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Caso Barnini, FdI Pontedera: "Anomalie sull'assunzione, l'avevamo detto"

Matteo Bagnoli (foto gonews.it)

Anche il gruppo consiliare di Pontedera di Fratelli d’Italia interviene sul caso Brenda Barnini, ex sindaca di Empoli. Di seguito le parole a firma di Matteo Bagnoli.

Abbiamo atteso prima di esprimerci pubblicamente sulle dimissioni di Brenda Barnini da funzionario del Comune di Pontedera. Lo abbiamo fatto per evitare la solita reazione del Partito Democratico, caratterizzata da aggressività e accuse infondate, sempre utilizzate per distogliere l’attenzione dalla sostanza delle nostre affermazioni.

Abbiamo scelto di aspettare affinché i cittadini pontederesi avessero il tempo di riflettere con calma sulla vicenda e per permettere anche a chi ha un orientamento politico diverso dal nostro di giungere alle proprie conclusioni. Come emerge dal dibattito pubblico, questa riflessione è in atto, nonostante le lunghe e poetiche interviste rilasciate dall’ex sindaco ed ex funzionaria. Interviste che celebrano il suo presunto “sogno sociale”, ma omettono di evidenziare come la sua probabile candidatura alle regionali la spinga a concentrare le sue attenzioni su Empoli, il suo bacino elettorale, piuttosto che su Pontedera.

Durante la scorsa campagna elettorale comunale, abbiamo affrontato senza esitazioni la questione Barnini, sollevando perplessità sull’anomalia che aveva portato alla sua assunzione. Abbiamo evidenziato le circostanze “fortunate” che hanno portato il Comune di Pontedera ad avere bisogno di un dipendente proprio nel momento in cui lo scorrimento della graduatoria di un concorso dell’Unione Valdera era giunto al sedicesimo posto: posizione occupata, guarda caso, dall’allora sindaco di Empoli, Brenda Barnini.

Abbiamo inoltre contestato il ruolo del segretario comunale di Pontedera – lo stesso che ricopriva analogo incarico a Empoli – nella vicenda. L’urgenza dichiarata per l’assunzione si è rivelata priva di fondamento, visto che la Barnini, subito dopo l’assunzione, si è messa in aspettativa, lasciando scoperto il ruolo per cui era stata dichiarata “necessaria”.

All’epoca, ci siamo trovati di fronte a un coro di indignazione che, anziché preoccuparsi dell’interesse del Comune di Pontedera, si è concentrato a difendere i diritti di tutti gli attori coinvolti in questa vicenda: il sindaco di Pontedera, quello di Empoli e la segretaria comunale, che sembravano agire a proprio piacimento nel rispetto solo formale della legge.

Oggi Brenda Barnini si è dimessa per andare a lavorare in una cooperativa sociale di Empoli, dopo meno di un anno dall’assunzione e con appena quattro mesi effettivi di servizio presso il nostro Comune. In questo breve periodo, è persino riuscita a maturare e a godere di ferie, senza che fosse chiaro come o quando le abbia accumulate.

Questa vicenda dimostra il totale disinteresse verso le esigenze del Comune di Pontedera e delle persone che, posizionate dopo di lei in graduatoria, avrebbero avuto davvero bisogno di quel lavoro. Persone che non erano sindaci, né avevano un posto già garantito in una cooperativa.

Non entriamo nel merito del fatto che la cooperativa empolese in cui Barnini andrà a lavorare abbia ricevuto fondi e appalti dal Comune di Empoli. Questa è una questione già sottoposta alle autorità competenti e all’ANAC, e che avrà il suo corso. Oggi, mentre molti cittadini collegano i pezzi del puzzle e si indignano, possiamo affermare con orgoglio: NOI VE LO AVEVAMO DETTO.

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