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I Giovani Democratici del Cuoio in piazza a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori

Il 29 novembre è indetto lo sciopero generale proclamato dai sindacati CGIL e UIL e dal sindacalismo di base COBAS e CUB per protestare contro la manovra di bilancio del governo, che viene considerata inadeguata alla contingenza attuale e a sostenere le nuove sfide del paese. Allo sciopero di otto ore e alle due manifestazioni che si svolgeranno a Firenze fin dal mattino, parteciperanno convintamente anche i Giovani Democratici della Zona Cuoio, per chiedere l'aumento del potere di acquisto di salari e pensioni e maggiori investimenti nella sanità, nei servizi, nell'istruzione e nelle politiche industriali.

“Viviamo in una zona che sta vivendo una crisi del comparto moda davvero preoccupante dichiarano gli esponenti dei GD Zona Cuoio- , uno dei tanti settori industriali toscani attualmente in difficoltà e, su questo tema che ci coinvolge direttamente, abbiamo già iniziato ad impegnarci per un'azione di informazione e sensibilizzazione. Nel mese di novembre dello scorso anno abbiamo organizzato a San Miniato un'iniziativa sulla disoccupazione giovanile dal titolo “Giovani! Nel presente e nel futuro”, con ospiti Bernard Dika e l'assessora regionale Alessandra Nardini e il 12 novembre di questo anno abbiamo partecipato a Firenze alla manifestazione dei lavoratori del settore moda della provincia di Firenze a cui era presente anche l'assessora regionale Alessandra Nardini, che ringraziamo per il grande impegno che sta dimostrando, a fianco delle associazioni sindacali, nella trattativa per l'attivazione del “Tavolo Moda”.

“Oggi più che mai vogliamo sostenere nelle loro rivendicazioni le giovani lavoratrici e i giovani lavoratori del settore conciario e combattere contro lo sfruttamento della manodopera giovanile e per la tutela dei diritti sul posto di lavoro. Aderire allo sciopero delle sigle sindacali CGIL e UIL e alla manifestazione che, come in tante altre piazze italiane, si svolgerà a Firenze, significa dare un forte segnale di protesta al governo, lottare contro la crescita della precarietà e del lavoro nero e sommerso e per la difesa dell'occupazione e soprattutto compiere un gesto concreto di sostegno a chi viene penalizzato fortemente dalla manovra”.

 

Fonte: Ufficio stampa

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