Autonomia differenziata, no in Consiglio comunale a Empoli. Pd: "Compromette servizi essenziali"
Nella scorsa seduta del Consiglio comunale di Empoli è stata approvata a maggioranza un ordine del giorno riguardante la contrarietà all’autonomia differenziata, un tema che ha visto una convergenza significativa tra diverse forze politiche, sia di maggioranza che di minoranza, tra cui il Movimento 5 Stelle e Buongiorno Empoli.
"La riforma compromette la capacità dello Stato di garantire servizi essenziali a tutti i cittadini - sostiene Sara Fluvi, consigliera del Partito Democratico, che ha presentato l’ordine del giorno. Il regionalismo differenziato, sebbene possa essere visto come un’opportunità, deve essere applicato con molta attenzione, affinché non rischi di creare un sistema in cui i servizi di qualità siano riservati solo alle regioni più ricche. Questo tipo di autonomia, se mal gestito, potrebbe tradursi in una ‘secessione dei ricchi’, dove le disuguaglianze vengono accentuate, piuttosto che risolte. È essenziale che venga rispettato il principio di equità" ha aggiunto Fluvi.
Daniele Giannoni, del gruppo Alessio Mantellassi Sindaco, ha ribadito: "L’opposizione all’autonomia differenziata non è una resistenza al progresso, ma un impegno per un progresso equo e solidale, volto a mantenere un’unità nazionale coesa. Non possiamo permettere che l’autonomia differenziata diventi uno strumento per una competizione tra territori, ma dobbiamo lavorare insieme come una nazione unita".
"La pericolosità della spinta autonomista rischia di accentuare le disuguaglianze tra le regioni, favorendo quelle più ricche e penalizzando quelle meno sviluppate - avverte Marco Dicuio, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra -. Il nostro Paese è fondato su principi di solidarietà e uguaglianza, e un sistema che premia chi ha più mezzi e capacità va contro questi valori. La combinazione di autonomia differenziata e politiche di austerità rappresenta un mix pericoloso che alimenta il disagio sociale".
L’ordine del giorno approvato rappresenta, dunque, un passo importante verso la difesa di un modello di sviluppo che metta al centro l’uguaglianza, la solidarietà e il rispetto della Costituzione, a fronte di una proposta di autonomia che, secondo i firmatari, rischia di minare questi principi fondamentali. La maggioranza consiliare esprime l’auspicio che questo sia solo l’inizio di un impegno condiviso per abrogare definitivamente la legge 86 del 2024, sostenendo una riforma che rispetti davvero i valori di giustizia sociale.
Fonte: PD Empolese Valdelsa - Ufficio stampa