Caso Barnini, il sindaco Mantellassi: "Non rientra nelle incompatibilità". Poggianti: "Incompatibile e inopportuno"
Se dal punto di vista giuridico siamo alle sole "richieste di parere tecnico", l'assunzione dell'ex sindaca Brenda Barnini nella cooperativa SintesiMinerva di Empoli è diventato a tutti gli effetti un 'caso politico', suscitando di contrappunto chiare prese di posizione tra tutte le opposizioni. Mentre FdI e FI parlano di "un giudizio meramente politico di assoluta inopportunità" , Buongiorno Empoli rispolvera il vecchio e irrisolto tema della "questione morale", il Centrodestra per Empoli ha portato la questione nell'ultimo consiglio comunale.
Nonostante il rumoroso 'brusio politico' che da settimane accompagna la vicenda, che ha toccato anche i confini del comune di Pontedera dove Barnini lavorava prima del nuovo incarico, la Giunta del Comune di Empoli non aveva espresso ancora un parere pubblico. L'occasione, per così dire, è stata proprio l'interrogazione del gruppo Centrodestra per Empoli che nella seduta del consiglio comunale ha richiesto se l’Amministrazione era a conoscenza della vicenda, se "ritiene inopportuna politicamente l’assunzione di un Sindaco presso una cooperativa privata verso la quale l’ente che ha rappresentato fino a pochi mesi fa aveva deliberato somme ed appalti" se sottoporrà il caso ad ANAC per verificare l’incompatibilità" e se sospenderà i progetti aperti con la cooperativa per presunta violazione del divieto di 'pantouflage'.
"Punto per punto" le risposte di Mantellassi: "L'Amministrazione non era a conoscenza del rapporto instaurato; sul secondo punto si ritiene non ci siano profili di inopportunità laddove la ex sindaca non rivesta un ruolo rilevante decisionale nella cooperativa, ad esempio facendo parte del cda; sul quesito tre l'amministrazione non ritiene applicabile alla fattispecie il divieto di pantouflage in quanto il divieto si applica espressamente ai soggetti elencati che abbiano esercitato poteri autoritativi e/o negoziali nei confronti di soggetti privati presso cui sono poi chiamati a svolgere un incarico oppure prestare servizio: dipendenti delle pubbliche amministrazione a tempo indeterminato, personale con rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato o autonomo, titolari di incarichi ammnistrativi di vertice come segretario generale, direttore generale o assimilabili, incarichi dirigenziali interni che comportino l'esercizio di competenze di amministrazione e/o gestione ovvero dirigenti interni all'Ente, incarichi dirigenziali esterni che comportino esercizio di competenze di amministrazione o gestione conferiti a soggetti che non abbaino qualifica di dirigente pubblico o dipendente di pubblica amministrazione". Il Comune ne trae l'interpretazione che "non rientrano in questo elenco gli organi rappresentativi tra cui un ex sindaco" e che quindi "non si ravvisano le necessità di sospendere i progetti in essere con la cooperativa".
Secondo l'interpretazione dell'Ufficio Affari Generali del Comune, riportate da Mantellassi, il ruolo di sindaco e la posizione lavorativa successiva non sarebbero tra i casi previsti dalle linee guida. Questione di parole, termini e interpretazione normativa quindi, che Poggianti contesta: "Ritengo che nel parere dell'Ufficio affari generali esposta dl Comune vi sia grande possibilità interpretativa, e grande discrezionalità nella determinazione dei ruoli, ciò che esce dalla porta rientra dalla finestra".
In attesa che l'ENAC si esprima al riguardo, dato che parliamo di Empoli, ciò che resta è un elefante politico nella 'vetreria', su cui, come fa notare anche Poggianti, "il sindaco non si è espresso", limitandosi a solcare solo i mari sicuri dell'interpretazione giuridica fornita dagli uffici comunali.
Poggianti lo ripete più volte in aula, "esiste a mio avviso anche una questione giuridica", ma resta comunque il fatto politico: "Vediamo la brutta prassi delle Amministrazioni comunali dell'Empolese Valdelsa di allocare ex membri e amministratori in società partecipate o cooperative, una sorta di porta girevole tra pubblico e privato. Non si tratta solo di un fatto privato, sia perché l ex sindaca ha ricoperto quel ruolo per 10 anni sia per il ruolo politico che tuttora ha nel PD e che la vedrà verosimilmente candidata alle Regionali. Si tratta di un'onta politica per il PD e l'ex sindaca".