;

2)- la situazione della scuola di base nel Comune di San Miniato necessita assolutamente di una pianificazione che eviti di dover rispondere continuamente con rattoppi al proporsi delle emergenze; ciò richiederebbe, da un lato, in rapporto con l'approvazione e poi con le fasi attuative del nuovo piano strutturale, un ridisegno delle strutture scolastiche sul territorio che fosse fondato su uno studio serio delle tendenze demografiche prevedibili nei prossimi vent'anni e programmasse investimenti tesi a potenziare e qualificare alcune strutture e a recuperarne altre per finalità non scolastiche ma comunque tese a promuovere la socialità e la crescita culturale e educativa di tutti i centri del nostro territorio; dall'altra una programmazione annuale delle manutenzioni per cui la somma stanziata di 80 mila euro per quest'anno appare largamente insufficiente, e inoltre un rapporto tra l'Amministrazione e gli organi delle scuole autonome che consenta di prevedere nel mese di maggio di ogni anno le criticità prevedibili per l'apertura dell'anno scolastico successivo e di discutere nel consiglio o nella commissione competente i provvedimenti più adeguati;

3)-è indispensabile un'efficace opera di orientamento e di programmazione territoriale dei flussi scolastici in modo da evitare il rischio di una sottoutilizzazione di strutture importanti (è il caso della nuova scuola di Ponte a Elsa dove ci risulta che i lavori abbiano appena avuto inizio mentre nel frattempo non si è riusciti per due anni consecutivi a istituire le prime classi della scuola primaria); in questo ambito si colloca anche una forte esigenza di programmazione sull'istituzione di plessi a tempo pieno, modello educativo di grande valore, che meriterebbe di essere sostenuto sulla base di un confronto culturale serio tra le diverse esigenze delle famiglie e i diversi obiettivi pedagogici, e garantito in particolare nelle zone dove viene richiesto, non utilizzato come escamotage per tappare falle nel breve periodo; la richiesta del tempo pieno dovrebbe certamente essere considerata tra i fattori in base ai quali rimodulare i servizi di trasporto scolastico;

4)-esistono nel nostro Comune situazioni strutturali assolutamente non più rinviabili, che riguardano in particolare:

  1. a) -Ponte a Egola, non solo per quanto riguarda la scuola media ma per il complesso della scuola di base e per l'insieme dei servizi culturali e educativi della frazione, a cominciare dalla biblioteca, attualmente situata in una sede disagiata e in affitto. Le criticità che riguardano la scuola di base a Ponte a Egola sono di tipo strutturale, producono spesso emergenze, ma non appaiono legate a singole emergenze; fin dal 2010 una specifica indagine sullo stato della scuola “Buonarroti”, redatta dall’Ing. Palla, certificò che “la porzione dell’edificio in muratura presenta vari elementi di criticità anche in normali condizioni statiche” ed ancora “non è assolutamente possibile per il fabbricato in esame conseguire la rispondenza alle attuali normative in materia sismica per le innumerevoli problematiche che presenta, se non con radicali interventi diffusi e molto onerosi su tutte le strutture a partire dalle fondazioni alla copertura”; nel 2018 un successivo studio tecnico commissionato dal Comune indicava la scuola “Buonarroti” come struttura ad alta criticità; a partire dal 2020-2021 per garantire il servizio scolastico si ricorre a contratti d'affitto rinnovati d'anno in anno in locali che furono reperiti in fretta e furia con un onere per il Comune di 50 mila euro annui;

b)-Ponte a Elsa, dove si propone oggi un intervento di ristrutturazione per un importo di 115 mila euro sulla vecchia scuola, senza minimamente specificare se questo intervento sia funzionale al recupero dell'edificio per altre (quali?) finalità pubbliche, in una situazione in cui garantire la possibilità effettiva di apertura della nuova scuola per l'anno scolastico 2025-26 (si tratta di un intervento ripreso in modo continuativo e ininterrotto da tutti i DUP dal 2019 in poi) appare condizione per evitare che alla realizzazione dell'opera corrisponda alla fine la sottoutilizzazione di una struttura così importante e innovativa;

c)-La Valdegola, dove in assenza di chiare scelte di programmazione si rischia, in una prospettiva medio-breve, di perdere la presenza di strutture di scuola di base nell'intera area;

