Nella mattina di oggi, venerdì 29 novembre, anche in Toscana lo sciopero generale si è fatto sentire. Uno stop di 8 ore per tutti i settori privati e pubblici, a eccezione dei trasporti dove è di 4 ore (esclusi i treni): Cgil e Uil hanno chiesto di cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali.
A Firenze è partito da piazza Santa Maria Novella prima delle 10 il corteo regionale organizzato da Cgil e Uil Toscana a Firenze. Migliaia di manifestanti hanno sfilato per le vie del centro e i lungarni per arrivare a piazza Poggi. Si parla di "una partecipazione di settantamila persone".
"Questo governo non vuole sentire chi dissente da lui, e per questo motivo cerca di impedirci di manifestare, ma la risposta di stamani mi sembra abbastanza chiara", ha affermato il segretario regionale Rossano Rossi, secondo cui "il paese è in una crisi paurosa, piagato dalla povertà e dalla precarietà in aumento. Avremmo avuto bisogno di una legge di bilancio con interventi per sopperire ai problemi di salario, con una riforma fiscale più giusta, e invece è Robin Hood alla rovescia: si fa pagare le fasce deboli della popolazione, è una Finanziaria classista".
Per Paolo Fantappiè, segretario generale della Uil Toscana, "stiamo ascoltando il paese reale che grida che non ce la fa più ad arrivare a fine mese: pensionati, lavoratori dipendenti privati e pubblici, non riescono ad arrivare alla fine del mese. Servono risorse per i salari, per le pensioni, e servono risorse per uno stato sociale efficiente, per una sanità aperta a tutti, una sanità pubblica per tutti i cittadini".
Si parla anche di Beko
Una partecipazione straordinaria alla manifestazione di Firenze in occasione dello sciopero generale indetto da CGIL e UIL oggi. Oltre 1000 persone tra lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati della provincia di Siena hanno riempito 18 pullman e numerose macchine per raggiungere il capoluogo regionale, nutrita la presenza delle maestranze di Beko e Gsk.
Sulla base dei primi dati fin qui pervenuti dalle Categorie della Cgil senese si sono fermate intere aziende tra cui Ctc, Sodexo ed Engie appalti Gsk, Sigerico appalto Santa Maria della Scala, Tenute Teruzzi. Alte adesioni, tra le altre, nelle realtà produttive di: Galenica, Imer, Trigano e Pramac; Bruni costruzioni, Lodovichi, Travertini italiani; Telco soluzioni digitali; Floramiata; Lidl; Sei Toscana; Cm pali somministrati.
“Tutti mobilitati per la modifica della legge di bilancio che penalizza e impoverisce lavoratori e pensionati - spiega il sindacato - Uno sciopero contro l’iniquità sociale di una manovra che non combatte l'evasione fiscale e tassa chi ha meno per dare a chi ha di più, che finanzia l’economia di guerra e sacrifica la sanità. Uno sciopero contro le politiche del Governo che con il ‘collegato lavoro’ e le modifiche del codice degli appalti avalla un modo di fare impresa che in nome del profitto straccia diritti e dignità del lavoro, Avicoop, Beko e Gsk ne sono la plastica rappresentazione”.
“La mobilitazione di oggi e’ una straordinaria prova di democrazia - conclude la Cgil di Siena - che si contrappone a chi, in modo autoritario, pensa di cancellare le libertà individuali e collettive delle persone di dissentire, a partire dalla negazione del diritto di sciopero e di manifestazione”.
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