Aziende agricole luogo di riscatto per donne vittime di violenza: Manetti a iniziativa Coldiretti
Le aziende agricole luogo di salvezza e riscatto per le donne vittime di violenza. L’agricoltura può e vuole giocare un ruolo di primo piano nell’aiutare e sostenere le donne nel loro difficile percorso di uscita dalla spirale in cui sono cadute. A fornire uno spaccato di un “mondo” silenzioso che lotta per diffondere la cultura del rispetto è stata Donne Coldiretti Toscana in occasione del convegno “Coltivare il cambiamento, comprendere e contrastare la violenza di genere” promosso in collaborazione con “La Toscana delle Donne” della Regione Toscana nell’ambito del progetto Agoragri che si è tenuto a Casa Coldiretti a Firenze.
Voluta dalle imprenditrici agricole di Coldiretti, l’iniziativa, che si è tenuta nel contesto del calendario di attività della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne celebrata il 25 novembre, ha puntato a sensibilizzare le campagne sull’esistenza dei centri antiviolenza con cui diverse realtà toscane dialogano e collaborano stabilmente.
“La Regione Toscana – ha detto la capo di gabinetto Cristina Manetti e ideatrice de La Toscana delle Donne – è fortemente impegnata a cambiare le carte del gioco. In Toscana grazie anche ai fondi Feasr un terzo delle imprese agricole sono guidate da donne. E la Regione sta cercando di incentivare la presenza femminile attraverso l’inserimento di criteri di premialità. Un terzo di donne in agricoltura rappresentano un peso specifico, in un ambito in cui, a parte chi ci lavora, ancora vive l’idea diffusa che certi settori siano appannaggio degli uomini. Questa crescita è un segnale importante che come Regione e come Toscana delle Donne sottolineiamo con piacere. Oggi però siamo qua a parlare di violenza, all’indomani del 25 novembre e, non mi stancherò mai di ripeterlo, il contrasto alla violenza di genere si fa con un percorso di affermazione dei diritti delle donne che significa esser tutti uniti in questa battaglia, che non è una battaglia di donne per le donne ma una battaglia che ci deve vedere assolutamente insieme. Nell’ultimo anno vedo sempre più uomini impegnati in prima fila e mi fa piacere perché senza di loro non potremmo farcela”.
“Il nostro mondo può e vuole fare di più perché questa è una battaglia culturale per una società nuova basata su una vera parità di genere che non esclude il nostro settore. – ha spiegato Michela Nieri, responsabile Donne Impresa Toscana – Vogliamo e possiamo mettere a disposizione della Toscana delle Donne e dei centri antiviolenza la nostra rete di imprese distribuite su tutto il territorio per fare informazione e prevenzione in maniera diffusa e capillare. Serve un passo in avanti, da parte di tutti: nessuno di noi può fare tutto da solo ma insieme possiamo fare la differenza. Questa è una giornata nella quale possiamo fare la differenza. Il cambiamento non è solo possibile, è necessario”.
Al convegno hanno partecipato la presidente regionale di Coldiretti, Letizia Cesani, la responsabile regionale del movimento Donne Coldiretti, Michela Nieri, Cristina Manetti (capo gabrinetto del Governatore Eugenio Giani e ideatrice del Festival La Toscana delle Donne), Francesca Buonagurelli (responsabile Donne Coldiretti Lucca e direttivo centro antiviolenza Non ti scordar di me), Valentina Folegnani (vice presidente centro antiviolenza Non ti scordar di me) e Vittoria Buonagurelli Cardella (operatrice specializzata centro antiviolenza Valle del Serchio). Il convegno è stato coordinato dal direttore regionale, Angelo Corsetti.
Fonte: Regione Toscana