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25 novembre, il Centro Lilith: "40 casi in più di violenza, aumento continuo". L'importanza di aiutare e sensibilizzare

Ogni anno, il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una giornata simbolica per tenere accesi i riflettori su un fenomeno che continua a essere una piaga sociale in tutto il mondo. Serve ribadire la necessità di un’azione collettiva, fare un richiamo urgente alla responsabilità sociale e culturale di ciascuno di noi per costruire una società libera da abusi e discriminazioni.

"40 casi in più. Aumento continuo": l'esperienza del Centro Lilith di Empoli

Anche nel piccolo contesto di Empoli i dati raccontano una realtà drammatica, ma testimoniano anche la speranza e il coraggio di molte donne che trovano la forza di chiedere aiuto.

Il Centro Aiuto Donna Lilith di Empoli, nato nel 2002, è un centro antiviolenza opera per offrire supporto e protezione a donne vittime di violenza e bambini. Maya Albano, psicologa e coordinatrice del Centro, parla del drammatico aumento delle richieste di aiuto rispetto al 2023: "Abbiamo registrato un incremento, rispetto all'anno scorso, di 40 donne che hanno fatto accesso al centro antiviolenza. Questo dato, aggiornato al 1° novembre, lascia presumere che i casi aumenteranno ulteriormente. Basti pensare che l'anno scorso abbiamo avuto 189 nuovi accessi, oltre alle 100 donne già seguite dagli anni precedenti. Non solo i casi sono in aumento, ma anche la gravità degli episodi. Per questo motivo abbiamo incrementato le case rifugio, passando da 3 a 6. Il raddoppio dei rifugi è stato necessario, perché c'è sempre più bisogno di accogliere le vittime".

Il Centro Aiuto Donna Lilith ormai da oltre 20 anni si dedica al supporto delle donne vittime di violenza e dei loro figli: "Il Centro  - spiega Maya Albano - offre sostegno psicologico, assistenza legale, orientamento e aiuto nella ricerca del lavoro. Nel corso degli anni ci siamo impegnati a garantire a queste donne un'indipendenza economica, accogliendole nelle nostre strutture, come Casa Matilda".

L'indipendenza economica rappresenta, infatti, un passo fondamentale per queste donne per riprendere in mano la propria vita e costruire un futuro migliore. Per questo motivo, il Centro Aiuto Donna Lilith offre corsi di formazione, supporta le donne nel conseguire la patente e le aiuta ad inserirsi nel mondo del lavoro. Allo stesso tempo, si prende cura dei loro figli, consapevole che la violenza colpisce non solo le donne, ma anche i bambini, lasciando traumi che necessitano di attenzione e supporto.

I 40 nuovi casi si aggiungono a un quadro già drammatico, con un aumento significativo delle richieste di aiuto. I dati parziali relativi al 2024, aggiornati al 1° novembre, registrano 231 nuove donne che hanno trovato il coraggio di rivolgersi al Centro, con un netto incremento rispetto all'anno precedente. Le strutture hanno accolto 18 donne e 25 bambini in emergenza, 28 donne e 30 minori nelle case rifugio, e 17 donne con 15 figli nelle strutture di seconda accoglienza.

La responsabilità di tutti: prevenzione e sensibilizzazione culturale

Celebrare la Giornata contro la violenza sulle donne significa soprattutto informare, chi la violenza la subisce , ma anche a chi pensa che il fenomeno non lo riguardi.
In primis, appunto, "è fondamentale informare correttamente le donne sui servizi a loro disposizione, in primis i centri antiviolenza, che offrono supporto gratuito e specializzato, e tutti gli altri servizi sul territorio come i Servizi Sociali o le forze dell'ordine", come spiega Maya Albano. È altrettanto importante, però, che "nessuno si giri dall'altra parte" perché "per ogni donna che subisce violenza c'è un vasto numero di persone che ne sono a conoscenza ma non intervengono; 1uesto accade perché, culturalmente, si crede che nelle relazioni personali non si debba entrare. È un errore da non fare più".
Il 25 novembre è quindi un altro momento per educare al rispetto e all’uguaglianza di genere. Scuole, istituzioni e società civile devono collaborare per costruire una cultura che respinga ogni forma di violenza: "La violenza sulle donne va contrastata con la cultura, con la partecipazione e con l'informazione. Un messaggio che deve passare a tutti, ma soprattutto ai giovani, che rappresentano il nostro futuro", sottolinea Francesca Martini, presidente della sezione soci coop di Empoli,

Anche il sindaco Alessio Mantellassi ha ribadito l'urgenza di affrontare il tema della prevenzione in occasione degli eventi organizzati dal Centro Coop: "Dobbiamo tenere in primo piano questo tema e lavorare sulla prevenzione, perché è evidente che c'è un concetto distorto di come gestire le relazioni da parte dell'uomo, un problema evidentemente malato. Dobbiamo ripartire da questo per ricostruire e fondare una società migliore".

Niccolò Banchi

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