Comitato "Stadio sì, ma non così": "Chiediamo al Comune di poter partecipare alla Conferenza dei servizi"
Il Comitato “Stadio sì, ma non così” ha già espresso al Comune di Empoli le proprie osservazioni in riferimento alla proposta della società Empoli Football Club per la ristrutturazione dello stadio comunale “Carlo Castellani”, esprimendo la propria contrarietà alla proposta così come presentata, e proponendo alcune osservazioni. Per questo ha formalmente richiesto al Comune di poter partecipare alla Conferenza dei Servizi preliminare, e sta ancora attendendo una risposta nel merito. In particolare il Comitato preliminarmente ravvisa come durante il percorso partecipativo sia stata discussa una sola opzione, quella presentata dall’Empoli FC, senza valutare altre possibili soluzioni.
È facilmente riscontrabile che tutte le opzioni presentate dall’Empoli FC e riassunte nel documento “Stadio Insieme 2024” prevedono la ristrutturazione dell’impianto sportivo con superfici interne destinate a commerciale e terziario, e che non è stata pertanto presa in considerazione la possibilità di una semplice ristrutturazione ai soli scopi sportivi. Da quanto sopra, si è facilmente portati a dedurre che l’Empoli FC sia forse più interessato all’indotto economico conseguente alla predisposizione di un’area commerciale e terziaria, che non alla ristrutturazione in sé e all’aumento della capienza dell’impianto sportivo esistente. Del resto, tale ipotesi sembrerebbe congrua con le voci, che giungono da più parti e con sempre maggiore frequenza, inerenti la ricerca di futuri acquirenti da parte della proprietà dell’Empoli FC.
Riteniamo che la scelta di introdurre ampie superfici destinate a commerciale e terziario nel progetto di ristrutturazione possa essere considerata perfettamente legittima dal punto di vista dell’Empoli FC, ma lo sia meno nell’ottica del perseguimento dell’interesse pubblico primario (ristrutturazione, messa in sicurezza e ammodernamento di un bene pubblico) che dovrebbe stare alla base del project financing proposto al Comune di Empoli. Riteniamo, infatti, che il completo stravolgimento di un quartiere cittadino e, date le sue dimensioni, l’impatto che l’opera avrebbe sulla città intera e sulle zone limitrofe, sia un prezzo troppo alto da pagare per i cittadini.
Per quanto sopra espresso, e in considerazione del fatto che il canone annuale attualmente pagato dall’Empoli FC al Comune di Empoli per l’utilizzo dello Stadio Comunale è di centinaia di migliaia di euro inferiore a quanto corrisposto dalle altre società professionistiche di calcio che militano nello stesso campionato ai rispettivi enti pubblici proprietari degli stadi, riteniamo che, prima di rendere definitiva una scelta i cui effetti ricadranno almeno sulle prossime tre generazioni di empolesi, sia presa in considerazione e attentamente valutata da parte del Comune di Empoli anche l’ipotesi di ristrutturazione dello Stadio Comunale “Carlo Castellani” che non preveda le aree commerciali e terziarie proposte dall’Empoli FC. Tale ipotesi avrebbe ragionevolmente un costo molto inferiore ai 55 milioni di euro ipotizzati nello Scenario 3 del documento “Stadio Insieme 2024”. Ciò renderebbe possibile ridurre ampiamente i 73 anni di diritto gratuito di superficie, evitando il trasferimento gratuito del diritto di proprietà del sussidiario per la costruzione di una struttura turistico ricettiva, ed evitando ogni ipotesi di esenzione per 73 anni dalle tasse.
Anche la scelta dell’amministrazione comunale di nominare come proprio consulente per difendere gli interessi pubblici in questa operazione proprio il professionista che per oltre quattro anni (come si evince dal proprio CV diffuso in internet) è stato consigliere dell’allora onorevole Luca Lotti (attualmente in libro paga dell’Empoli FC) per l’approvazione della c.d. “Legge Stadi” (quella che ha poi permesso la presentazione del progetto) suscita qualche motivo di inopportunità amministrativa; senza nulla questionare sulle capacità e competenze del professionista. Per questo, come Comitato, richiediamo all’amministrazione comunale di riconsiderare l’opportunità di questa scelta, e eventualmente di nominare un diverso professionista.
Siamo sicuri che Sindaco, Assessori e Consiglieri tutti, forti della storia dei nostri amministratori che da sempre si sono contraddistinti per la vicinanza ai propri concittadini, sapranno rendere prioritari gli interessi pubblici degli empolesi rispetto a quelli economici di pochi privati.
Fonte: Comitato "Stadio sì, ma non così"