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Santa Croce e Castelfranco dicono "No" alla violenza contro le donne

In occasione della Giornata internazionale per eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Giannoni, ha deciso di attuare una serie di iniziative di sensibilizzazione contro “l’endemico problema della violenza fisica, economica e psicologica a cui sono soggette molte donne e ha proposto di organizzare alcune iniziative” come si legge nella deliberata licenziata dalla giunta. Iniziative che faranno poi riferimento all’assessore alle pari opportunità Sonia Boldrini.
Nella giornata di oggi dalle finestre della biblioteca Adrio Puccini è stato appeso un lenzuolo con per ricordare il significato di questa giornata. Un gesto simbolico che ha voluto richiamare l'attenzione di tutta la comunità santa croce sul problema della violenza sulle donne non solo nella realtà locale ma in tutti contesti.
Sabato scorso inoltre si era svolto il flash mob in piazza Romero, organizzato in collaborazione con la scuola di ballo Asd Dance Projet di Fucecchio. Alle 10,30 ha avuto luogo a in piazza Romero e poi in piazza del Popolo davanti al municipio. Qui hanno partecipato l'assessore Sonia Boldrini e il sindaco Roberto Giannoni.
“C’ è una frase – dice l'assessore alle pari opportunità sonia Boldrini -  che nei giorni scorsi all’incontro per un progetto della Sds Empolese Valdarno - Valdelsa SEUS mi ha colpita , Solo per il fatto che la violenza venga raccontata noi dobbiamo ascoltarla, per questo come assessore al sociale in questa giornata voglio ricordare cosa possano fare le donne che subiscono o che abbiano subito violenza fisica, psicologico o altre forme di soprusi. La  centrale operativa del Seus, attua un sistema-servizio di secondo livello dedicato e specifico a titolarità pubblica, che dispone di un numero verde unico regionale gratuito attivo 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno. Le segnalazioni partono dai soggetti pubblici (servizi sociali territoriali, forze dell'ordine, dipartimento dell'emergenza urgenza sanitaria e altri servizi sanitari) e da altri soggetti del territorio che si trovino di fronte ad una situazione di emergenza-urgenza sociale personale o familiare, dalle situazioni di violenza e abuso che poi entrano nel percorso Rete Codice Rosa, all’abbandono, alla non autosufficienza, ma anche alle condizioni di povertà, ad un evento calamitoso o ad una situazione di emergenza climatica che richiedono un pronto intervento. Il comune di Santa Croce sull'Arno - dice ancora Boldrini - mette a disposizione i suoi servizi sociali e che possono essere un ponte con il sistema Seus e lo facciamo perché ci crediamo e vogliamo che le persone in queste condizioni siano ascoltate e aiutate, se necessario anche la tua storia”.
Inoltre sempre su sul tema della violenza sulle donne e di ogni genere, ho invitato in Comune le forze dell'ordine di Pisa  che hanno presidiato  insieme a me al convegno in Prefettura. Insieme vorrei organizzare per il futuro, come già discusso con loro, un percorso di sensibilizzazione nelle nostre scuole di Santa Croce sull’Arno. Da notare che all'iniziativa in prefettura per il comprensorio era presente solo il comune di Santa Croce sull'Arno, questo a dimostrazione di quanto alle volte il problema non sia sottovalutato, ma un po' trascurato. per il comprensorio a Pisa in prefettura Santa Croce c'era.
La biblioteca di Santa Croce sull'Arno inoltre si è fatta carico di distribuire materiale informativo attraverso un volantino dove sono riportati i numeri a cui rivolgersi 0571725156 Centro aiuto donna Lilth, 0571720447 Associazione Frida, e il numero antiviolenza stalking  attivo 24 ore su 24 1522
Anche al teatro Verdi sarà richiamata la cultura di contrasto alla violenza sulle donne con la presentazione “del posto occupato”, in occasione dell'apertura della stagione di prosa il prossimo 27 novembre. In collaborazione con l’associazione Lilith. Il messaggio vuole essere quello di lasciare un posto per tutte quelle donne che non sono più tra noi, perché sono state uccise da un assassino.
Altra iniziativa di ambito culturale che avrà luogo l'11 dicembre in saletta Vallini, sarà la presentazione del libro “La Boa, cronaca di una dipendenza affettiva” di Silvia Puccini edito da Studio Mavi. Si tratta di un racconto scritto da una santacrocese e l'autrice sarà presente in sala.
I valori di questa giornata sono stati richiamati anche con altri gesti simbolici: il primo l’illuminazione di rosso degli alberi di piazza Mazzini.

