I gestori delle Rsa toscane: "La Regione non ci supporta, costretti ad aumento rette"
Le associazioni che gestiscono le RSA in Toscana (Anaste Toscana, Arat, Aret, Arsa, Agespi Toscana e Uneba Toscana) denunciano la mancanza di risposte da parte della Regione riguardo al finanziamento della quota sanitaria necessaria per sostenere i costi dei rinnovi contrattuali e garantire gli elevati standard assistenziali richiesti. A causa del silenzio delle istituzioni, i gestori si dicono costretti ad aumentare le rette a carico dei cittadini per coprire le spese.
Le associazioni lamentano di essere escluse da recenti accordi per nuovi investimenti nel settore sociosanitario e segnalano che l’inaccessibilità a risorse adeguate mette a rischio non solo i servizi per gli anziani e le famiglie, ma anche migliaia di posti di lavoro. Ricordano un accordo del settembre 2023 con il presidente della Regione per stanziare fondi contro l'inflazione e le maggiori complessità assistenziali, giudicati già allora insufficienti senza ulteriori risorse.
Chiedono interventi concreti, come il riconoscimento dei costi effettivi e l’adeguamento della quota sanitaria, per garantire la sopravvivenza delle RSA e il rispetto degli obblighi contrattuali verso il personale.