5)-sulle questioni dell'adeguamento delle tariffe per i servizi di trasporto e mensa, in una situazione di difficoltà per le famiglie come quella attuale, ogni decisione dovrebbe essere assunta previa razionalizzazione dei costi e recupero dei pagamenti inevasi (fatte salve le situazioni sociali), e comunque sottoposta alla discussione del Consiglio Comunale;

6)-altri temi affrontati nella discussione della commissione, come la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la ricostituzione di reti di solidarietà di vicinato, appaiono puntare incongruamente, in assenza di ogni iniziativa pubblica, su un'improbabile funzione sostitutiva della società civile;

INTERPELLA IL SINDACO E GLI ASSESSORI ALLA SCUOLA E AI LAVORI PUBBLICI PER SAPERE:

1)-se esistano delibere, determine o progettazioni relative al polo 0-6 di Balconevisi; dove si intenda ubicarlo; come si intenda conciliare la previsione con l'esigenza di evitare ulteriori consumi di suolo, tanto più in una frazione collocata su un versante collinare e con forti problemi relativi alla viabilità di collegamento; se tale previsione sia stata inserita nel Piano Strutturale; se non si ritenga necessario riconsiderare la questione nel quadro di una riprogettazione complessiva dei servizi educativi e scolastici 0-11 nell'area della Valdegola;

2)-quali iniziative l'Amministrazione intenda assumere per garantire l'apertura della nuova scuola di Ponte a Elsa per l'anno scolastico 2025-2026; se, in questo quadro intenda confermare l'intervento annunciato per 115 mila euro, ed eventualmente sulla base di quali idee sulla nuova destinazione di quell'edificio di proprietà comunale;

3)-se non ritenga assolutamente indispensabile e prioritario avviare, preferibilmente nel quadro delle iniziative di rigenerazione urbana delle aree di conceria dismesse, un progetto organico sull'intero comparto della scuola di base a Ponte a Egola, contestualmente alla soluzione di problemi come la sede della biblioteca e di Vocintransito;

4)-se ci sia qualche iniziativa in attuazione dell'inserimento nel piano delle opere pubbliche del consolidamento della Scuola “Leonardo da Vinci” nel capoluogo, anch'essa in situazione di grave precarietà strutturale secondo la relazione dell'allora assessora ai Lavori Pubblici Marzia Fattori all'inizio del precedente mandato amministrativo, in virtù di uno studio affidato all’ ing. Andrea Capecchi;

5)-se non si ritenga urgente affrontare, in sede di approvazione e nelle prime fasi attuative del Piano Strutturale il tema del ridisegno della rete della scuola di base nel territorio di San Miniato, e, in quest'ambito, delle sezioni di tempo pieno e di tempo prolungato di cui chiedere, in accordo con le scuole autonome, l'istituzione all'Ufficio Scolastico Provinciale;

6)-se l'Amministrazione si impegna a presentare in commissione, prima di qualunque decisione sulla revisione delle tariffe, un rapporto dettagliato sull'organizzazione e sui costi dei servizi di mensa e trasporti e sulle evasioni contributive da recuperare;

7)-se l'Assessore alla Scuola si impegna a presentare al Consiglio o alla competente commissione entro il mese di Maggio 2025 un rapporto sulle criticità prevedibili in vista dell'apertura dell'anno scolastico 2025-2026;

8)-quali iniziative l’Amministrazione Comunale ha attivato e quali intende attivare per venire incontro alle esigenze, in particolare delle madri, di conciliare la vita lavorativa con quella familiare.

Consigliera comunale Manola Guazzini, del gruppo Misto

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