Castelfranco di Sotto si mobilita

Il comune di Castelfranco di Sotto, in occasione di questo 25 novembre ha deciso di attuare una serie di iniziative per sensibilizzare la popolazione sul tema dell'eliminazione della violenza sulle donne insieme alle scuole del territorio dell'istituto comprensivo Leonardo da Vinci. I ragazzi hanno avuto un ruolo fondamentale in ogni iniziativa infatti. Davanti al municipio di Castelfranco si è svolto un flash mob, organizzato dalle insegnanti e dai ragazzi, un manifestazione che ha voluto essere in primo luogo un atto di sensibilizzazione di testimonianza. All'intero delle scuole del comune poi i ragazzi hanno affrontato varie attività in vista del 25 novembre, dopo avervi lavorato in classe con i propri docenti. Le classi terze delle scuole Secondaria di Orentano nel percorso di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, utilizzando un approccio creativo e simbolico hanno dato voce a un oggetto particolarmente, poco importante, una scarpetta Rossa. Le Classi seconde della scuola Secondaria del capoluogo si sono impegnate nella presentazione di letture e di riflessioni frutto di discussioni sul fenomeno dei femminicidi e più in generale, sulla violenza sulle donne . Classi quinte Orentano, dopo una discussione sul ruolo della donna nel passato, confrontato con quello di oggi, hanno riflettuto sulle notizie di femminicidio di cui erano a conoscenza, parlato di diritti umani e del rispetto che ognuno deve dare e ricevere. Classi quinte Castelfranco hanno invece svolto un’esibizione dove una dopo l’altra, si presentano attraverso la cornice di un quadro dicendo il nome di donne note e meno note che hanno rivendicato il proprio diritto di autodeterminazione.
“Una serie di iniziative importanti e significative qui riportate in sintesi – spiega l'assessore alla scuola Nicola Sgueo - che hanno cercato di trasmettere valori come il rispetto e la non violenza alle nuove generazioni”.
“In Italia, oggi i dati di cronaca non lasciano scampo ad equivoci: un lento imbarbarimento si sta protraendo tra da 10-15 anni. Agli inizi degli anni 2000, in Europa, si era al terzultimo posto per gli omicidi nei confronti delle donne. Ai primi posti vi erano le Repubbliche Baltiche appartenute all’ex blocco sovietico. Ciò che ritroviamo sino ad oggi, possiamo farlo risalire a vari fattori: mancanza d’una educazione retta, permanenza di culture antropologiche divergenti dalla nostra, scivolamento verso il basso della cultura intesa come formazione integrale d’un individuo, e molto, molto altro. Siamo di fronte ad un problema, è inutile negarlo.
Che questa giornata ci sia d’aiuto a rispettare e all’amor proprio di ciò che siamo, di quelle che sono le nostre radici e del nostro diritto. E anche all'attento studio della storia”.
Anche l'assessore alle pari opportunità Filomena de donato ha parlato alle nuove generazioni spiegando. “Ci ritroviamo qui, il 25 novembre, per una giornata che non deve essere solo di ricordo, ma soprattutto di consapevolezza e impegno. La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ci ricorda una verità drammatica: ogni giorno, in ogni parte del mondo, milioni di donne vivono nella paura, subiscono soprusi fisici, psicologici, economici, alcune vengono uccise.
Ma questa giornata ci insegna anche che il cambiamento è possibile, ed eventi come questo sono un esempio di come si possa costruire una comunità più consapevole, capace di dire "no" alla violenza in ogni sua forma. Il nostro compito, - ha spiegato De Donato - come amministratori, come educatori, come genitori, è quello di creare le condizioni affinché questa sensibilità cresca, affinché nessuna donna debba mai più sentirsi sola, o pensare che subire sia l’unica opzione possibile”.
All'iniziativa hanno partecipato anche i ragazzi del centro diurno “La Farfalla”.

Fonte: Comune di Santa Croce sull'Arno e Comune di Castelfranco di Sotto

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