Beko, lavoratori in corteo a Siena: "Sono simbolo della città"
Questa mattina corteo nel centro di Siena contro la chiusura dello stabilimento ex Whirlpool, annunciata dalla multinazionale turca Beko Europe nei giorni scorsi al tavolo ministeriale a Roma. Tra gli stabilimenti in Italia 1.935 gli esuberi, tra i quali i 299 lavoratori della fabbrica Senese, presenti all'iniziativa organizzata da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil. In corteo anche le istituzioni del territorio, tra cui il sindaco di Siena Nicoletta Fabio, i sindaci della provincia senese ed esponenti politici.
Beko, Fabio: "La città ha dato risposta evidente: questi lavoratori sono simbolo di Siena"
“La città questa mattina ha dato una risposta evidente: c'erano senesi affacciati alle finestre, c'è una piazza piena perché questi lavoratori sono un simbolo della città di Siena”. Con queste parole il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, ha iniziato il suo intervento questa mattina, lunedì 25 novembre, in piazza Salimbeni, al termine del corteo dei lavoratori di Beko Europe per le vie del centro storico di Siena, alla presenza di tutte le istituzioni unite a sostegno del mondo del lavoro. Il corteo si è svolto in risposta al piano industriale dell'azienda, che ha annunciato, fra gli altri, 299 esuberi a Siena, dando di fatto il via alla chiusura dello stabilimento di viale Toselli entro il 2025.
"Consentitemi – ha proseguito il Sindaco – un ricordo personale. Qualche anno fa, in tutt'altro ruolo, sono stata in quella che allora si chiamava Whirlpool per l’installazione dei pannelli che rappresentavano le diciassette Contrade, così come sempre all’interno dell’azienda sono visibili altri pannelli con le immagini delle porte di Siena. Questo non è solo un ricordo emotivo; questo è il segno, uno dei tanti segni, del fatto che nella fabbrica di viale Toselli c'è Siena e c’è la storia della città".
"Adesso – ha sottolineato Fabio – è il tempo non solo della commozione, non solo delle parole di solidarietà che sicuramente sono importanti e rassicuranti per i lavoratori che stanno rischiando il loro posto insieme alle loro famiglie, ma è anche il tempo dell'orgoglio, del coraggio. Oggi è presente la politica a tutti i livelli e bisogna lottare insieme, ciascuno per quello che gli compete: il Comune di Siena, i Comuni contermini, la Provincia, la Regione, il Governo, anche l'azienda. Vi ho sentito comprensibilmente gridare e cantare contro quest’ultima perché non sta certo facendo un bel servizio a voi per primi e a questa città, ma Beko deve rimanere al tavolo. Credo che anche l'attivazione della Golden Power da parte del Governo sia stato un mezzo per costringere l’azienda a mettersi a sedere e trattare".
"Questo sito deve rimanere un sito industriale – ha rimarcato il Sindaco –, su questo il Comune farà tutto quello che è in suo potere, perché non possiamo rinunciare a quella che è una delle poche realtà di natura industriale di questo territorio, non soltanto per i lavoratori di oggi ma anche per i lavoratori di domani. C'è un passato importante, un passato di cui tutti voi e tutti noi siamo giustamente orgogliosi; c'è un presente di difficoltà, indubbia, di crisi innegabile; ma può, deve esserci un futuro e per questo dobbiamo combattere. Non è il tempo delle recriminazioni; sappiamo che questa è una storia che viene da lontano, ma non serve in questo momento piangere sugli errori del passato, bisogna cercare di non commettere errori per il vostro e per il nostro futuro. Il Comune di Siena e il Sindaco sono sicuramente con voi con tutte le forze".
Scaramelli (IV): "A sostegno dei lavoratori. Il Governo deve intervenire"
"Uniti per dire no alla chiusura di Beko. Bene la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil unite a Siena contro la chiusura. Presente anche una delegazione di Italia Viva a sostegno dei lavoratori per ribadire la necessità di tutelare i posti di lavoro. Nel nostro territorio, e in Italia, sta aumentando la crisi occupazionale. Il Governo deve intervenire con misure concrete e capaci di reindustrializzare questo sito così come gli altri che sono in vertenza sindacale. Auspico che nella seduta di domani il Consiglio regionale della Toscana voti un atto unanime a sostegno dei lavoratori di Beko". A dirlo Stefano Scaramelli, presidente del gruppo Italia Viva in Consiglio regionale.
Il cardinale Lojudice presente al corteo
Il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D'Elsa-Montalcino e presidente della Conferenza Episcopale Toscana, è intervenuto questa mattina a piazza della Lizza a Siena all'apertura del corteo dei lavoratori della Beko Europe per testimoniare la solidarietà e la vicinanza della Chiesa ai dipendenti di cui verrà chiuso lo stabilimento in città per decisione della proprietà. L'Arcivescovo ha parlato con i lavoratori e ha assicurato la presenza della Chiesa a loro fianco. Era presente anche don Vittorio Giglio, direttore della Caritas diocesana. È quanto riferisce Gianluca Scarnicci, portavoce del Cardinale Lojudice.
"Nel recente incontro dei sindacati con il card. Lojudice è stata evidenziata - aggiunge Scarnicci - la necessità di fare rete tra istituzioni, chiesa, sindacati e società civile per essere accanto a chi rischia di perdere il proprio posto di lavoro con ricadute sociali ed economiche importanti e preoccupanti su tutto il territorio. Un disagio che certamente verrà intercettato e sostenuto dai centri di ascolto della caritas". "Inoltre - conclude Scarnicci - Lojudice, che è anche presidente della conferenza episcopale toscana, ha ricordato che oltre a Beko esistono nel territorio regionale altre vertenze che pongono importanti criticità alla nostra attenzione".