Tentò di strangolare la madre, 38enne fiorentino assolto perché incapace di intendere e volere

È stato assolto dall'accusa di tentato omicidio e maltrattamenti perché incapace di intendere e volere. Dovrà quindi trascorrere tre anni in una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza, il fiorentino di 38 anni che nel giugno 2023 tentò di strangolare la madre al culmine di una discussione, dopo averle spruzzato del profumo sugli occhi.

L’uomo da almeno un anno avanzava continue richieste di denaro ai genitori, che non erano in grado di soddisfare. Da qui le continue violenze del fiorentino, che spesso in preda ad alcol e stupefacenti, avrebbe insultato, minacciato di morte e picchiato il padre e la madre, fino all’episodio che lo ha portato di fronte al giudice.

Nonostante la presa al collo, la donna riuscì a liberarsi e a fuggire da casa grazie anche all'intervento del marito. I coniugi poi contattarono il NUE 112 e il figlio venne arrestato.

Inizialmente una perizia disposta dal gip stabilì che il 38enne era capace di intendere e volere limitatamente al reato di maltrattamenti in famiglia, e parzialmente capace per il tentato omicidio. Tuttavia, nel processo in abbreviato, condizionato a una consulenza psichiatrica, è emerso come l’uomo sia affetto da vizio totale di mente che lo rende incapace di intendere e volere. Da qui, la richiesta di assoluzione della procura accolta dal tribunale.

Prima dei risultati della consulenza psichiatrica, il 38enne era finito inizialmente nel carcere fiorentino di Sollicciano, in cui per due volte di togliersi la vita per due volte.

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